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2 Ottobre 2022
9:00

A cosa servono i baffi del cane? Ecco perché non dovresti tagliarli

I baffi del cane, chiamati anche vibrisse, sono dei veri e propri organi di senso, che comunicano con il sistema nervoso centrale. Per questo motivo non andrebbero mai tagliati. Ma cosa succede se vengono tagliati per sbaglio o cadono da soli?

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I baffi, o vibrisse, del cane sono degli organi di senso, che comunicano direttamente con il sistema nervoso centrale. Il cane possiede numerosi organi deputati alla rilevazione tattile: tartufo, peli tattili (di cui fanno parte i baffi), bocca e altri recettori disseminati su tutto il corpo, compresi i cuscinetti plantari. La comunicazione tattile è la prima a svilupparsi nel cucciolo e lo accompagnerà per tutta la vita aiutandolo non solo nell'orientarsi nel mondo ma anche nelle interazioni sociali.

A cosa servono i baffi?

I baffi del cane, chiamati anche vibrisse, a differenza degli altri peli, non hanno il compito di scaldare o proteggere, ma di comunicare con il sistema nervoso centrale attraverso i follicoli. In questo modo, danno al cane una sorta di "sesto senso"!

La posizione dei baffi del cane può variare da soggetto a soggetto e ciascun baffo ha una funzione specifica in base alla posizione. Si possono trovare ai lati del muso e sopra il labbro superiore o sotto il mento, dove fungono da sensori di movimento, e sopra gli occhi, dove servono da protezione dagli agenti esterni.

Attraverso la loro vibrazione e spostamento, i baffi trasmettono al sistema nervoso delle informazioni necessarie al cane per “avvisarlo” e aiutarlo a orientarsi nelle varie situazioni ambientali, come farebbe un radar.

Cosa succede se i baffi del cane cadono?

Come del resto fanno i peli o i nostri capelli, anche i baffi cadono in maniera naturale una volta che hanno completato il ciclo vitale e un nuovo baffo è pronto a prendere il suo posto.

Ci sono patologie che possono provocare la caduta repentina e anomala dei baffi come la rogna, la follicolite o le dermatofitosi, per citarne alcune. Queste però di solito non interessano solo i baffi, ma anche altri distretti cutanei (muso, orecchie, collo, zampe o anche corpo)  e si accompagnano spesso ad altre alterazioni come arrossamento, presenza di pustole, gonfiore, lesioni crostose o prurito.

Più frequenti sono invece i traumi più o meno diretti che subiscono i baffi e che ne provocano la caduta anomala, come colluttazioni, incidenti o ustioni (ad esempio se il cane avvicina il muso a una fonte di calore), oppure se il cane si gratta o strofina con forza.

Si possono tagliare i baffi al cane?

I baffi del non vanno tagliati! Di certo facendolo non compromettiamo le sue funzioni vitali, ma grazie a questo strumento riesce ad avere molte più informazioni circa l’ambiente circostante, riesce a sentirsi più sicuro e ad avere un livello di interazione superiore e non alterato.

Se durante la normale tolettatura avvenisse il taglio accidentale però, si può stare tranquilli che non è successo nulla di grave dal punto di vista fisico. Ricordiamo che in molte esposizioni cinofile è stato finalmente vietato il taglio dei baffi, pena l'esclusione dal concorso e la motivazione è proprio quella di evitare la strumentalizzazione del cane in base ai nostri gusti estetici, penalizzando di conseguenza la sua individualità.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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