Prima di lei Brigitte Bardot e Susanna Tamaro. Ma quest’anno il riconoscimento dell’Associazione Il Gattile Odv di Trieste, che premia l’amore per gli animali e l’attivismo in prima persona per cambiare il destino dei più deboli, va a Sara Turetta e alla sua Save the Dogs and Other Animals.
La presidente e fondatrice dell’associazione, che nasce nel 2002 in Romania con la missione di salvare il destino degli animali liberi destinati ad essere soppressi, riceverà il premio Margherita D’Argento 2022 istituito nel 2001 in onore della grande astrofisica italiana, donna speciale che oltre all'amore per le stelle, aveva quello per gli animali e per i gatti in particolar modo.
La consegna del premio, un’opera grafica dell’artista triestino Aldo Uberghi, avverrà il prossimo 18 giugno a Trieste presso l’Oasi Felina.
Margherita Hack è stata tra i soci fondatori del Gattile. Negli anni ha aiutato molto il fondatore Giorgio Cociani a migliorare la struttura, raccontano dal gattile. Si è occupata delle spese per l’attrezzatura dell’ambulatorio, di cui la struttura usufruisce ancora oggi.
Oltre a essere una grande scienziata, amava molto i gatti più sfortunati, che magari nessuno voleva adottare per qualche menomazione fisica. Adorava soprattutto le gatte, le portava anche all’Osservatorio astronomico da lei diretto, le facevano compagnia nelle notti di studio e la riscaldavano pure quando soffiava la bora e faceva molto freddo. Margherita era vegetariana fin da bambina, non ha mai mangiato carne, amava gli animali come creature del tutto alla pari con gli umani.
«Margherita Hack è sempre stata per me una fonte di ispirazione non solo a livello umano per l’amore che ci ha accomunate verso gli animali, ma come donna e professionista – racconta Turetta a Kodami – Nei nostri percorsi, seppur molto diversi per gli ambiti di azione, vedo delle affinità. Prima di tutto la visione internazionale, come lei ho sempre svolto il mio sguardo all’estero per acquisire le migliori competenze e portarle nei progetti che ho avviato. Ma un altro tema su cui Margherita Hack rimarrà sempre un esempio è il credere fortemente nella meritocrazia, non solo come valore ma come modello di vita. Sono davvero onorata di ricevere il premio in sua memoria» ha commentato Turetta che dall’inizio del conflitto russo ucraino si è praticamente trasferita alla frontiera di Isaccea, tra Romania e Ucraina.
Qui, insieme ad alcuni dei suoi volontari, hanno assistito giorno dopo giorno gli animali in fuga con le persone dalla guerra, accogliendoli e distribuendo beni essenziali per far continuare loro il viaggio insieme alla propria famiglia.
«Sono onorata, però, anche di raccogliere il testimone da due immense donne a cui sono, tra l’altro, molto legata» continua Turetta. «Brigitte Bardot che, con il suo impegno in prima persona in Romania, è stata una grande fonte di ispirazione per me. Infatti, dopo aver letto delle sue battaglie per fermare il massacro dei randagi, ho deciso di trasferirmi lì perché sentivo il dovere di agire. Oggi collaboriamo attivamente con la Fondazione Brigitte Bardot anche per l’emergenza Ucraina e non solo. Con Susanna Tamaro è nata una bella amicizia poiché condividiamo non solo l’amore sconfinato per gli animali ma la stessa visione del mondo e della vita. Ovviamente ringrazio Il Gattile per questo premio che è uno stimolo ad andare avanti con determinazione e tenacia».
Non è il primo riconoscimento, e non sarà certo l’ultimo, che l’attivista internazionale per i diritti animali riceve per il suo impegno dedicato ai più deboli. Nel 2012 Sara Turetta è stata anche insignita della "Stella d’Italia", «onorificenza civile concessa dal Presidente della Repubblica italiana alle personalità che si sono distinte nella promozione dei rapporti di amicizia e collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi, in particolare in ambito sociale».
La fondatrice di Save The Dogs ha alle spalle un lungo passato di attivismo, del resto. Circa vent'anni fa, dopo un drammatico viaggio in Romania, decise di lasciare il suo lavoro in una prestigiosa agenzia di pubblicità a Milano e di trasferirsi a Cernavoda, in Romania appunto, per occuparsi del fenomeno del randagismo con una missione: voler cambiare il destino degli animali destinati ad essere soppressi nei canili pubblici del Paese.
Così nacque Save the Dogs and Other Animals e da allora Sara si divide tra l’Italia e la Romania, occupandosi di dirigere la sede milanese dell’associazione e svolgendo attività di lobbying a livello nazionale e internazionale. In 20 anni di attività l'associazione è diventata un riferimento per la lotta al sovrappopolamento canino e felino causato dall'essere umano, da cui hanno origine sia il randagismo endemico di alcuni territori quanto l'eliminazione e la prigionia di milioni di cani e gatti nei rifugi di tutto il mondo.