Confondere una coccinella con un altro animale simile è una cosa che può capitare comunemente ai meno esperti. Esistono infatti miriadi di insetti rossi con macchie nere che sembrano coccinelle, più o meno imparentati con loro, e può essere molto difficile distinguerli senza un'analisi più attenta. In più bisogna considerare che esistono tantissime specie diverse di coccinelle e non tutte sono rosse con i puntini neri.
Molti coleotteri dalla forma e dai colori simili possono essere confusi con le coccinelle, che fanno parte dello stesso ordine di insetti, ma anche diverse cimici, che invece hanno davvero poco in comune in termini evolutivi, possono trarci in inganno. Un esempio classico è l’insetto carabiniere, che in realtà è proprio una specie di cimice di colore rosso e nero, particolarmente comune nelle zone temperate e mediterranee.
I coleotteri del genere Clytra
I coleotteri non sono solo l’ordine di insetti più numeroso ma anche il più grande di tutto il regno animale. Tra questi esistono numerose specie simili nell’aspetto alle coccinelle, che fanno parte anch’esse dello stesso ordine. Un esempio sono i coleotteri del genere Clytra, che, pur avendo una forma leggermente meno tonda delle coccinelle, presentano le elitre colorate in maniera davvero simile: rosse-arancioni con diverse macchie nere a seconda della specie.
Lachnaia italica
Un insetto molto comune nella nostra penisola, come si intende dal nome, è la Lachnaia italica: le sue elitre arancioni e le macchie tonde e nere possono trarci in inganno, ma questo coleottero, nonostante l’aspetto, non fa parte della famiglia delle coccinelle. È invece più affine proprio al genere Clytra, con cui condivide la famiglia, ovvero Chrysomelidae.
L’insetto carabiniere
Forse uno degli insetti che più comunemente viene scambiato per una coccinella è l’insetto carabiniere (Pyrrhocoris apterus), noto anche come cimice rosso nera. Si tratta di una specie comunemente diffusa in Europa, Asia e America nelle zone temperate e i suoi colori accesi, detti aposematici, e le forme geometriche nere distribuite sul suo corpo servono a scoraggiare i predatori dal mangiarlo. Come diverse cimici, se disturbato può emanare un odore sgradevole grazie a delle ghiandole poste sull’addome. Il modo più semplice per distinguerlo da una coccinella è grazie alle sue macchie a forma di triangolo, completamente assenti nel famoso coleottero.
La cimice dei cavolfiori
Un’altra cimice rossa e nera diffusa in tutta Italia è la cimice dei cavolfiori (Eurydema ventralis), una specie dannosa per le coltivazioni di crucifere e a volte anche per le patate ed i cereali. Anche questo insetto presenta una colorazione aposematica, ma i suoi disegni sono molto più complessi di quelli delle coccinelle. Un modo efficace per riconoscere subito una cimice è guardare la forma pentagonale e spigolosa del corpo, diversa da quella più tondeggiante di molti coleotteri come appunto le coccinelle.
La cimice assassina
Anche la cimice assassina (Rhynocoris iracundus) ha dei colori simili alla coccinella, ma rispetto alle altre specie di cimice già citate ha un corpo più snello e una dieta diversa: si tratta infatti di una specie carnivora, che deve appunto il suo nome al suo appetito per altri artropodi, tra cui bruchi, ragni, scarafaggi e imenotteri. Tuttavia, non si tratta di un animale pericoloso per l'essere umano. È diffusa in Europa e Asia, ad eccezione di alcuni paesi settentrionali.