È diventato realtà il nuovo canile sanitario di Venezia, finanziato dalla Regione Veneto e gestito dall'Ulss 3 "Serenissima". La struttura è stata inaugurata all'interno del parco San Giuliano, dove saranno accolti gli animali randagi o vaganti segnalati dai cittadini.
All'interno del nuovo canile gli animali saranno custoditi, visitati e, in caso di necessità, curati, tenendoli in ogni caso sotto osservazione per almeno una decina di giorni, come stabilito dal protocollo di prevenzione anti-rabbia.
All'interno del complesso sistema dei canili, quelli sanitari sono strutture di prima accoglienza dei cani vaganti catturati, la cui funzione è principalmente la prevenzione della trasmissione di malattie diffusive tra cani e tra cane e uomo, zoonosi come la rabbia.
Anche se l'Italia è ritenuta dall'Organizzazione mondiale della sanità animale (Oie) libera da questa malattia, un serbatoio di rabbia silvestre, diffusa cioè tra gli animali selvatici, si è ripresentato dal 2008 al 2011 proprio nel Nord-est: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento.
Oggi per contenere futuri focolai di questa malattia si punta alla prevenzione e per questo ad ogni animale che fa il suo ingresso in canile viene fatta la profilassi antirabbica. In seguito a questo passaggio gli animali sono consegnati al canile o al rifugio che ha la competenza territoriale nel luogo in cui sono stati trovati.
All'interno della struttura di parco urbano San Giuliano i cani sono affidati a un'equipe di medici veterinari e operatori specializzati, in grado di compiere anche delle piccole operazioni chirurgiche. Oltre a ciò, l'equipe ha anche il compito di aggiornare l'anagrafe canina e felina.
Attualmente l'anagrafe canina vede registrati già 81.000 esemplari, e quella felina circa 12.000 gatti.
La struttura sorge proprio accanto al canile comunale, che, dopo un paio d'anni di chiusura, grazie all'assegnazione della sua gestione all'Enpa, riaprirà i battenti all'inizio di maggio. Si realizzerà così pienamente un polo socio-sanitario completo, per il recupero, la cura, e si spera, infine, l'adozione, in piena sicurezza, di animali vaganti, randagi o abbandonati.
Un servizio che diventa ogni giorno più importante, se si pensa che, rispetto a una decina di anni fa, sono più di 4 italiani su 10 ad aver scelto di avere animali in casa, secondo i dati dell'ultimo Rapporto Eurispes.