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11 Settembre 2022
17:38

A chi saranno affidati i cani della regina Elisabetta?

A chi saranno affidati i cani della regina Elisabetta? La sovrana britannica ne lascia almeno quattro: i due Corgi Muick e Sandy, il Cocker spaniel Lissy e il Dorgi Candy.

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corgi elisabetta
I Corgi e la regina Elisabetta nel 2016 (foto di Annie Leibovitz)

A chi saranno affidati i cani della regina Elisabetta? La sovrana britannica, morta l’8 settembre nella sua dimora scozzese di Balmoral, ne lascia almeno quattro: i due Corgi Muick e Sandy, il Cocker spaniel Lissy e il Dorgi Candy.

Ora per la Gran Bretagna, segnata dagli sconvolgimenti della Brexit, si apre un nuovo capitolo di incertezza. Lo stesso avviene per gli amatissimi compagni animali della regina. L'amore di Elisabetta per i cani era noto sia tra i sudditi che tra i frequentatori del palazzo: guadagnarsi la fiducia dei Corgi della regina significava anche aprirsi una breccia nelle simpatie della sovrana.

Elisabetta non si separava mai da loro, tanto che Lady Diana una volta parlando dei cani li descrisse come «un tappeto mobile» sempre intorno alla sovrana.

Il rapporto di Elisabetta con i Corgi è molto antico. Secondo la fotografa Annie Liebovitz, che l'ha ritratta con i suoi cani nel 2016, il primo le era stato regalato dal padre quando aveva appena 7 anni.

Da quel giorno non ha mai smesso di portarli a spasso, almeno fino a quando la salute glielo ha consentito, dato che i medici nell'ottobre del 2021 le imposero di limitare al massimo le sue attività, vietandole anche di passeggiare con i cani nei giardini della residenza reale.

Ma i più di 30 cani che hanno vissuto con lei nei suoi 96 anni di vita discendono da Susan, la Corgi affidatale dalla sorella minore Margaret nel giorno del suo 18esimo compleanno.

Ad accompagnare la regina nella sua vita privata erano soprattutto Corgi e Dorgi. Si tratta di razze sono molto simili, ma comunque diverse. Il Dorgi, infatti, è un Corgi gallese incrociato con un Bassotto Tedesco. I primi cani della regina Elisabetta erano tutti di razza Corgi, mentre i Dorgi sono arrivati in un secondo momento, quando uno dei cani della sovrana si accoppiò con un Bassotto che viveva con la principessa Margaret.

Si deve proprio a Elisabetta la popolarità acquisita negli ultimi decenni da queste razze. Tuttavia, nel 2015 aveva deciso di non prendere più con sé nuovi animali nel timore di lasciarli, impegno venuto meno con la morte del marito Filippo nell’aprile 2021, quando tornò a prendere con sé nuovi cani.

Ma adesso a chi saranno affidati gli amatissimi cani della regina? Secondo fonti vicine a Buckingham Palace potrebbero essere separati e divisi tra i vari membri della famiglia reale. Oltre al nuovo re, Carlo III, la regina aveva altri 3 figli, e il secondogenito maschio Andrew ha dimostrato in passato di condividere con la madre l’amore per i cani. Proprio lui, tra tutti, sarebbe quello più indicato.

Ma anche il futuro erede al trono potrebbe aprire la sua casa ai Corgi di Elisabetta: William e Kate infatti hanno un cane di famiglia, un Cocker spaniel nero di nome Orla che ha fatto il suo debutto nelle foto reali insieme a Charlotte, seconda figlia dei duchi di Cambridge. E’ noto che siano amanti degli animali come la regina Elisabetta, e potrebbero quindi anche loro accogliere un Corgi o un Dorgi reale.

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Charlotte e Orla

Ma gli animali potrebbero anche non andare ai parenti della regina, venendo affidati invece alle cure del personale di fiducia di Elisabetta. Questa è l’ipotesi fornita da Penny Junor una delle biografe della regina che ha concentrato la sua attenzione proprio sui fedeli compagni della sovrana.

Secondo Junor, infatti, sia la sarta di Elisabetta, Angela Kelly, sia l'impiegato reale, Paul Whybrew negli anni si sono occupati spesso dei royal dog, guadagnandosi la fiducia della sovrana e l’amore degli animali.

In ogni caso, alla luce della lungimiranza della stessa Elisabetta, è probabile che abbia lasciato disposizioni in merito, scegliendo lei stessa le persone a cui affidare i suoi fedeli compagni animali.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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