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9 Settembre 2024
17:47

5 dinosauri rappresentati in modo completamente sbagliato

Dal velociraptor, ricreato in Jurassic Park senza piume e prendendo come riferimento un altro dinosauro più grande, al brontosauro, ecco alcuni dei dinosauri più famosi rappresentati spesso in modo completamente sbagliato.

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Fin dal momento della loro prima scoperta, i dinosauri riuscirono ad attrarre l'interesse del grande pubblico grazie alle notevoli dimensioni dei loro fossili e alla diffusione capillare delle loro ricostruzioni, che spesso venivano collocate all'interno delle mostre itineranti e nei giardini pubblici. Soprattutto all'inizio, tuttavia, le ricostruzioni di questi grandi animali erano piene di errori e inevitabili imprecisoni, provocate soprattutto dalla rarità e frammentarietà dei reperti stessi.

Fu anche a causa di questi errori se verso la fine dell'Ottocento si diffusero delle fake news che portarono a credere che i dinosauri fossero goffi, lenti e delle "bestie antidiluviane" prive di cervello. Una ricostruzione sbagliata che venne usata anche in diversi film d'inizio e fine Novecento, come nel celebre "King Kong" del 1933, vedeva un T. rex combattere in maniera goffa e aggressiva, sibilando come un serpente.

Ma tra i dinosauri ricostruiti nel modo peggiore al cinema abbiamo anche i velociraptor e i dilofosauri nei primi film della saga di Jurassic Park, oltre che i brontosauri nei cartoni della serie "Alla ricerca della Valle Incantata". In questo articolo presenteremo alcuni degli errori più famosi nella ricostruzione di questi animali, che portarono gli scienziati a rappresentare per lungo tempo i dinosauri in maniera completamente sbagliata.

Iguanodonte

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Immagine da Wikimedia Commons

Fra i dinosauri più famosi in assoluto, l'iguanodonte fu un erbivoro che visse in Europa durante il Cretaceo inferiore, 125 milioni di anni fa. Esso fu anche il primo dinosauro erbivoro ad essere ufficialmente descritto e la sua specie è famosa per aver convinto gli scienziati sulla possibilità che la Terra fosse stata abitata in passato da alcuni animali oggi estinti.

Il suo genere venne istituito niente meno che da Gideon Mantell, il padre della paleontologia dei dinosauri, seppure le prime descrizioni della specie erano completamente errate. Come è infatti possibile ancora oggi vedere all'interno dei giardini del Cristal Palace di Londra, le prime ricostruzioni prevedevano che questa specie disponesse di un piccolo corno sul muso, che in seguito si sarebbe poi rivelato l'artiglio che l'animale disponeva sul primo dito di ciascuna zampa anteriore, usato per difendersi dai predatori.

Oggi sappiamo che l'iguanodonte era molto diverso da quanto previsto originariamente dai paleontologi. Esso presentava infatti un becco corneo con cui strappava le foglie e non era per nulla simile alle iguane che hanno fatto da base per le statue presenti nei giardini di fine Ottocento. L'iguanodonte era capace di muoversi in posizione bipede e – anche quando camminava a quattro zampe – la sua pancia non poggiava direttamente sul terreno, come è invece stato raffigurato in diverse opere.

Velociraptor

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Un'altra vittima celebre di diversi errori da parte dei paleoartisti è il velociraptor, uno dei dinosauri carnivori divenuti celebri grazie all'uscita del film "Jurassic Park".  A seguito dell'uscita di questa pellicola, questa specie è stata rappresentata nei libri di testo e in diversi giardini preistorici in maniera sbagliata, senza piume e prendendo come riferimento un altro dinosauro molto più grande, il Deinonychus (il vero animale rappresentato nella saga di Jurassic Park), quando era dagli anni Ottanta che si sapeva che questa specie era alta meno di mezzo metro ed era ricoperta da un piumaggio diffuso.

Un altro errore presente all'interno dei film è relativo al luogo di provenienza dei suoi reperti. In Jurassic Park si vede infatti il protagonista Alan Grant scavare un fossile di velociraptor in Montana, seppur questa specie sia stata scoperta nel 1923 all'interno del deserto del Gobi, in Mongolia. Questo "errore" ha portato diversi artisti americani ad immaginare il velociraptor all'interno di tipici ecosistemi preistorici statunitensi, seppur l'habitat tipico in cui visse quest'animale era molto diverso. Più di recente, alcuni paleoartisti hanno raffigurato il velociraptor come un animale in grado  di planare, sfruttando le penne degli arti superiori, ma ciò non è mai stato confermato dai ricercatori, in particolare da quelli cinesi che sono impegnati nello studio dei "dinosauri piumati".

