Quando pensiamo agli animali feroci, la nostra mente spesso si rivolge a grandi predatori come leoni, tigri e orsi. Tuttavia, la natura è piena di creature più piccole che, nonostante le loro dimensioni minute e spesso l'aspetto grazioso, nascondono una ferocia inaspettata.
Questi animali possono essere velenosi, aggressivi o capaci di infliggere morsi dolorosi, e rappresentano un sorprendente pericolo per chiunque li sottovaluti. Rane freccia, averle, lori lenti e altri piccoli animali dimostrano che non bisogna mai giudicare solo dall’aspetto: anche le creature più piccole e graziose possono nascondere pericoli mortali.
Le rane freccia
Le rane freccia o rane del dardo avvelenato (in inglese dart frogs) comprendono circa 200 specie appartenenti alla famiglia Dendrobatidae e sono tra gli animali più colorati e allo stesso tempo più pericolosi del mondo.
Questi piccoli anfibi, che spesso non superano i 5 cm di lunghezza, producono un veleno potentissimo sulla loro pelle, tanto che una singola rana può avere sufficienti tossine da uccidere 10 uomini adulti. Le tribù indigene della foresta pluviale sudamericana utilizzano, infatti, il veleno di queste rane per intingere la punta delle loro frecce, pratica da cui deriva il loro nome comune.
Le averle
Le averle (famiglia Laniidae) sono un gruppo di piccoli uccelli passeriformi dall'aspetto innocente, che, tuttavia, sono noti per il loro comportamento brutale quando si tratta di caccia. Le averle, infatti, catturano piccoli animali come insetti, lucertole e roditori e li infilzano su spine o rami per poterli consumare successivamente.
Questo comportamento macabro ha però diversi vantaggi: consente loro non solo di conservare il cibo e di aiutarsi nella lacerazione delle prede, ma anche di cibarsi di insetti tossici, le cui tossine si degradano dopo la morte.
I lori lenti
I lori lenti sono dei piccoli primati appartenenti al genere Nycticebus, diffusi nel Sud-est asiatico: hanno un aspetto molto tenero, con dei grandi occhi e un comportamento apparentemente docile, ma, tuttavia, sono tra i pochi mammiferi velenosi al mondo.
Hanno, infatti, delle ghiandole velenose sugli avambracci e quando si sentono minacciati, può leccarle, mescolando il veleno con la saliva, per poi mordere l'aggressore. Il veleno può così penetrare nella ferita del morso e causare anche gravi reazioni allergiche.
I pesci palla
I pesci palla (famiglia Tetraodontidae), con il loro aspetto buffo e l’abilità di gonfiarsi quando spaventati, sembrano un giocattolo vivente. Tuttavia, questi pesci sono tra gli animali più velenosi del mondo poiché in grado di produrre la tetrodotossina, una neurotossina potentissima: questo veleno è 100 volte più letale del cianuro, e al momento non esiste un antidoto.
Nonostante ciò, il pesce palla è consumato in alcune parti del mondo, causando morti quando non preparato correttamente.
I polpi dagli anelli blu
Di piccole dimensioni, i polpi dagli anelli blu (genere Hapalochlaena) hanno una colorazione affascinante con anelli di un blu brillante che vengono messi in risalto quando si sentono minacciati. Nonostante la loro innegabile bellezza, questi molluschi sono estremamente velenosi: il loro veleno contiene tetrodotossina, la stessa potente neurotossina prodotta dai pesci palla, che può paralizzare e uccidere un essere umano in pochi minuti.
È noto che colpiscano anche gli esseri umani, soprattutto se tentano di afferrarli, attraverso il becco a uncino che penetra facilmente la pelle e il muscolo sottostante. Il morso in sé per sé è quasi indolore, ma non esiste un antidoto al loro veleno e l’unico trattamento consiste nel supportare la respirazione fino a quando il veleno non perde il suo effetto. In tutto il XX secolo si contano, però, solo tre vittime riconosciute.