A Verona i gattari diventano professionisti. Il Comune ha infatti lanciato un’iniziativa con l’istituzione di un albo dedicato. In questo modo, i felini possono vivere in armonia in città, con persone che si prendono cura di loro e che sanno quali cose fare quando si ravvisi uno stato di necessità particolare.
Il progetto si chiama “Verona ama i suoi gatti, aiutaci a proteggerli…”, ed è una campagna di sensibilizzazione sulle colonie feline che è partita su tutto il territorio comunale. La città (tra le prime in Italia), ha istituito l’albo dei gattari: sono circa 150 le persone che sono state formate, ed hanno ricevuto un patentino che permette loro di controllare e alimentare le quasi 200 colonie feline presenti nel Comune, segnalando eventuali aumenti di gatti o malattie e, se necessario, contattando direttamente l’azienda sanitaria locale (l’Ulss 9) per curarli o sterilizzarli.
Centrale è il ruolo svolto dall’Ulss 9, con cui è stato firmato un protocollo d’intesa e che, sempre in materia, sta svolgendo come capofila una ricerca sul territorio per conto dell’Istituto Superiore di Sanità per raccogliere dati e l’eventuale presenza in Italia della pancitopenia felina, una malattia che finora ha ucciso 443 gatti nel Regno Unito e che causa una brusca diminuzione di globuli rossi, bianchi e piastrine.
Il Comune ha messo a disposizione l’indirizzo email animali@comune.verona.it per chiunque volesse partecipare ai corsi di formazione per diventare “Coadiuvanti delle gestioni feline” o per segnalare la presenza di colonie feline. E ha pubblicato un manifesto che spiegherà alla città la rilevanza del progetto.
«Stiamo raccogliendo numerosi premi per le azioni a tutela degli animali – ha affermato il sindaco Federico Sboarina – Anche per le colonie feline si svolgono attività importanti che hanno come obiettivo garantire il benessere, l’igiene e la sanità degli animali». Per Laura Bocchi, consigliere delegato alla Tutela e al Benessere degli animali, «il manifesto serve anche ad avvisare i cittadini che sono autorizzati dal Comune, i gatti sono parte integrante del territorio, non bisogna cacciarli, ed avvelenarli è reato».