Giocare con il cane non è solo un'attività divertente, ma è anche fondamentale per il suo benessere fisico e mentale. Il gioco ha un ruolo molto importante nella strutturazione di molte qualità caratteriali e individuali e rappresenta una vera e propria palestra di vita per molti animali, soprattutto quelli sociali come il cane. Giocare offre infatti un'opportunità unica per esercitare il corpo, stimolare la mente, capire come interagire con gli altri e rafforzare il legame tra il cane e il proprio umano.
Tuttavia, giocare nel modo corretto è essenziale per garantire un'esperienza positiva e appagante, sia per noi umani che per il nostro compagno canino. Bisogna capire quali sono le naturali inclinazioni del cane, imparando anche a leggere le sue emozioni per migliorare la comunicazione, l'intesa, l'empatia ed essere bravi a capire anche quando e se iniziare a farlo, oppure quando terminare. Nel gioco sono infatti fondamentali anche i confini e la comunicazione che deve essere sempre chiara e coerente per poter stabilire regole e limiti precisi.
Scoprire cos'è l'arousal
Prima di iniziare a giocare con il tuo cane, è importante comprendere appieno e saper leggere il suo livello di arousal, ovvero il suo stato di eccitazione. I cani sono animali che vivono appieno le loro emozioni e non fanno nulla per nasconderle. Ma queste hanno differenti livelli di espressione ossia hanno, per così dire, un "volume" e un'intensità variabile. Questo livello di eccitazione emozionale prende appunto il nome di arousal e influenza enormemente il comportamento e lo stato emotivo del cane.
Il livello di arousal è soggetto a oscillazioni continue in risposta a ciò che accade, ma anche a ciò che il cane prevede possa accadere nell'immediato futuro. Aiutare il nostro cane a sviluppare un buon autocontrollo, ossia il controllo che ha su se stesso, evitando per esempio di sollecitarlo costantemente con attività esclusivamente eccitatorie, gli consentirà di avere un maggior self-control e di affrontare anche le sessioni di gioco in maniera più equilibrata. Il suo livello di arousal sarà fortemente influenzato anche dal contesto esterno, dal nostro comportamento e persino dal nostro stato emotivo.
Leggere le sue emozioni
Prima, durante e dopo il gioco, dobbiamo imparare a osservare e a leggere attentamente le espressioni, il linguaggio del corpo e più in generale le emozioni del nostro cane. Se ci viene voglia di giocare, non significa necessariamente che anche il cane voglia farlo. Capire quindi le sue emozioni è indispensabile per garantire una relazione equilibrata e rispettosa, anche durante il gioco. Osservare attentamente il linguaggio non verbale del cane, come la postura del corpo e le espressioni facciali può fornire preziose indicazioni sul suo stato emotivo e sul suo desiderio di interagire.
Prima di iniziare una sessione di gioco con il cane, dobbiamo quindi valutare il suo livello di eccitazione oppure se sembra stressato, ansioso o semplicemente stanco. In alcuni casi, potrebbe essere meglio evitare il gioco e concedergli del tempo per riposare o per stare tranquillo. Al contrario, se il cane sembra felice e desideroso di interagire, è il momento perfetto per iniziare una sessione di gioco. Anche durante il gioco, è altrettanto importante continuare a monitorare le sue reazioni e rispettare i suoi limiti. Se il cane mostra segni di stanchezza o frustrazione, meglio interrompere.
Attenzione alle sue inclinazioni e motivazioni
Tutti i cani amano giocare, ma non a tutti i cani piacciono le stesse tipologie e modalità di gioco. Ogni individuo possiede infatti sia inclinazioni e predilezioni individuali che specifiche motivazioni di specie e di razza. Le preferenze di gioco possono infatti variare notevolmente da una razza all'altra e dipendono anche dalle esperienze individuali del cane stesso. Alcune razze, come i Labrador Retriever e i Golden Retriever, sono note per il loro forte desiderio di riporto. Questi cani amano recuperare oggetti lanciati e adorano i giochi che coinvolgono il lancio di palline o giocattoli per recuperarli.
Altri cani, come i Beagle e i Bloodhound sono invece particolarmente inclini alla ricerca olfattiva e amano seguire tracce e odori. Per questi cani, giochi che coinvolgono la ricerca olfattiva o la scoperta di oggetti nascosti possono essere estremamente gratificanti. Indipendentemente dalla razza, è importante osservare attentamente il comportamento e le preferenze del cane per capire quali giochi lo rendono più felice e soddisfatto. Sperimentare e conoscere le motivazioni può aiutare a individuare le preferenze e a giocare in maniera più sana e divertente.
Confini e comunicazione chiari e coerenti
Quando si gioca, è fondamentale stabilire chiaramente quali sono i confini e le regole del gioco, per evitare comportamenti indesiderati o pericolosi. Un suggerimento è quello di comunicare chiaramente al nostro cane quando si intende giocare, attribuendo all'inizio del gioco un particolare segnale, come per esempio la parola "Giochiamo?". Allo stesso modo, dovremo anche avere un segnale di chiusura, ossia qualcosa che decreti la fine del gioco, come per esempio le frasi "Ok, adesso basta", oppure "Stop".
Va da sé che il cane non apprenderà da solo il significato di queste parole, tutto dipenderà da un insieme di numerosi fattori, come il nostro atteggiamento e il nostro comportamento immediatamente precedente o successivo a quanto detto. Se si è chiari e coerenti, in breve tempo il cane comprenderà cosa vogliamo dire e cosa aspettarsi, stabilendo così confini chiari e utilizzando segnali comunicativi fermi e lineari. Questo aspetto è molto importante per poter gestire, avviare o fermare il gioco in base al contesto o alla situazione.
Assecondare, ma senza esagerare
Se è importante assecondare le naturali inclinazioni e le preferenze del nostro cane, lo è altrettanto variare e alternare le diverse tipologie di gioco per stimolare la sua mente e mantenere l'interesse alto. È importante fornire un ventaglio di giochi differenti, soprattutto per evitare di accentuare fuori misura certe tendenze, senza che il cane possa svilupparne anche delle altre.
Se il cane possiede una naturale propensione alla motivazione predatoria, ovvero a inseguire tutto ciò che si muove, oppure se ama i giochi di competizione, come il tira-e-molla, dobbiamo stare attenti a non rinforzare troppo queste inclinazioni.
Se assecondiamo sempre e solo le pulsioni naturali dei nostri cani, non proponendo mai delle alternative, quelle specifiche caratteristiche potrebbero svilupparsi in modo squilibrato ed esagerato, favorendo comportamenti eccessivi, fuori contesto e difficili da gestire. Non favorendo esclusivamente comportamenti competitivi e iper-stimolanti, ci aiuterà ad aver maggior controllo e a vivere esperienze di gioco più stimolanti, gestibili e sicure per tutti, incluso il nostro cane. Soprattutto in contesti particolari in cui sono presenti altri animali e persone.