La zanna del narvalo (Monodon monoceros), un cetaceo strettamente imparentato coi delfini, è un dente dalle caratteristiche anatomiche molto insolite. Ha forma a spirale rivolta a sinistra e raggiunge la straordinaria lunghezza di quasi tre metri. Altro fatto interessante: a svilupparsi tanto è solo uno dei due denti della mascella, e quello del lato sinistro di solito è più lungo di quello del lato destro. Ancora, è presente solo nel maschio, mentre le femmine la sviluppano solo eccezionalmente.
Nonostante le tante supposizioni avanzate dagli scienziati, a cosa serva la zanna al narvalo è un fatto ancora avvolto nel mistero. La difficoltà nel comprenderne la funzione dipende dal fatto che i narvali trascorrono la maggior parte della loro vita in aree inaccessibili dell'Artico, e quindi i loro comportamenti sono difficilissimi da studiare. Sembra comunque che la zanna sia dotata di capacità sensoriali, che le permettono di percepire i cambiamenti fisici e chimici nell’ambiente, come le variazioni della temperatura e della salinità dell’acqua.
Come detto, numerose ipotesi sono state formulate sulla funzione della zanna del narvalo. Si è detto che può fungere da sonda acustica, da timone per il nuoto, da organo utile per la respirazione o per la termoregolazione, o ancora come arma per cacciare o per difendersi dai predatori. Atri studi descrivono la zanna come uno strumento per rompere il ghiaccio, o come una caratteristica sessuale secondaria utilizzata dai maschi per lottare, per la conquista di una partner.
Bibliografia
Graham ZA, Garde E, Heide-Jørgensen MP, Palaoro AV. 2020 The longer the better: evidence that narwhal tusks are sexually selected. Biol. Lett. 16: 20190950.