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3 Gennaio 2024
15:58

A Central Park c’è un albero che ricorda gli animali che non ci sono più

Il Pet Memorial Christmas Tree, è un albero sempreverde in un luogo poco conosciuto di Central Park trasformato in un memoriale dove onorare, benedire, celebrare e ricordare per sempre tutte le creature grandi e piccole che hanno attraversato il Ponte dell'Arcobaleno. Appare il giorno del Ringraziamento e scompare con l'Epifania.

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A Central Park, lo spettacolare polmone verde che si apre tra i grattacieli di Manhattan, a New York, ogni anno durante le feste di Natale i pet mate che riescono a trovarlo, lasciano centinaia di foto dei propri animali che non ci sono più o messaggi per loro in un luogo speciale che, per tacito accordo, è e deve rimanere segreto. Si tratta del Pet Memorial Christmas Tree, un albero sempreverde trasformato in un memoriale dove onorare, benedire, celebrare e ricordare per sempre tutte le creature grandi e piccole che hanno attraversato il Ponte dell'Arcobaleno.

La tradizione esiste da 40 anni, ma l’albero non resta visibile tutto l'anno: appare, infatti, solo per sei o otto settimane ogni anno, ovvero dal Giorno del Ringraziamento al Giorno dei Tre Re, l’Epifania, poi viene smontato affinché nessuno possa rovinarlo visto che è già successo. Questo cedro bianco, noto anche come arbor vitae, albero della vita, per le sue varie proprietà medicinali è ricoperto di tributi dei pet mate che desiderano che il proprio compagno non venga mai dimenticato.

L'esatta posizione del Pet Memorial Christmas Tree è tenuta segreta da sempre e rimane per lo più sconosciuta ancora oggi e la stessa guardiana attuale dell'albero, Marianne Larsen, che ha preso il posto del signor Reddock circa cinque anni fa dopo che per lui era diventato troppo difficile camminare, ha chiesto a tutti coloro che parlano dell’albero sui social di evitare di dire le coordinate esatte.

Nel frattempo, i ricordi aumentano e, se e nel 2020 c'erano circa 200 tra foto e ricordi di ogni altro genere, dopo queste feste si stima si arriverà a vederne almeno 750. Gli omaggi non si limitano solo a cani e gatti, ma sono state viste appese all'albero anche immagini di conigli, uccelli, cavalli, criceti, tartarughe, pesci e scoiattoli. Tutte sono custodite all’interno di una plastica trasparente per evitare che si rovinino con acqua o neve, sono legate con nastri dai colori vivaci e spesso accompagnate da ricordi profondamente personali, messaggi toccanti e promesse di incontrarsi di nuovo.

@ollie_centralparkdog

A beautiful tradition 🌲 in the middle of NYC’s Central Park. Pet ornaments remembering our furry loved ones. #petmemorialtree #petmemorial #centralpark #ramble #secretlocation

♬ the rainbow connection – christina perri

Su un tributo dedicato a non si sa quale specie, per esempio, si legge: «Pebbles e Chester eravate la coppia perfetta. Non c'era mai l'uno senza l'altro. Entrambi siete cresciuti insieme e avete attraversato tutto insieme nel corso degli anni e alla fine avevi bisogno di stare insieme in paradiso. Le case sono vuote e i nostri cuori hanno un vuoto. Vi amiamo e ci mancate».

L'umano di Leo, il Setter irlandese, invece, lo ricorda come «grande come un leone, gentile come un agnello», Wolfie è stato «il ragazzo felice, la più dolce benedizione, il migliore amico» del suo umano e Max lo Yorkie «la piccola ombra» di un altro. Peanut il persiano è stato «un essere senziente straordinario» e il Greyhound Duke «un compagno fedele, donatore di grande gioia, conforto e conforto». E ancora Georgie il Carlino che ha vissuto 9 vite, amava i Teletubbies e le polpette insegnava a tutta la sua famiglia «ad andare avanti senza autocommiserarsi».

A festività finite, lo stesso giorno in cui le persone smontano gli alberi di Natale e impacchettano gli ornamenti per metterli in soffitta, Larsen fa lo stesso con il Pet Memorial Christmas Treee: il 6 gennaio, rimuove tutti i ricordi dall'Albero, li mette per bene in una borsa e li conserva fino al Thanksgiving dell'anno dopo.

Ormai lo sappiamo, gli animali domestici sono esseri amati non meno dei membri della famiglia, dei migliori amici e delle persone care, e talvolta anche di più. Sappiamo anche, però, che quasi certamente saremo noi a vederli andare via perché gli anni della nostra vita non corrispondono a quelli della loro che diventano vecchi molto prima di noi. Purtroppo, però, questa consapevolezza non salva dal dolore della perdita. Come sanno tutti i pet mate e come sa bene l'umano dello Shih Tzu Oreo, che appendendo la sua foto all'albero ha lasciato questo messaggio: «Ti ho amato per tutta la tua vita e mi mancherai per il resto della mia».

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Simona Sirianni
Giornalista
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