Restare insieme per sempre ai propri cari, anche dopo la morte, è il desiderio di moltissime persone. Un desiderio frustrato per le famiglie composte da animali e umani, dato che sono ancora pochi i cimiteri in cui viene riconosciuto il diritto a essere tumulati insieme.
A Genova però è stata approvata la sepoltura degli animali domestici nella tomba di famiglia e da quest'anno le famiglie hanno la possibilità di restare insieme anche nel "dopo". Una novità che molti cittadini non conoscono ancora e per questo la A.Se.F. Srl, la società partecipata del Comune di Genova specializzata in onoranze e trasporti funebri, ha creato una nuova divisione aziendale, espressamente dedicata ai compagni “non umani”.
Questo servizio di onoranze funebri sarà attivo dal 21 settembre e sarà distribuito in maniera capillare sul territorio. L’intera rete territoriale dell’azienda, che oggi conta undici punti aperti al pubblico, è a disposizione di chi si trovi nella difficile situazione di dover affrontare la perdita di un amico animale.
La partecipata del Comune ha anche dato il via a una campagna informativa e a una cartellonistica che arriverà in città il 20 settembre. Hanno prestato il loro volto per la campagna 4 cittadini genovesi con i loro animali. Si tratta di Michela Porcile, 53 anni, avvocato penalista, con il suo gatto Rocco, 2 anni; Rita Deplano, 67 anni, specialista in pet therapy, con la sua gatta Zahara, 8 anni; Riccardo Lo Grasso, 23 anni, artigiano, con la sua cagnolina Gaia, 7 anni; Mauro Poggi, 66 anni, con il cane Miles, 5 anni.
«Dal punto di vista normativo, le spoglie degli animali domestici sono considerate sottoprodotti da smaltire tramite incenerimento – ha spiegato Maurizio Barabino, amministratore unico di A.Se.F. – Il sistema tradizionale prevede lo smaltimento delle spoglie degli animali in forni crematori comuni». Un sistema che impedisce ai pet mate di ottenere le ceneri e quindi di «preservarne il ricordo».
La tumulazione delle ceneri degli animali d’affezione nelle tombe dei padroni già esistenti nei 35 cimiteri cittadini ed è stata introdotta attraverso il Regolamento di polizia mortuaria del Comune di Genova. Per renderla pienamente operativa mancava solo una struttura partecipata dal Comune che si facesse carico del servizio.
«Riteniamo oggi di dover garantire una forma più etica, dignitosa e rispettosa al trattamento dei resti di creature che hanno accompagnato il nostro percorso per anni, veri e propri membri delle nostre famiglie – ha aggiunto Barabino – Siamo certi che in questo percorso troveremo il favore di molti genovesi, la cui sensibilità verso gli animali è ampiamente provata. Tanto che i testimonials della campagna pubblicitaria con cui presenteremo a breve l’iniziativa alla città sono quattro privati cittadini che con i loro fedeli amici hanno prestato volti e immagine ad "A.Se.F. for Pets" condividendone i contenuti ed il messaggio etici».
Secondo la struttura complessa “Sanità animale” dell’Asl3, a Genova ci sono 56.300 animali d’affezione, tra cani, gatti e furetti. Pari a uno ogni dieci abitanti. «In realtà questo è un numero che non tiene conto di molte variabili – ha spiegato il dirigente amministrativo e gestionale di A.Se.F., Franco Rossetti – Personalmente conosco numerose persone che considerano come animali domestici i loro pappagalli, canarini, iguana, serpenti, conigli, criceti, tartarughe, pesci esotici e così via. Inoltre a Genova vivono stabilmente lavoratori e studenti provenienti da altri comuni che, nel trasferirsi, hanno portato con sé i loro amici del mondo animale. Infine vi sono gli animali non registrati presso gli organi sanitari competenti. Per cui riteniamo che il campione di riferimento sia molto maggiore rispetto al dato ufficiale».