Una mostra dedicata all'amicizia tra uomo e cane sulle sponde della Sorgente Antica di Prata Sannita, in provincia di Caserta: è proprio qui che sorge il rifugio gestito dalla Onlus Fattoria del cane Ciuk.
«La mostra – spiega a Kodami il responsabile del rifugio Pietro Piacelli – serve per raccogliere i fondi necessari a proseguire le attività della struttura e migliorare i nostri spazi. Le istituzioni non ci danno nulla e ci dobbiamo arrangiare da noi con l'autofinanziamento».
I volontari della Fattoria del cane Ciuk sperano di riuscire a organizzare la mostra nel pieno della primavera tra aprile e maggio. Per partecipare, spiegano, basta inviare un messaggio ai contatti presenti sulla pagina Facebook dell'evento. Una volta mandata la foto, l'artista cagliaritana Patrizia Cicalò, in arte "Pat", si occuperà di creare e spedire il ritratto ad olio in tempo per la mostra.
«L'idea è quella di creare ricordi speciali del compagno animale con il quale condividiamo la vita, capaci di resistere nel tempo», sottolinea Pietro. Ma la raccolta fondi non è la sola attività condotta nella Fattoria: «Oltre al rifugio qui ci occupiamo anche di agricoltura e raccolta delle olive».
La Fattoria del cane Ciuk nasce come associazione sei anni fa allo scopo di combattere il randagismo, non attraverso la detenzione dei cani, ma come stallo temporaneo per permettere la loro adozione. Un percorso non facile che passa anche attraverso il supporto garantito da figure professionali come Mattia Pisa, giovane istruttore cinofilo specializzato in riabilitazione comportamentale.
«Lavoro con le paure che i cani che arrivano da noi si portano dietro, in particolare mi occupo di creare gruppi di socializzazione – racconta Mattia – Un'altra componente del mio lavoro è quella di formare altri volontari, fornendo loro gli strumenti più adeguati. Purtroppo siamo troppo pochi rispetto alle esigenze dei soggetti che ospitiamo che hanno un grande bisogno di socialità e di giocare in libertà».
Anche se mancano le persone, di spazio per permettere di salvaguardare il benessere dei cani ce n'è eccome nella Fattoria di Ciuk: ampie zone verdi circondano la struttura immersa nel Parco regionale del Matese, a poca distanza dalla sorgente del fiume Lete.
Il rifugio oggi può contare sulla collaborazione di soli due volontari: non abbastanza per fare fronte alle esigenze dei circa trenta cani – tra adozioni e nuovi ingressi – che vi abitano. Servirebbero molte più persone, e soprattutto esperti, per realizzare il progetto di Pietro: «un canile che sia anche parco didattico con attività di Pet therapy, ma anche di educazione alla cittadinanza nel rispetto dei cani e della loro libertà».
Una serie di attività che in molte città campane sono già arrivati: come Cancello ed Arnone dove sorgerà una struttura dedicata ai giovani con problemi cognitivi su un terreno confiscato alle mafie.
Tuttavia, i problemi che ne impediscono la realizzazione del progetto a Prata Sannita sono gli stessi già incontrati da molte associazioni analoghe a quella di Pietro: «La burocrazia ci toglie il respiro, così come la mancanza di fondi. Le risorse finanziarie, anche quando vengono stanziate, non arrivano mai. Tre mesi fa siamo stati destinatari di una delibera di mille euro che però ancora devono arrivare».
«Questo posto ha grandi potenzialità, non è perfetto ma da soli stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità», conclude Mattia.