Cinquanta mucche sono morte nel giro di pochi minuti a Sommariva Bosco, località in provincia di Cuneo. La causa del decesso è riconducibile a un'intossicazione da sorgo, pianta erbacea che le mucche stavano brucando poco prima di crollare a terra.
L’episodio è avvenuto domenica 7 agosto 2022 nell’azienda agricola di Giacomino Olivero, allevatore 58enne di bovini di razza Piemontese. Olivero ha portato i suoi 160 animali in un terreno di proprietà, dove questi hanno iniziato a pascolare come di consueto. Una giornata come tutte le altre se non fosse che i bovini sono morti poco dopo essere arrivati nei pressi di un campo coltivato a sorgo, pianta resistente alla siccità.
Nonostante il sorgo venga usato in tutto il mondo per l'alimentazione degli animali all'interno degli allevamenti, in particolari condizioni climatiche alcune varietà possono risultare tossiche per i ruminanti a causa di elevate concentrazioni di acido cianidrico.
L’assorbimento dell’acido cianidrico è molto rapido e avviene già a livello orale per poi proseguire in tutto l’apparato gastroenterico e respiratorio, portando in brevissimo tempo alla morte dell'animale.
A confermare quanto è successo saranno gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ai quali sono state affidate le autopsie sulle carcasse dei bovini.
Le foto degli animali senza vita sono state immediatamente diffuse in Rete, tuttavia Kodami ha scelto di non pubblicarle perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto. Intorno all'allevatore è iniziata una gara di solidarietà capitanata dalla Coldiretti locale: «Esprimiamo la nostra massima solidarietà all’allevatore Giacomino Olivero – ha commentato Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo – come organizzazione ci stiamo muovendo per contribuire a coordinare le iniziative di solidarietà all’azienda agricola».