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16 Settembre 2021
11:17

82 tartarughine fuoriescono dalla spiaggia di Maiori

Il 15 settembre, sulla spiaggia di Maiori in costiera amalfitana, sono spuntate inaspettatamente dalla sabbia ben 82 tartarughine Caretta caretta. A accorrere sul posto sono stati le Forze dell'Ordine, lo staff dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella e i volontari dell'Enpa Salerno che le hanno messe in sicurezza.

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Ieri sera 15 settembre, sulla spiaggia di Maiori in costiera amalfitana, sono spuntate dalla sabbia ben 82 tartarughine Caretta caretta. Ad accorgersene è stato il guardiano del Nautica Mare Nostrum che è prontamente intervenuto per raccoglierle allertando le autorità competenti e attivando l'intervento del coordinamento regionale che monitora i nidi in Campania guidato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn. Sul posto sono accorsi le Forze dell'Ordine, lo staff dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella e i volontari dell'Enpa Salerno che hanno contato le tartarughine, le hanno messe in sicurezza e poi liberate. Alcune sono state rilasciate direttamente in mare perché continuavano a risalire la spiaggia, invece che direzionarsi verso l'acqua.

L'evento è del tutto incredibile, in quanto non si era mai verificato in quel luogo. Qualche indizio di una possibile schiusa però c'era: l'8 luglio infatti una femmina di tartaruga era stata vista e videoregistrata proprio là vicino, mentre cercava un posto adatto per la deposizione delle uova tra i lettini e gli ombrelloni dei lidi. Probabilmente però non l'aveva trovato e aveva abbandonato l'impresa. Evidentemente ci ha poi riprovato non molto lontano e ci è riuscita, senza che nessuno se ne accorgesse.

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Tartarughine nate a Maiori raggiungono il mare ©Area Marina Protetta di Punta Campanella

Con questa schiusa la Campania raggiunge un vero e proprio record storico: ben 52 nidi, la maggior parte dei quali in Cilento, ma anche in posti più inaspettati come il lungomare di Salerno, a Ischia, in costiera amalfitana e sul litorale a nord di Napoli, nella zona di Castelvolturno.

Sono molti anni che la rete di monitoraggio della Campania lavora per proteggere le specie in questa regione guidata e coordinata dalla Stazione zoologica A. Dohrn e contando sulla partecipazione di enti, associazioni e volontari, tra cui l'Area Marina Protetta di Punta Campanella e i ragazzi del Project Mare che presidiano i lidi per accertarsi che le schiuse vadano a buon fine e che le tartarughine arrivino con successo in mare.

La Caretta caretta è l'unica specie di tartaruga a nidificare sulle coste italiane, il cui sito più importante è la costa ionica della Calabria meridionale. Quest'estate però sono state molte le novità: nell'agosto 2021 sono stati osservati per la prima volta i nidi sul litorale laziale. Secondo la IUCN  la tartaruga caretta è considerata una specie "in pericolo" e elencata nell'appendice II della direttiva Habitat (92/43/CEE) come specie particolarmente protetta.  La principale minaccia per la specie in ambiente marino, oltre all'inquinamento, sono le catture accidentali attraverso l’attività di pesca, di cui se ne stimano circa 132.000 l'anno, e l'impatto con imbarcazioni.

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