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20 Settembre 2024
18:00

7 consigli per gestire la passeggiata del cane in un giorno di pioggia

Preparare un asciugamani fuori la porta di casa, scegliere zone con portici o balconi in fila, usare un impermeabile ma solo se è davvero necessario e, in generale, far scegliere anche al tuo cane cosa fare.

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Quando piove uscire con il cane, anche per i pet mate più abituati a farlo e soprattutto meno pantofolai, non può essere definito come un momento piacevole, indubbiamente. Lato canino poi non si può generalizzare: ci sono individui che amano passeggiare sotto la pioggia, altri che si puntano e non ne vogliono proprio sapere di uscire dall’atrio del palazzo e alcuni che sembrano non farci proprio caso.

In generale si può dire che la routine del cane, con o senza il sole e a prescindere da eventi atmosferici seri (meteo a 40 gradi o tempesta), non deve cambiare con il passere delle stagioni. Sicuramente, però, qualche dritta su come rendere il giretto nel quartiere quando il cielo è plumbeo e la pioggia non lascia alternative può stimolare anche chi è più pigro a non far sì che il cane rinunci a quello che è un momento fondamentale per il suo benessere psicofisico.

Capire quanto il tuo cane gradisce o meno il contatto con la pioggia

E’ questo il primo passo fondamentale che devi fare proprio per capire come migliorare la passeggiata sotto la pioggia. Partendo dal presupposto che le tre uscite al giorno di media sono fondamentali non solo per l’espletamento dei bisogni fisiologici ma perché un cane attraverso la passeggiata esplora il mondo, bisogna capire se il tuo amico può sentirsi a disagio di fronte a determinati fenomeni atmosferici o se proprio non gradisce il contatto con l’acqua.

Ci sono livelli diversi di intensità nella reazione, infatti, per questo dobbiamo ipotizzare scenari e comportamenti differenti. Ad esempio ci sono soggetti che hanno proprio paura dei tuoni e sicuramente portarli in esterna sotto una tempesta, seppur passeggera, ma che ha tutte le componenti che possono scatenare anche reazioni dovute ad uno stato di panico è assolutamente da evitare. In questi casi, chiaramente, attendere che il meteo migliori è fondamentale e mettersi in condizione di dare a Fido la possibilità di uscire quando ciò lo rende più sereno diventa l’unica scelta possibile. Se invece parliamo di un cane che ha proprio una idiosincrasia nei confronti dell’acqua, ovvero banalmente non gli piace proprio bagnarsi le zampe o percepire le gocce sul proprio manto, possiamo aiutarlo a superare questa difficoltà offrendogli un giro breve nel quartiere a patto poi di riuscire insieme quando la pioggia è terminata.

Impermeabile sì, impermeabile no

E’ del tutto giusto porsi questa domanda, perché se lo stai facendo vuol dire che ragioni in base al benessere di Fido e non perché segui la moda. La premessa fondamentale è del resto che i cani in natura di certo non indossano abiti per proteggersi come facciamo noi.

Considerato ciò, però, dobbiamo riflettere sul fatto che la convivenza con l’uomo ha portato determinate tipologie di cani a vivere in contesti a cui non appartengono per origine e che non sono “preparati” ad affrontare climi diversi da quelli che erano loro riservati alla nascita. All’inverso ci sono individui che hanno caratteristiche morfologiche come i Terranova il cui pelo è perfettamente in grado di affrontare pure una tempesta ed è praticamente impermeabile. Bisogna dunque capire, lato cane, quando e se mai vale la pena far indossare un impermeabile o il famoso “cappottino” a Fido. Nel caso in cui, per fare un altro esempio, le temperature siano particolarmente rigide e il tuo cane è un Pitbull che non ha sotto pelo, l’uso di un indumento che non lo sottoponga a un raffreddamento eccessivo è consigliato.

Prepara un asciugamani fuori dalla porta di casa

Ammettiamolo: spesso il motivo per cui vestiamo il nostro amico quando piove è perché quando rientriamo a casa asciugarlo ci porta via un sacco di tempo. Mettergli un impermeabile che lo protegge dalla pioggia è dunque per nostra comodità e non per quella dell’animale. Ma possiamo ovviare a questo, lasciando libero Fido dalla costrizione di un indumento, preparandoci prima di uscire per il ritorno a casa.

Un'idea, semplice ed efficace anche per evitare di sporcare poi nell’appartamento, è lasciare il suo asciugamani fuori la porta e dargli una bella passata prima di farlo rientrare. Per alcuni soggetti che lo gradiscono e non ne hanno paura, l’uso del phon (stando attenti alla distanza dal corpo del cane) è anche un’esperienza gradita, vissuta come una sessione di grooming da parte dell’umano.

Aspettare il momento opportuno

Come piove così spiove. Altra considerazione molto semplice: approfitta del momento in cui le gocce stanno finendo o nelle pause tra un acquazzone e un altro. E’ senz’altro vero che la vita quotidiana ti imporrà dei tempi dovuti al tuo lavoro ma se puoi delegare qualcun altro in quel giorno di brutto tempo per far sì che Fido esca quando il cielo ha finito di versare acqua, sarebbe l’ideale per i soggetti che manifestano problemi comportamentali legati ai fenomeni atmosferici. Questo consiglio, però, vale in generale per provare a recuperare del tempo che invece andrebbe perso se tu e il tuo cane scendete sotto la pioggia e rientrate immediatamente dopo che ha fatto cacca e pipì.

Proteggersi camminando sotto i portici

Sembra banale, ma a volte ci dimentichiamo che ci sono molte zone della città in cui viviamo che sono protette da portici o balconi in fila. Guardati bene intorno, magari, nelle giornate di sole e valuta quali aree del quartiere dove vivi possono essere per questo più indicative nei giorni di pioggia. Abitua Fido ad andare in quei posti e così quando vi troverete ad uscire in giornate uggiose per lui non sarà cambiato nulla e, anche se il giro sarà più corto, soddisferai anche il suo piacere di aver perlustrato un luogo che conosce per raccogliere le informazioni più fresche oltre che fare i suoi bisogni.

Limitare il tempo, a patto di recuperarlo in un’altra uscita

Bisogna uscire, anche con la pioggia… e questo lo abbiamo capito. Ma vogliamo andare incontro anche alle tue necessità oltre a quelle del cane, chiaramente, e consigliarti – nel caso davvero fuori si sia scatenato un evento atmosferico particolarmente pesante – di fare solo una rapida uscita e poi di compensare il tempo mancato in un’altra uscita. Cambierà la routine così? Pensiamo di no: non sono pochi giorni di brutto tempo che modificheranno le vostre abitudini già consolidate.

Far scegliere al tuo cane

Ma quando Fido si punta e non vuole uscire dal portone, che si deve fare? Ecco una domanda la cui risposta, mi perdonerete, ma è un gigantesco “dipende”. Perché le ragioni dietro a un tale rifiuto possono essere molteplici: paura dei tuoni, poca “simpatia” nei confronti dell’acqua, esperienze pregresse negative e altri casi ancora. Eco allora che il consiglio che vi possiamo dare è di far scegliere a lui e se non vuole proprio saperne di analizzarne i motivi con il supporto di un educatore o istruttore cinofilo. Nell’attesa, del resto, non possiamo non ricordarti che del resto “non può piovere per sempre”.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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