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24 Dicembre 2023
9:17

Buone Feste da Arturino: una storia di Natale per festeggiare insieme a tutti voi

A Natale, in molte case, si festeggia insieme ai cani e ai gatti che fanno parte della nostra vita. Questa è la storia di Arturino, un meticcio da cuore d'oro e del suo ultimo Natale in famiglia: un ricordo indelebile per augurare a tutti serene Feste da parte di tutta la redazione di Kodami.

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E' successo in una casa come tante altre, succede ogni anno, ovunque ci sia un cane in famiglia e quel cane ne fa parte come membro amato e rispettato. Questa non è una favola di Natale, sebbene ne abbia i "connotati" ma è quel che accade quando un animale diventa compagno di vita.

Quel Natale del 2004 il cane Artù, un meticcio napoletano all'epoca 14enne, era in prima fila davanti all'albero passando in rassegna con il suo naso tutti i pacchi dono. Aveva vissuto da quando aveva solo tre mesi tra quelle mura domestiche, fiero membro della famiglia di cui faceva parte.

C'era la più piccola di casa che aveva lasciato il nido già da qualche anno, ovvero da quando si era laureata ed era andata a vivere a Roma, dove abitava anche la sorella più grande. Pure il secondo genito non convideva più con madre, padre la casa in cui Artù era cresciuto: era andato via per trovare lavoro addirittura in Francia, un posto che "Arturino", come lo chiamavano affettuosamente i suoi parenti umani, aveva capito fosse lontanissimo.

A Roma invece era stato spesso anche lui, sia a casa della "piccolina" (per lui era così che si chiamava) che della "grande" e quei viaggetti con madre e padre gli erano sempre piaciuti. Girava per le stanze dell'appartamento dell'una o dell'altra e raccoglieva un sacco di informazioni col suo super olfatto per sapere come andavano le cose alle sue sorelle ora che erano diventate adulte pure loro.

Il distacco più difficile, però, era stato con il fratello umano che per lui rappresentava i momenti di libertà in giro per boschi e città e mai aveva dimenticato quelle volte che lo aveva anche portato sulla neve. Ecco, non andarlo a trovare in quel paese lontano era una cosa che gli dispiaceva ma madre e padre – li aveva sentiti parlare di questo serissimo problema – dicevano che mai lo avrebbero infilato nella stiva di un aereo.

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E così il Natale per Artù, ogni volta, era un momento meraviglioso perché era di nuovo famiglia, semplicemente. E anche ora che si sentiva un po' acciaccato dall'età non contava, la sua gioia si espandeva dal primo all'ultimo pelo: si era tutti insieme ancora una volta nella grande casa che li aveva protetti e accolti da sempre e… con i pacchi da scartare assieme a lui, il più grande "assistente di Babbo Natale" della Storia, capace di aprire una scatola in pochi secondi senza infliggere alcun danno al contenuto!

Ecco, quell'ultimo Natale di Arturino, per lui e per tutti noi che lo abbiamo amato allo stesso modo in cui lui amava noi è oggi un ricordo tenero e caldo a cui tornare, un luogo nel tempo che ogni volta ritrovo e dove è facile per me rivederlo nella penombra, illuminato dalle luci dell'albero mentre con le narici cattura ancora emozioni e la coda in leggero movimento mostra la serenità di trovarsi ancora e sempre al posto giusto nel momento giusto.

I cani hanno questa grande prerogativa, anche quando non ci sono più: basta pensare anche solo a un particolare della vita insieme a loro ed ecco che riescono sempre a farti sentire a casa. E lo stesso vale per i gatti: sono certa che lo confermerebbe chiunque abbia avuto accanto a sé un micio per gran parte della propria esistenza.

Quando anime diverse si incontrano e si riconoscono nel rispetto delle reciproche unicità si crea la magia e la forza di relazioni interspecifiche che si manifestano in modo diverso a seconda dei protagonisti di una meravigliosa storia d'amore. Arturino aveva con ognuno di noi un rapporto esclusivo ed era capace di riconoscere la differente personalità di ognuno dei cinque componenti umani della sua famiglia, regolandosi e mediando a seconda di chi aveva di fronte per farsi capire e valere, anche.

Artù ha insegnato a tutti noi sicuramente più di quanto noi abbiamo potuto fare per lui: quando ci ha lasciato eravamo tutti di nuovo in quella casa, accanto a lui fino all'ultimo momento, e ancora una volta era stato quel canetto dal pelo "color patchwork" a portarci indietro vicino ai nostri genitori, facendoci di nuovo sentire figli come un tempo e non più giovani adulti che si stavano affacciando alla "vita da grandi".

E anche in questo Natale, che del resto caratterizza da sempre anche il momento in cui ci si ritrova nel luogo di origine, su Kodami vogliamo rendere onore a tutte le famiglie che condividono la vita e un momento così intimo come le Feste con un animale non umano al fianco.

Ci sono tantissime persone che hanno accanto un compagno animale e quanto amore ci sia da parte di tanti lo abbiamo visto già negli scatti che avete voluto condividere con noi per unirvi alla nostra campagna di sensibilizzazione e informazione #Nontiscarto.

Siamo certi che ci sono in tutta Italia e nel mondo tavole imbandite e regali tra cui svetteranno i musi dei nostri amici e un omaggio particolare va a quelli che sono stati adottati da un canile o da un rifugio.

Ogni anno, grazie alle vostre foto, non sono mancati su Kodami anche gli altri protagonisti della relazione tra uomini e animali domestici e i nostri account social (Facebook, Instagram, YouTube e TikTok) sono stati sommersi dai ritratti di gatti per testimoniare la vostra partecipazione.

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Questi scatti mostrano, in fondo, la stessa gratificazione che Arturino esprimeva ogni giorno nel sentirsi parte di un gruppo familiare e, allo stesso tempo, sono rappresentativi anche della serenità emanata dai cani che vivono con Daniele e Alessandro, i due clochard che hanno deciso di condividere la loro storia con noi per permetterci di fare un focus su chi casa non ce l'ha e su quanto la presenza di un animale, lì dove c'è una relazione sana e dunque di rispetto, allevia le difficoltà di una vita in strada.

A tutti dunque vanno i miei auguri e quelli della redazione di Kodami, nessuno escluso. Perché la speranza è che un giorno anche chi non ha avuto ancora la fortuna di incontrare un Artù nella sua vita possa provare quella unica e irripetibile emozione di sentirsi a casa dovunque alla fine… avendo un vero amico al fianco.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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