Gufi e civette sono i primi che ci vengono in mente quando pensiamo agli uccelli che cantano di notte. Tuttavia, non sono solo i rapaci notturni a riempire il silenzio della notte con canti e altre vocalizzazioni. Tra questi ci sono per esempio il pettirosso e l'usignolo, alcuni dei passeriformi più noti per le loro performance canore notturne. In realtà, moltissimi altri uccelli vocalizzano anche al buio, specialmente quelli che vivono in ambienti più aperti come le praterie o gli habitat acquatici, dove è facile ascoltare limicoli, aironi e tanti altri.
Negli ultimi anni, poi, persino molti uccelli tendenzialmente diurni hanno cominciato a cantare di notte sempre più spesso, specialmente nelle città, dove l'inquinamento acustico e luminoso sta alterando i loro comportamenti costringendoli a cantare al buio. Gli uccelli che cantano o vocalizzano di notte lo fanno perché è quello il periodo della giornata in cui sono più attivi oppure perché, in questo modo, hanno maggiori possibilità di essere ascoltati da un potenziale partner e battere così sul tempo un rivale che sta ancora aspettando le prime luci dell'alba.
L'usignolo
L'usignolo (Luscinia megarhynchos) è forse l'uccello più famoso per il suo canto notturno. Il suo canto melodioso e complesso, ricco di trilli e gorgheggi, è in grado di riempire la notte delle campagne di una musica affascinante. Gli usignoli, come quasi tutti i passeriformi, cantano soprattutto durante la stagione riproduttiva, in primavera, per attirare le femmine e per difendere il loro territorio. La loro voce potente e versatile si può ascoltare però anche durante il giorno, ma è di notte che il loro canto risalta maggiormente, creando un'atmosfera magica. Non a caso in inglese viene chiamato nightingale.
Il pettirosso
Il pettirosso (Erithacus rubecula) è un altro piccolo uccello noto anche per il suo canto notturno. Anche se associamo il pettirosso principalmente alle luminose ore diurne, durante la stagione degli amori è possibile sentirlo spesso cantare anche di notte. Il suo canto è melodioso, composto da una serie di note chiare e flautate. Negli ultimi anni il pettirosso canta di notte sempre più spesso anche per evitare la competizione con il frastuono delle attività umane e per massimizzare così le possibilità di essere ascoltato dai potenziali partner.
L'assiolo
L'assiolo (Otus scops) è un piccolo gufo migratore con un caratteristico e inconfondibile canto notturno. Il suo richiamo, un monotono "chiù" ripetuto a intervalli regolari, è uno dei suoni notturni più riconoscibili nelle campagne italiane. L'assiolo canta soprattutto durante la primavera e l'estate, nelle ore più buie della notte, per marcare il suo territorio e attirare le femmine. Nonostante il suo richiamo semplice, è un suono che evoca immediatamente la notte ed è inoltre anche protagonista della poesia L'assiuolo di Giovanni Pascoli.
La civetta
Anche la civetta (Athene noctua) è un altro comune rapace notturno il cui verso caratteristico si può ascoltare facilmente nelle notti tranquille, anche in città. Il suo richiamo è un breve e ripetuto "ku-witt", spesso intervallato da una serie di suoni più complessi e variabili che talvolta sembra dicano "cuccuiu". La civetta utilizza il canto per comunicare con i propri simili, per marcare il territorio e durante le fasi di corteggiamento. La sua presenza è simbolo di saggezza e mistero, e il suo canto notturno non ha nulla a che fare con i presunti presagi di morte o sventura che gli venivano ingiustamente attribuiti in passato.
Le berte
Le berte, come la berta maggiore (Calonectris diomedea), sono uccelli marini che emettono canti davvero molto particolari durante la notte. Il loro canto, un misto di lamenti e pianti quasi umani, è spesso descritto come inquietante e può essere ascoltato mentre volano sopra il mare o vicino alle colonie di nidificazione. Questi suoni sono una parte affascinante e misteriosa dell'ambiente marino notturno, in particolare sulle piccole isole mediterranee dove si riproducono, e sono gli istessi canti che ammaliarono Ulisse e i suoi compagni di viaggio dando vita al mito delle sirene.
Questi sono solo alcuni esempi di uccelli che arricchiscono le nostre notti con i loro canti e le loro vocalizzazioni. Ogni specie ha un proprio motivo per cantare di notte, che sia per attrarre un partner, per difendere il territorio o comunicare con altri individui della stessa specie. La prossima volta che vi trovate immersi nel buio, ascoltate attentamente: potreste scoprire una sinfonia segreta nascosta tra i rami, i prati, gli scogli e le stelle.