E’ stata emessa e pubblicata oggi 29 dicembre l’ordinanza n°208 di Roberto La Galla, sindaco di Palermo che dispone a partire da domani venerdì 30 dicembre 2022 e fino a venerdì 6 gennaio «il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari».
Diversi giorni fa Kodami aveva dato notizia del fatto che, dopo due anni di Covid 19, questo sarà il primo Capodanno senza restrizioni e che i Comuni che hanno vietato i fuochi d’artificio sembrano essere sensibilmente diminuiti. Non vi era ancora nessuna notizia ufficiale relativa ad un’ordinanza siglata da La Galla, al suo primo mandato da sindaco fino a poche ore fa, quando il provvedimento è stato pubblicato sul sito ufficiale del Comune.
Il Primo cittadino si è espresso quindi negativamente in merito all’utilizzo di fuochi d’artificio e oggetti similari che purtroppo, ogni anno, disturbano la quiete pubblica e provocano danni e morte a numerosi animali, come ha denunciato la Società italiana di medicina ambientale. Un'esperienza traumatica per moltissimi animali che abbiamo raccontato nel video che descrive la "trincea di Capodanno" vissuta da cani e gatti.
Nell'ordinanza palermitana si legge che «considerato che è sempre più diffusa tra i cittadini la consuetudine di utilizzare in particolare la notte di Capodanno il lancio di petardi, botti e artifici pirotecnici di vario genere […] e rilevato che l’esplosione di tali prodotti, seppur rientranti nell’ambito di tradizioni e abitudini consolidate, si rilevano dannosi e provocano notevole stress agli anziani, ai bambini, ai soggetti cardiopatici ed agli animali domestici e a tutti quelli che vivono nell’ambiente urbano, poiché il fragore di tali botti cagiona gravi pregiudizi sotto il profilo del benessere fisico ed etologico il Sindaco ordina dal 30 dicembre 2022 e sino al 6 gennaio 2023 compreso, il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari».
Chiunque commetta violazione dell’ordinanza, trasgredendo alla legge, rischia l’applicazione di sanzioni amministrative e pecuniarie tra 500 e 5.000 euro, oltre al sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la successiva confisca, fatte salve ulteriori sanzioni penali e amministrative disposte dalla normativa vigente. Inoltre, se la trasgressione dell’ordinanza viene commessa in un luogo dove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese, così come previsto dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Non è la prima volta che l’amministrazione comunale palermitana si dimostra sensibile alla tematica: già nel 2020 l'allora sindaco Leoluca Orlando aveva emesso un’ordinanza analoga in cui venivano esplicitamente vietati gli utilizzi di botti e petardi per tutto il periodo delle feste che precedono e che seguono a Capodanno.
Kodami anche l’anno scorso aveva lanciato una campagna di sensibilizzazione con il video “Gli effetti dei botti sugli animali” realizzato dal direttore creativo di Ciaopeople Luca Iavarone, in cui vengono riprese le reazioni di alcuni bambini che venivano posti di fronte ad una scelta di coraggio e sensibilità, ovvero dovevano scegliere tra l’utilizzo dei giochi pirotecnici e la salvaguardia dei propri compagni di vita, cani, gatti e pure criceti. I bambini avevano mostrato una grande intelligenza ed empatia e il video è stato d’esempio ad altri piccini ma anche a tanti adulti attraverso un'informazione divertente e puntuale.
Oggi sono diversi i cittadini e le associazioni animaliste che pretendono, adesso che è stata resa pubblica l’ordinanza, il rispetto delle previsioni normative al fine di tutelare gli animali del territorio.
Purtroppo, a causa del frastuono provocato dagli spari, ogni anno migliaia di amici animali sfuggono terrorizzati dalle proprie abitazioni andando incontro a seri pericoli, altri costretti nei canili tremano come foglie rischiando arresti cardiaci e altri ancora diventano aggressivi e perdono la lucidità, per non parlare di quanti altri animali selvatici vengono ritrovati privi di vita: l’indomani del 31 dicembre è puntualmente un bollettino di guerra per tanti animali domestici e non.
Nella speranza che altri Comuni del palermitano e non solo, possano decidere di mostrarsi attenti alla tutela animale, Palermo “dichiara guerra” ai botti prevedendo sanzioni pecuniarie fino a 5000 euro e l’arresto nei casi più gravi.