Anche a Genova scatta la protesta per l’arrivo del circo in città. Il tendone del Maya Orfei è in fase di allestimento in piazzale Kennedy, nel quartiere della Foce, e le associazioni animaliste si sono dette pronte a manifestare contro lo sfruttamento degli animali per gli spettacoli.
La compagnia resterà nel capoluogo ligure dal 31 marzo al 16 aprile, e in questi giorni sono comparsi diversi manifesti, alcuni dei quali abusivi e subito segnalati al Comune, che è intervenuto facendoli rimuovere. Gli attivisti per i diritti degli animali, nel frattempo, hanno annunciato l’intenzione di organizzare un presidio di protesta nei pressi di piazzale Kennedy: «Visto che le istituzioni non sanno mantenere gli impegni presi – hanno scritto gli Animalisti Genovesi – scenderemo ancora una volta in piazza, insieme a tanti attivisti, gruppi e associazioni, a ribadirlo ancora una volta: basta animali sfruttati nei circhi».
Nel 2016 la mozione regionale per vietare le concessioni
Il riferimento è alla mozione approvata dalla Regione Liguria nel 2016, un documento a firma Movimento 5 Stelle relativa alla detenzione degli animali nei circhi «che viene considerata non idonea anche da riconosciute autorità scientifiche – è il testo della mozione – in quanto i bisogni relativi al benessere degli animali selvatici/esotici non possono essere soddisfatti nell’ambiente dei circhi itineranti». Il documento richiama anche la Dichiarazione universale dei diritti degli animali di Bruxelles, risalente al 27 gennaio 1978, che ricorda che «ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico» e che «nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo; le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano gli animali sono incompatibili con la dignità animale».
La mozione approvata impegnava la giunta a non rilasciare autorizzazioni per spettacoli circensi in cui si usano e si sfruttano, contro natura, gli animali, a sollecitare il Governo a vietare, con legge statale, l’uso di animali negli spettacoli circensi in Italia, e a sollecitare lo Stato a concedere i contributi statali per i circhi solo nel caso essi non usino animali. Una richiesta che da tempo viene ribadita non soltanto dalle associazioni e dagli attivisti, ma anche da un numero sempre più alto di cittadini che chiedono che gli spettacoli con animali, specie se esotici, vengano finalmente vietati una volta per tutte.
In Italia resta nel limbo la legge che vieterebbe lo sfruttamento degli animali nei circhi
I Comuni però poco possono fare davanti alla legge che attualmente disciplina i circhi in Italia, una normativa che ha ormai oltre cinquant’anni, la legge numero 337 del 1968, che sancisce che «lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore».
A fronte di questa legge, la maggioranza delle ordinanze che i Comuni adottano per vietare lo sfruttamento degli animali nei circhi viene impugnata davanti al Tar, e i giudici amministrativi quasi sempre danno ragione alle compagnie circensi. Non c’è, inoltre, una normativa comunitaria che possa fungere da legge quadro per vietare gli spettacoli con gli animali nei circhi. La stessa Commissione Europea a dicembre ha ricordato che non dispone dei poteri necessari per intervenire in materia, rimandando ai singoli Stati membri la competenza. Alcuni, come la Francia, l’hanno fatto adottando leggi ad hoc, mentre in Italia, nel luglio del 2022, è stata approvata in via definitiva una legge delega che regolamenta il rilancio degli spettacoli viaggianti con artisti vietando, tra le altre cose, l'uso di animali selvatici come tigri, leoni ed elefanti. A febbraio però, il Senato ha fatto slittare la presentazione del Decreto Legislativo attuativo al 18 maggio 2024, nonostante il testo sia ormai pronto.
L'appello di Europa Verde ai genitori: «Non fate assistere i vostri figli a questi ‘spettacoli'»
Sull’arrivo dei circo a Genova è intervenuta anche Europa Verde, che ha invitato il sindaco Marco Bucci a prevedere controlli approfonditi per verificare che «i circhi che si attendano in città rispettino la normativa Cites e le leggi sul benessere animale, poiché tali normative prevedono controlli da parte dell’ente – è la dichiarazione che Europa Verde ha rilasciato in una nota diffusa nei giorni scorsi – Consideriamo questa attività assurda e diseducativa, non crediamo sia corretto diseducare i bambini con questi “spettacoli” per soddisfare l’uomo su altri esseri viventi, che sono costretti ad esercizi innaturali».
Poi un appello alle famiglie: «Ci rivolgiamo ai genitori chiedendo a loro se sia davvero utile e formativo per i loro figli farli assistere a questi “spettacoli” – concludono da Europa Verde – A nostro avviso il sindaco, per il futuro dovrebbe emettere un’ordinanza che vieti l’attendamento dei circhi che nei loro spettacoli utilizzano animali. Un forte “sì” ai circhi etici».