A Parma i cittadini si riuniscono nel "Nucleo difesa animale" per promuovere attività in grado di prevenire e contrastare maltrattamenti e abbandoni. L’iniziativa è del Comune, che ha realizzato un patto di collaborazione con circa 20 cittadini volontari impegnati nella tutela dei diritti degli animali.
L'amministrazione, grazie a questo accordo, valuterà le segnalazioni che arriveranno da questo gruppo di lavoro per rendere più efficaci le proprie azioni. E non si ferma ai primi 20 volontari arruolati: la proposta di reperimento di disponibilità resta aperta. Quindi, chi vorrà aderire in un secondo momento potrà farlo.
Ma cosa faranno i volontari? Potranno svolgere sul territorio attività legate al benessere degli animali. Segnaleranno i casi di animali sfruttati per accattonaggio, fenomeni di maltrattamento, faranno attività di prevenzione e contrasto delle esche e dei bocconi avvelenati, controlleranno l’uso delle aree cani e supporteranno tutti quei cittadini in difficoltà che vivono con animali domestici e che si trovano, anche a causa della pandemia Covid-19, a dover chiedere aiuto alla rete dell'assistenza sociale. Nomineranno un coordinatore che provvederà all’organizzazione delle attività del gruppo e che collaborerà con il referente dell’Ufficio benessere animale. Avranno veri e propri turni e tra loro coordineranno le uscite e le modalità di azione. Saranno, in sostanza, le sentinelle del territorio. I volontari potranno svolgere tutte le attività concordate con l'amministrazione grazie a un tesserino di identificazione fornito dal Comune.
Il titolo di componente del nucleo non è, però, come quello delle guardie ecologiche: quindi, non potranno sanzionare chi commette un reato ma potranno solo segnalarlo alle forze dell'ordine.
«Avevamo istituito questo gruppo già alcuni mesi fa grazie a un bando della prefettura di Bologna rivolto al contrasto del maltrattamento degli animali – spiega a Kodami l'assessore alla partecipazione del Comune di Parma, Nicoletta Paci – Per poterne dare continuità lo abbiamo incardinato all’interno del nostro regolamento di partecipazione che prevede la costituzione di gruppi di cittadini che danno la loro disponibilità per fare alcune attività volontarie». Ad oggi ci sono circa 20 volontari. «È una rete di sentinelle – commenta l'assessore – vogliamo fare in modo che anche gli altri cittadini possano affidarsi a loro».