video suggerito
video suggerito
2 Novembre 2023
16:29

A caccia con richiami vietati per attirare gli uccelli: due denunciati nel Casertano

I Carabinieri Forestali di Sessa Aurunca hanno sorpreso e denunciato due persone che andavano a caccia utilizzando richiami elettroacustici vietati per attirare gli uccelli da abbattere.

Immagine

Una nuova operazione dei militari del Nucleo Carabinieri Forestali di Sessa Aurunca, nel Casertano, ha permesso di individuare e denunciare due persone che si stavano avvantaggiando illegalmente nella caccia utilizzando richiami acustici elettromagnetici che riproducevano il verso degli uccelli da attirare e abbattere. L'operazione è avvenuta nel corso di un servizio di perlustrazione finalizzato al contrasto del bracconaggio e ai controlli in materia di esercizio venatorio in località “Pantano”, frazione Baia Domitia del comune di Cellole.

I militari, allertati da un forte richiamo di tordo bottaccio e da esplosioni di colpi di fucile provenire dalla vegetazione, hanno individuato i due cacciatori nascosti in una siepe. Hanno quindi proceduto al sequestro giudiziario dei fucili calibro 12 in loro possesso, di numero sei cartucce calibro 12 e del richiamo elettroacustico, deferendo i predetti in stato di libertà per il reato di esercizio della caccia con l’ausilio di richiami vietati, come previsto dalle Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.

I richiami acustici a funzionamento elettromagnetico sono vietati proprio per la loro elevata capacità di ingannare e attirare gli uccelli, poiché diffondono le vocalizzazioni su notevole distanza, spingono gli animali ad avvicinarsi verso la sorgente del suono, dove poi vengono abbattuti con facilità. In questo periodo, infatti, i tordi bottacci e numerose altre specie di uccelli sono nel pieno della migrazione di andata che dalle aree riproduttive li porterà verso i territorio più a sud, dove trascorerranno l'inverno prima di ripartire di nuovo verso nord in primavera.

Tordo
Un tordo bottaccio

In questo periodo così delicato e rischioso, gli uccelli attirati dai richiami dei conspecifici credono di poter trovare un rifugio sicuro o un ambiente adatto dove trovare cibo, ma invece trovano ad attenderli le doppiette. Continuano quindi le operazioni anti-bracconaggio in Campania, dove appena il mese scorso, tra Caivano e Acerra, le attività della Polizia della Città Metropolitana di Napoli e delle guardia LIPU avevano già portato al sequestro di fucili, munizioni, strumenti di caccia illegali e persino di un bacino artificiale utilizzato per attirare e uccidere gli uccelli acquatici.

Qualche giorno prima, invece, un uomo di Torre del Greco già noto per episodi passati di bracconaggio era stato nuovamente denunciato per maltrattamento di animali, detenzione di fauna protetta e per uccellagione: all'interno di uno scantinato erano infatti stati trovati trappole, reti per catturare gli uccelli e richiami vietati, oltre che numerosi cardellini catturati in natura illegalmente e che sono stati poi consegnati al Centro di Recupero per Animali Selvatici di Napoli. Queste operazioni dimostrano ancora una volta, purtroppo che, soprattutto in alcune aree, il bracconaggio è ancora ben lontano dall'essere debellato.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social