Il Comune di Parma cerca veterinari per il suo canile. L’ultimo dei professionisti che lavorava lì si è dimesso, lasciando sguarnita la struttura. Il bando è andato deserto e nell’attesa di inserire questa specializzazione nella pianta organica e fare i concorsi, l'amministrazione ha chiesto aiuto alle agenzie interinali per un importo totale di 35mila euro per 54 ore settimanali da qui a fine anno.
«C’è difficoltà a reperire professionisti perché c’è una carenza generale di veterinari – spiega a Kodami Nicoletta Paci, assessore al Benessere Animale del Comune di Parma – C’è un numero chiuso per l’accesso alle Università proprio come medicina, e le professionalità non sono tantissime anzi, sono contese. E quando vogliono fare i lavoratori dipendenti preferiscono andare in un’ente come una Asl».
La situazione è abbastanza articolata. Il bando di gara per la gestione del servizio, pubblicato a dicembre dello scorso anno, è andato deserto. Solo dopo si è tentata la strada delle agenzie interinali. Oggi, secondo quanto dice l’assessore a Kodami, l’intenzione è quella di inserire ufficialmente i veterinari nella pianta organica dell’ente. Per farlo, però, l’iter non è veloce. Si dovrà passare da un accordo con le amministrazioni sindacali e poi dai concorsi pubblici.
I cani che vivono nel canile comunale, continuano ad avere le cure? L’assessore spiega che non sono stati abbandonati e che in tutto questo periodo c'è stata anche la proroga ai precedenti professionisti che poi, però, non hanno partecipato al bando. «La Asl è andata venerdì in canile con i loro funzionari per impostare le terapie e calendarizzare il lavoro per la prossima settimana. Venerdì prossimo torneranno, ma se ci fossero emergenze ci sono le convenzioni con l'ospedale universitario e le cliniche private – dice – Gli operatori della cooperativa che gestisce il canile sanno quello che devono fare».
Ad oggi a Parma ci sono circa 80 cani ospiti della struttura comunale e tra i 150 e i 180 gatti che vivono nei due gattili. L’assessore lancia un appello attraverso Kodami per chiedere ai veterinari che volessero trasferirsi a Parma di candidarsi. «L’agenzia interinale che se ne sta occupando è l’Adecco di Parma, si può proporre a loro la candidatura», sottolinea. E per il veterinario dipendente del Comune? «Entro fine anno ce la faremo sicuramente», commenta.
Intanto, i consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna, Emiliano Occhi e Fabio Rainieri (Lega), hanno scritto un'interrogazione alla giunta guidata da Stefano Bonaccini per chiedere «anche tramite l’intervento della Ausl di Parma» di risolvere «la delicata questione» dell’assistenza veterinaria nel canile.