Brontosauro

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Un'altra specie che è stata afflitta da alcuni errori di ricostruzione è stata il brontosauro, uno dei primi sauropodi ad essere stati descritti nella seconda metà dell'Ottocento. Per quanto sia divenuto una delle specie di sauropodi più celebri della storia, in verità questo dinosauro sembra persino non essere mai esistito, almeno nella forma per lungo tempo accettata da buona parte degli scienziati.

Le prime raffigurazioni storiche del brontosauro lo presentavano come un animale anfibio, che viveva principalmente all'interno delle aree palustri o nei fiumi, per via della necessità di gestire il suo enorme peso. Sul finire dell'Ottocento inoltre si pensava che brontosauro potesse sfruttare il suo lungo collo per strappare le piante dai fondali marini o per aggredire  – tramite diversi agguati – altre creature più piccole, ma tali teorie (in particolare la "teoria carnivora") vennero rapidamente smentite con la seguente scoperta di altri sauropodi.

Le ragioni che portarono i paleontologi a compiere questi errori furono legate al tentativo di assemblare i primi scheletri di sauropode all'interno dei musei statunitensi, collocando erroneamente la testa di un Camarasaurus allo scheletro di Apatosaurus. Fu solo nel 1970 che i paleontologi Jack McIntosh e David Berman si resero conto dell'errore, chiarendo che il Brontosauro era una specie fittizia che necessitava di revisione. Attualmente, brontosauro è stato "riabilitato" ed è stato da poco separato dal gruppo del Giraffatitan, un'altra specie di sauropode di grandi dimensioni.

Una delle sue rappresentazioni peggiori nella storia recente è quella presente nella serie di cartoni animati "Alla ricerca della Valle Incantata", dove i brontosauri continuano ad avere una testa che ricorda quella di un Camarasaurus.

Dilofosauro

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La saga di Jurassic Park è divenuta famosa anche per aver trasformato completamente una delle specie meglio studiate e note della storia della paleontologia: il dilofosauro. Questo carnivoro di piccole-medie dimensioni venne scoperto nel 1942, in Arizona, venendo all'inizio confuso per un megalosauro. Successivamente, però, venne descritto come specie a sé stante nel 1954 e una delle caratteristiche principali che permisero ai paleontologi di distinguere la nuova specie furono le sue creste ossee, che crescevano lungo il muso.

Il film ha però immaginato che questo animale fosse dotato di un collare di pelle appariscente e retraibile (come quello degli attuali clamidosauri), in grado di catturare l'attenzione delle sue prede durante la caccia. Inoltre, l'esemplare presente nel film è anche capace di sputare un veleno accecante e risulta molto più grosso della controparte reale.

Spinosauro

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Lo spinosauro è una specie di dinosauro che ha ottenuto una certa fama solo recentemente, grazie alle sue frequenti comparse al cinema e nelle serie di documentari. Questa specie è però anche una delle più misteriose della storia delle paleontologia, per via della distruzione del suo olotipo provocato dai bombardamenti della II Guerra Mondiale che hanno colpito il Museo di storia naturale di Monaco. Le difficoltà di ricostruire questa specie hanno anche spinto gli scienziati a creare vari modelli anatomici, che hanno cercato di descrivere l'animale a partire da pochi frammenti.

I principali errori anatomici che sono stati compiuti nel tempo per descrivere questo animale furono legati alla difficoltà di ricostruire la forma della coda – che oggi sappiamo essere simile a quella di un tritone – e della bocca, morfologicamente diversa rispetto a quella di altri grossi predatori. La ricostruzione più famosa (e sbagliata) di uno spinosauro è quella presente all'interno del film Jurassic Park III, che fece arrabbiare diversi paleontologi. Per esempio, il muso dello spinosauro cinematografico è stato ricreato partendo dal cranio di Baryonyx, un'animale molto simile di dimensioni ma più piccolo, mentre la vela della specie era molto più grande e allungata.

Lo spinosauro, inoltre, era principalmente un predatore anfibio. Non disdegnava mangiare le carcasse di altri animali terrestri, ma cacciava principalmente pesci e organismi acquatici.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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