Vivere con un cane significa andare incontro a un'infinità di meraviglie condivise, ma anche ad alcune complessità. Insieme a loro trascorriamo infatti molto tempo all'aperto, giochiamo e ci divertiamo ma non possiamo sottovalutare l'importanza dei lati più difficili della convivenza.
Fin dal momento dell'arrivo del cane in famiglia bisognerà, ad esempio, accettare che la routine quotidiana cambierà, perché ha necessità di uscire, incontrare i propri simili, vivere momenti di libertà e sentirsi accolto dai propri umani di riferimento. Si tratta infatti di un animale sociale, che ha il profondo bisogno di essere parte integrante della famiglia, la quale, nel tempo, dovrà occuparsi anche del suo benessere fisico e mentale.
Vediamo quindi quali sono le principali difficoltà che deve affrontare chi vive con un cane e come far fronte a queste situazioni.
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Affrontare una nuova routine
Il cane ha bisogno di uscire di casa regolarmente. Le passeggiate insieme non devono essere solo l'occasione per espletare i bisogni fisiologici, ma devono essere invece un'occasione per conoscersi, scoprirsi e condividere esperienze. Solo in questo modo il pet mate può diventare davvero un punto di riferimento per il cane.
La durata delle passeggiate varia in base al soggetto, all'età e al suo stato di salute (sia fisico che mentale). Alcuni, infatti, hanno bisogno di fare davvero molto movimento, mentre altri, come ad esempio i cani più anziani, non possono affrontare sforzi eccessivi.
Fin dal momento dell'arrivo in casa del cane è indispensabile essere consapevoli dell'importanza di questi momenti, che non vanno assolutamente trascurati. Un cane recluso in casa, infatti, rischia di incorrere in stati di frustrazione, che portano spesso a problematiche comportamentali.
Capire che è un individuo unico: imparare a conoscerlo
Ogni cane ha una personalità unica ed irripetibile, fatta di bisogni, talenti, interessi e lacune. La famiglia quindi, deve avere la capacità di rendere i momenti condivisi quanto più simili possibili a ciò che desidera. Se si sceglie, ad esempio, di vivere con un cane da caccia come un Weimaraner, un Beagle o un Segugio Italiano (ma anche meticci che nascono da mix di razze affini) è indispensabile dargli l'opportunità di correre libero senza guinzaglio, di tanto in tanto.
Se si vive con un cane che ama collaborare con noi, come ad esempio il Border Collie, il Labrador Retriever o un Australian Shepherd, bisogna essere pronti ad immaginare un gran numero di attività coinvolgenti in cui cooperare.
Non basta conoscere la razza, però, per sapere che determinati passatempi saranno adatti per il cane che vive con noi. Ognuno di loro, infatti, a prescindere dal pedigree, potrebbe avere un carattere e una serie di interessi anche molto distanti da ciò che ci aspettiamo.
La responsabilità del pet mate è quindi quella di osservare il cane e imparare con il tempo cosa lo smuove davvero, in modo da rendere le giornate adatte ai suoi interessi più profondi.
Gestire gli incontri con gli altri cani
Incontrare altri cani in passeggiata rappresenta per molti pet mate una grande complessità: si ha paura che il proprio compagno di vita inizi a tirare al guinzaglio, che abbai o che da questo avvicinamento nasca una zuffa.
Molti finiscono quindi per evitare tutti gli incontri, convinti che il proprio cane non abbia le abilità necessarie per socializzare. Eppure il confronto con i propri simili rimane un aspetto importante per i cani, che sentono la necessità di interfacciarsi con gli altri.
Proprio per questo motivo, può tornare utile frequentare un corso di socializzazione in cui un educatore cinofilo possa aiutare il pet mate a riconoscere come porsi per favorire un incontro pacifico. Anche il cane, grazie alle esperienze vissute in un ambiente adeguato, imparerà quale è il comportamento da proporre in base ai contesti.
Gestire la libertà
Vivere con un cane significa anche accettare il suo naturale amore per la perlustrazione e per l'esplorazione. Durante la quotidianità, infatti, ha bisogno di potersi muovere anche libero dal guinzaglio, per poter osservare in autonomia il mondo che si trova al di fuori dei tre metri di lunghezza della corda.
Questo momento, però, non è facile per tutti. Alcuni pet mate vivono uno stato d'ansia nel momento in cui il cane si allontana, perché hanno l'impressione di non poter controllare i suoi comportamenti. Altri, invece, sono terrorizzati dall'idea che scappi e non voglia più tornare.
La libertà, in effetti, è un processo complicato, che non ha solo a che fare con il guinzaglio in sé, ma anche con la relazione tra i due, con la fiducia reciproca e con le capacità di comunicazione con l'altro. Per questo si consiglia di iniziare a offrire la libertà dal guinzaglio quando il cane è ancora cucciolo, in ambienti sicuri e protetti, lavorando sulla creazione di un richiamo efficace, che rimarrà lo stesso anche in futuro.
Occuparsi del suo benessere fisico
Purtroppo quando si decide di convivere con un cane, bisogna accettare che nell'arco della sua vita si vivranno anche momenti difficili legati al suo stato di salute. Esattamente come accade con gli altri membri della famiglia, lo vedremo soffrire (si spera il minimo indispensabile) e pian piano lo vedremo affrontare i primi acciacchi dati dall'anzianità.
Durante la vita condivisa sarà necessario svolgere controlli regolari presso il proprio medico veterinario di fiducia, per prevenire le malattie e per avere le idee chiare sul suo stato di salute generale. Bisognerà inoltre occuparsi della sua nutrizione e della protezione dall'ipotesi di un'infestazione di parassiti, come pulci o zecche.
Il momento più difficile, infine, sarà quello dell'addio e del lutto che ne deriva e, purtroppo, fa a sua volta parte della vita insieme.
Occuparsi del suo benessere mentale
Il benessere, si sa, non è legato solo alla salute fisica, ma anche a quella mentale e ciò vale per noi umani, ma anche per i cani. Alcuni potrebbero avere difficoltà nell'affrontare determinati contesti (come quelli rumorosi o affollati), mentre altri potrebbero avere paura dei temporali o di altre situazioni specifiche. I cani inoltre potrebbero soffrire di ansia da separazione, ma anche di fobie determinate da traumi passati o di carenze comunicative causate da uno scarso (o assente) processo di socializzazione.
Queste difficoltà possono portare a comportamenti che mettono a rischio il rapporto con i propri umani, come ad esempio quello di fare i bisogni in casa, oppure i comportamenti distruttivi e, nei casi più complessi, anche gli eventi di aggressioni e/o morsicature.
Affinché la relazione con il cane sia davvero profonda e basata sulla fiducia, è indispensabile che il pet mate, nel caso in cui emerga qualche difficoltà, sia in grado di riconoscerla e intervenire adeguatamente con il supporto di un educatore cinofilo, di un istruttore cinofilo o di un medico veterinario comportamentalista. Insieme a queste figure, si potrà aiutare il soggetto a trovare un nuovo equilibrio e raggiungere così uno stato di benessere completo.