Carcasse di cervi e daini sono tate ritrovare dai Carabinieri forestali a Agata Conturbia nel Novarese. I militari, intervenuti con il supporto dei nuclei forestali di Novara e Oleggio, hanno denunciato un agricoltore del posto per i reati di uccisione di animali per crudeltà e senza necessità, porto abusivo d'armi e furto venatorio (cattura di fauna selvatica ndr).
Le indagini sono state svolte a seguito di alcune segnalazioni, giunte ai militari, relative alla presenza di numerosi cadaveri degli animali nella zona, soprattutto di maschi e con evidenti segni che riconducevano al fatto che l’abbattimento fosse avvenuto a colpi di arma da fuoco.
Dalle prime indagini, considerando che i corpi erano ancora integri e non in uno stato di putrefazione, è emerso che gli animali sono stati uccisi nella stessa area e ad una distanza di tempo ravvicinata rispetto al ritrovamento. La svolta nelle indagini si è avuta quando i militari hanno chiesto alla procura di Novara di poter estrarre le munizioni dai cadaveri così da avere più elementi a disposizione.
Le indagini hanno ristretto il campo e portato ad un mandato di perquisizione disposto dalla Procura nei confronti di un indagato, un agricoltore che non aveva la licenza per poter cacciare. Nella proprietà dell'agricoltore i Carabinieri hanno trovato molte armi: dodici a canna lunga, una pistola piccola, dei coltelli da cacci, puntatori e ottiche di precisione, un laccio metallico e munizioni. Proprio la tipologia di queste ultime, confrontate con quelle estratte dai corpi degli animali, hanno permesso di restringere il campo d’indagine e identificare l’autore del massacro.