Anche il Municipio X, a Roma, si schiera contro lo sfruttamento degli animali nei circhi, chiedendo al sindaco Roberto Gualtieri di intervenire per disincentivare gli spettacoli che impiegano animali e preferirne varianti «in linea con le nuove consapevolezze etiche e morali acquisite da tempo».
La risoluzione è stata approvata nel corso dell'ultima seduta del consiglio del Municipio X, un territorio che ruota intorno a Ostia e che sorge al confine con il Comune di Fiumicino, dove la giunta aveva preso una netta posizione già nel febbraio 2021, vietando alla compagnia Rony Roller di impiegare animali nei suoi spettacolo. Un divieto che i circensi avevano impugnato davanti al Tar, che alla fine, sulla base di una legge vecchia ormai di 54 anni, aveva dato loro ragione: «La normativa di settore, nella sua globalità, consente lo spettacolo con l'impiego degli animali nei circhi (art. 1 della L. n.337 del 1968, artt. 1 e 2 della L.n.37 del 1992) – avevano sottolineato i giudici amministrativi – il divieto preconcetto e immotivato di detti spettacoli è da ritenersi indebito e illegittimo, ancor più quando è perseguito – come nel caso di specie – in via indiretta, mediante il diniego della concessione temporanea di area pubblica per l'installazione degli impianti circensi».
Quasi un anno dopo è il Municipio di Ostia a schierarsi: «In attesa di una legge nazionale, che riteniamo urgente e che porti ad una graduale e reale dismissione degli animali – ha fatto sapere la presidente della Commissione Pari Opportunità, Silvia Fiorucci – abbiamo indicato una serie di limitazioni da imporre a chi propone questo tipo di spettacolo che ormai dovrebbe essere del tutto superato. Non è un caso infatti che sia stata la commissione Pari Opportunità del Municipio X e della quale sono presidente, a farsi promotrice di questo documento».
Alla risoluzione hanno collaborato anche Lav, Lipu, WWF, Enpa e Aps – Sotto il mare: «Dobbiamo aiutare e sostenere i circensi, ma convincerli a cambiare prospettiva e accompagnarli in questa transizione, per arrivare a spettacoli dove sono protagonisti solo acrobati e clown, protagonisti da sempre di uno degli spettacoli più affascinanti – ha concluso Fiorucci – Siamo consapevoli e sosteniamo il loro lavoro che deve svolgersi non sulla pelle, sul dolore e la sofferenza degli animali».
«Considero fondamentale l'informazione, la cultura dell'ambiente, l'educazione ambientale, il mutuo sostegno uomo natura, il non sfruttamento dell'uomo sulla natura, una visione non più uomo-centrica – ha aggiunto il consigliere Valerio Facchinelli di Europa Verde – Il rispetto e un cambio di azioni pro-natura e di difesa, di quello che rimane della natura selvaggia e un miglioramento. Il circo con animali ammaestrati, animali selvatici, esotici, forse non mostra questa sensazione, questo cambio di cultura che va progressivamente seguita e perseguita. Senza togliere nulla ai lavoratori del settore. Senza demonizzare ma educandoli, aiutandoli, dal basso, scegliendo spettacoli più vicini a questa mentalità e evoluzione sociale
Il Municipio X è il terzo Municipio di Roma a chiedere lo stop agli spettacoli che sfruttano animali. Ad aprile il XV Municipio li aveva vietati sul suo territorio attraverso una proposta presentata dal consigliere di Italia viva Max Petrassi e votata all’unanimità, che era però ancora una volta stata impugnata dai circensi. Iniziativa simile è stata presa dal consiglio del Municipio I, che ha espresso parere favorevole alla delibera di iniziativa popolare con cui si richiedeva al Campidoglio di adottare un regolamento nuovo e più restrittivo riguardo alla presenza di animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche in spettacoli ed altri intrattenimenti.