Anche se siamo abituati a pensarli protetti e sicuri solo all’interno delle mura di casa, i gatti sono animali che sentono molto forte il richiamo del mondo esterno, soprattutto se ricco di vegetazione, nascondigli e luoghi da esplorare.
In quanto predatori, i gatti hanno un forte istinto a uscire soprattutto nelle ore che vanno dal tramonto all’alba, quando sono più attivi e, nell’antichità, si muovevano per cacciare le prede ed esplorare il territorio protetti dall’oscurità. Non è un caso che la loro vista si sia sviluppata proprio per consentirgli di muoversi al meglio durante le ore di buio, anche se i gatti domestici spesso finiscono per adattare il loro ritmo a quello degli esseri umani con cui convivono, limitando l’attività alle ore notturne.
Ma a che ora vorrebbe uscire il gatto se potesse scegliere, e quando farlo uscire?
Quando far uscire il gatto?
I gatti sono animali per cui la libertà di movimento e di esplorazione non è solo un’inclinazione naturale, ma un vero e proprio bisogno che, se represso, rischia di avere ricadute negative a livello fisico e comportamentale. A questo bisogno va necessariamente coniugata però la sicurezza, perché i gatti domestici, pur motivati o desiderosi di uscire, potrebbero non essere nelle condizioni ottimali per farlo senza rischi, ed è per questo che va valutato con attenzione il momento più opportuno e anche il contesto.
Avventurandosi fuori dalle familiari mura di casa, il gatto corre infatti il rischio di essere investito, o ancora di contrarre malattie trasmesse da altri animali o di essere aggredito. Inoltre i gatti abituati esclusivamente alla vita indoor potrebbero essere sopraffatti dagli stimoli esterni e spaventarsi. Per questo è opportuno consentire loro almeno all'inizio di uscire in orari tranquilli, con pochi rumori ambientali e meno viavai di persone, senza pressarli o spingerli a raggiungere zone specifiche.
È il gatto che deve decidere in tutta libertà quando e come uscire e quando rientrare, ciò che il pet mate può fare è affiancarlo (alcuni gatti percepiscono la nostra presenza come rassicurante) e metterlo nelle condizioni di poter esplorare, magari recintando il giardino e avvisando il vicinato della sua presenza in modo da renderlo riconoscibile e creare una rete di sicurezza.
Come iniziare a far uscire il gatto
Se un gatto è stato abituato a vivere tutta la sua vita in casa, l’impatto con il mondo esterno potrebbe essere intenso. Questo non significa che non vada comunque concesso a lui di scegliere se uscire o meno, sempre tenendo conto del contesto in cui vive e dei rischi che potrebbe correre.
Il modo migliore per iniziare a fare uscire il gatto è quindi quello di procedere per gradi, lasciandogli decidere in libertà e autonomia quando farlo, individuando i momenti della giornata in cui il contesto è più tranquillo. Si può aprire la porta e lasciarla aperta per consentirgli di avventurarsi fuori quando lo ritiene più sicuro, restando in presidio le prime volte per osservare e monitorare a distanza di sicurezza.
Se si ha un giardino privato si può recintare una parte per lasciare che il gatto prenda dimestichezza con l’ambiente esterno in un contesto protetto, e non vanno dimenticati accorgimenti pratici: se il gatto esce deve essere trattato con l’antiparassitario per evitare infestazioni, e il microchip è molto importante per far sì che, se dovesse smarrirsi o allontanarsi troppo, basterebbe una puntata dal veterinario per rintracciare i suoi umani di riferimento.
I gatti hanno la tendenza innata a tornare nella loro casa di riferimento ogni volta che escono, ma se non c’è una solida relazione con il pet mate e l’ambiente in cui vive potrebbe allontanarsi e poi scegliere di farsi una tana altrove: prima di fare uscire un gatto appena adottato, dunque, è importante che prenda dimestichezza con noi e con l’ambiente.
Vantaggi e svantaggi del far uscire il gatto
La scelta di lasciare un gatto libero di uscire o di tenerlo in casa va presa tenendo conto delle specifiche esigenze del gatto e dell'ambiente in cui vive, considerando attentamente i pro e i contro.
I gatti sono animali curiosi per natura, e hanno un forte istinto di esplorazione. Lasciarli uscire consente loro di soddisfare questo istinto e di esercitarsi a correre e cacciare, aiutandoli a tenersi in esercizio, a sfogare stress ed energie e a mantenersi in salute a livello fisico e psicologico.
Di contro, come detto, lasciare uscire un gatto e consentirgli di vagare lo pone inevitabilmente di fronte ad alcuni rischi, che variano a seconda del contesto in cui vive. Potrebbero finire sulla traiettoria di una macchina o nel territorio di altri gatti con conseguenti zuffe, o ancora incontrare un predatore, mangiare qualcosa di nocivo o ferirsi. La valutazione va fatta sulla base di questi aspetti, con l’obiettivo di imparare a convivere con le necessità dei nostri amici felini senza limitarli o costringerli a una vita esclusivamente in cattività, che potrebbe ripercuotersi in modo anche pesante sul suo benessere.