Accanto al cimitero i gatti di Macerata sanno, d’ora in poi, di trovare un rifugio. Il Comune della città marchigiana ha infatti inaugurato una struttura di custodia a servizio della colonia felina che si trova nella zona. L’impianto si è reso necessario perché, quest’inverno, l’Istituto zooprofilattico di Ancona aveva notato alcuni casi di panleucopenia infettiva, una malattia meglio conosciuta come gastroenterite felina o ‘tifo felino’, patologia non trasmissibile all’uomo ma che per i gatti è grave e spesso letale.
«Finalmente la colonia felina più grande di Macerata, in seguito alle numerose richieste dei cittadini e alla sensibilità della Giunta, avrà una degna dimora in un’area esterna al cimitero – ha commentato l’assessore con delega agli Animali d’Affezione Laura Laviano – Va ricordato comunque che il gatto è un animale libero e che non può essere stabulato in gabbia; la struttura infatti dispone di fessure dalle quali possono passare solamente i gatti e che, d’altro canto, impediscono l’ingresso di animali predatori di grossa taglia. Aggiungo, per chi non lo sapesse, che in tutti i cimiteri d’Italia sono presenti delle colonie feline e che queste sono tutelate dalla Legge nazionale n.281 del 14 agosto 1991».
La casetta permette di far passare i mici (che possono così scegliere liberamente di usufruirne) ed evitare che animali più grandi possano entrare. Due sono le stanze destinate al ricovero degli animali con una zona centrale dove possono bere e mangiare. Ad ora nell'area del cimitero di Macerata ci sono circa 50 gatti e alcune cucciolate che andranno ad accrescerne il numero da qui a poco. «Se la colonia ha raggiunto un numero così elevato con la presenza di numerose cucciolate significa che, fino a oggi, non è stata gestita correttamente – ha sottolineato Laura Laviano – Ci vorranno dei mesi prima che i gatti si abituino alla nuova struttura e confidiamo nella collaborazione di tutti».