Tutelare tutti gli animali, siano essi domestici o selvatici. Questo è l’obiettivo che si è posto il Comune di Varese approvando, in Consiglio comunale, il nuovo regolamento per la tutela e il benessere animale. Alla stesura del testo hanno collaborato diverse associazioni animaliste e ambientaliste, istituzioni, categorie e cittadini. Non c’è stata però l’unanimità: 19 voti a favore, 5 astenuti e 3 contrari, con l’opposizione che ha contestato il documento durante i lavori dell’aula.
Tanti i punti definiti nell’atto, che vanno dall'incentivo alle attività di pet therapy in ambito socio sanitario all'accesso degli animali sui mezzi pubblici (con determinate regole). Sono previste specifiche norme per la tutela dei nidi delle specie protette, con particolare riferimento a rondini, rondoni e balestrucci.
«Finalmente anche Varese avrà un regolamento articolato, attuale ed esaustivo per sancire la tutela dei diritti degli animali – commenta l'assessore all'Ambiente Dino De Simone – Verrà inoltre costituito uno specifico Ufficio Tutela Animali, perché i valori a protezione di animali e ambiente devono essere considerati a tutti gli effetti parte integrante della nostra società, e non essere più ritenuti secondari». Per il presidente della Nona commissione, Paolo Cipolat: «Fin dall’inizio della stesura del testo abbiamo attivato il più ampio confronto con le associazioni animaliste, istituzioni e categorie coinvolte. Il testo è il frutto quindi di un’apertura di ampio raggio che deve essere visto come un punto di partenza e non di arrivo. Quindi anche la città di Varese, come altre città che recentemente hanno adottato tale regolamento, come Milano e Parma, riconosce che gli animali in quanto senzienti hanno diritto a una forma di rispetto e di tutela».
Cosa prevede il regolamento di Varese
Nell’atto approvato ci sono capitoli specifici dedicati alla tutela di cani e gatti, con normative che regolano la gestione di gattili e canili per la prevenzione del randagismo, ma anche l'attenzione per avifauna, animali acquatici, anfibi, rettili, roditori, mustelidi e per gli animali esotici. E’ prevista la promozione delle attività connesse con la pet therapy nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, mentre viene consentito e regolato l’accesso degli animali su tutti i mezzi di trasporto pubblico, purché vincolato all’uso di guinzaglio e museruola per i cani. Vengono tutelate le colonie feline, compresi i gatti liberi, e viene riconosciuta come rilevante l’attività dei cittadini che, anche in maniera episodica, provvedono alla loro cura.
E’ stato sancito il divieto a tenere permanentemente animali su terrazzi, balconi o luoghi non idonei senza possibilità di accesso all'interno dell'abitazione. Oltre al secco "no" all'abbandono degli animali domestici, è stato vietato quello di rilasciare animali selvatici (alloctoni o esotici che siano) in qualunque parte del territorio comunale, compresi giardini, parchi e bacini idrici. E’ stato disciplinato il commercio di animali vivi, ed è stato approvato il divieto a offrire animali in premio o vincita di giochi nell’ambito di attività ed iniziative commerciali, fieristiche e pubblicitarie. In tutti i luoghi pubblici, infine, anche il bando alla somministrazione di qualunque tipo di alimento ad animali e uccelli selvatici (come colombi, cigni e cinghiali) e che si trovano allo stato libero.