Emma Watson, l’indimenticabile Hermione di Harry Potter, ha allargato la sua famiglia: non quella umana ma quella animale. Ha deciso, infatti, di accogliere nella sua vita una amica speciale che si chiama Sofia ed è una bellissima meticcia adottata in Messico.
Lo ha raccontato lei stessa in un post su Instagram nel giorno del suo 33esimo compleanno avvenuto lo scorso 15 aprile dove ripercorrendo la sua vita e tutti gli avvenimenti che hanno segnato questo periodo, parla proprio della piccola Sofia: «Siamo ai 33, santo cielo. Diciamo che adesso mi conosco bene. Mi sono allontanata dalla mia vita, ho imparato a fare surf (male), sono andata a cavallo (è andata meglio) ho fatto molta terapia (Sì! terapia). Io e mio fratello ci siamo uniti a @renaisspirits. Ho adottato Sofia in Messico che sembra essere più un angelo che un cane».
La prima foto è stata pubblicata sull’account Instagram del fratello Alex, per poi essere condivisa in diversi versioni.
Un’ottima scelta quella fatta dall’attrice di adottare anziché di acquistare. Ma se oggi viene acclamata per questa azione generosa, dieci anni già famosa aveva scatenato un’accesa polemica e forti accuse degli animalisti dopo che era apparsa una sua foto in cui si vedeva uscire da un centro di bellezza per animali londinese con un cane colorato rosa “bubblegum”.
Le immagini, pubblicate sul sito del “Daily Mail” avevano creato una bella bufera coinvolgendo anche il proprietario del centro estetico per animali che aveva inutilmente provato a difendersi dicendo che il colorante era assolutamente innocuo per i cani. Ma le critiche per l’umiliazione a cui era stata sottoposta la bestiola, erano proseguite fino a che lei stessa aveva dovuto spiegare cosa era successo.
Darcy, questo il nome del cane, era la mascotte di un’iniziativa per la raccolta fondi per la lotta contro il cancro ed era in sua compagnia solo per una passeggiata e magari per fare un po’ più di pubblicità all’iniziativa.
A spiegazione data, però, non fu sembrato lo stesso un modo geniale ed innovativo per raccogliere fondi, tanto che gli animalisti avevo replicato: «I cani non sono giocattoli, non sono bambole. Se usi sostanze chimiche sul pelo di un cane, potresti causargli dei problemi. Anche se la tinta è completamente sicura, stai alterando l’odore del cane e questo, potenzialmente, potrebbe avere un effetto sul modo in cui un cane si rapporta con gli altri cani. Un cane è un essere vivente che però non ha avuto l’opportunità di dire nulla sul fatto di volere o meno essere rosa. Quindi..anche no! Qualunque sia la causa».
Diciamo che la mania di molte celebrities di trasformare l’animale in accessorio, anche se non era questo il caso, lascia sempre perplessi tutti coloro che, non considerando l’animale un oggetto, sanno quanto grande sia l'umiliazione che potrebbe provare. Spesso non sopportano addirittura la semplice pettorina, di certo non andranno fieri di maglioncini, occhiali o berretti.
Oltretutto i confini dei prodotti estetici per cani non conoscono limiti. Per esempio, ci sono le penne smalto per colorare le zampe. Sulla confezione c’è scritto che non sono tossici, ma non è quello il problema, visto che sembra più intossicata la mente dei pet mate che con pazienza si mettono lì a pitturare tutte e venti le unghie della bestiola.
Ma le follie di questo genere sono purtroppo tantissime e passano dal cibo gourmet alla Spa qualora il cane fosse stressato, dove i trattamenti a base di fango e massaggi, tali e quali a quelli per uomini, all’ultimo piano del magazzino di lusso Harrods sono realtà.
Sembra incredibile, ma così non è. Per questo non è mai troppo ricordare che l’amore per il nostro amico non deve mai arrivare a snaturare il suo istinto e il suo essere. L’antropomorfizzazione è un problema diffuso e fin troppo dilagante, ma rischia di andare a intaccare i loro istinti e a trasformarli lentamente in qualcosa che non sono.
Gli animali vanno amati, certo, ma soprattutto rispettati per il loro essere. Non vanno sostituiti ai figli e soprattutto, non vanno considerati bambole da esporre in una borsetta.