Visitare i luoghi pubblici insieme al cane di famiglia è un'impresa ardua. Mostre, musei e palazzi sono vietati ai quattro zampe nella maggioranza dei casi e molte persone desistono proprio per l'impossibilità di portare Fido con sé. La Giunta comunale di Piacenza ha però trovato un'alternativa in sostegno dei visitatori di Palazzo Farnese: è stata approvata una convezione con una società che si occupa di fornire dog sitter che già opera in altre 43 città italiane e in 200 musei.
Si tratta di una convezione, perché il Comune non paga nulla all'organizzazione che prende in carico l'animale direttamente dal pet mate con una tariffa pari a 10 euro all'ora. Il servizio viene predisposto da Bauadvisor, una piattaforma online con sede a Roma che si occupa proprio di questo tipo di attività e che, leggendo sul sito ufficiale, prevede la conoscenza del cane direttamente nel luogo della visita, previo invio di una mail in cui la persona di riferimento dà informazioni sulla tipologia e il carattere del quattro zampe.
Non c'è alcuna legge nazionale che vieti la possibilità di accedere all’interno di un museo in compagnia del proprio cane, tuttavia trattandosi di un luogo privato aperto al pubblico il gestore può imporre un divieto, attenendosi però sempre alla normativa locale vigente. Come spiega l'avvocato Salvatore Cappai su Kodami: «Occorre effettuare una distinzione fondamentale tra le due tipologie di luoghi: i luoghi pubblici sono quelli in cui chiunque può accedere liberamente, senza alcuna limitazione (l’esempio più classico è la piazza di una città). I luoghi aperti al pubblico sono invece luoghi privati nei quali è possibile accedere soltanto a determinate condizioni o in determinati momenti. I musei, così come i cinema, i teatri, ecc., rientrano proprio in questa categoria».