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25 Febbraio 2024
18:00

5 animali grandi, ma innocui

Alcuni animali possono essere innocui per gli esseri umani nonostante le loro grandi dimensioni: parliamo di giganti pacifici come balene e tartarughe giganti delle Galapagos.

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Se pensiamo a degli animali molto grandi possiamo immaginare che sia spaventoso trovarseli di fronte, ma in realtà alcuni di questi giganti sono praticamente innocui per l’essere umano. Sebbene per via delle loro dimensioni siano dotati spesso di una forza straordinaria, alcune specie come balene, lamantini o capibara hanno un’indole assolutamente pacifica che consente loro di interagire serenamente con molti altri animali, in rari casi, umani compresi.

In generale, queste creature sono considerate innocue per gli esseri umani a causa della loro dieta, del loro comportamento e della mancanza di aggressività nei confronti delle persone. Tuttavia, è sempre importante ricordare di trattare gli animali selvatici con rispetto e osservare delle corrette norme di comportamento quando si è nei loro habitat naturali per la loro e la nostra tutela, come rispettare una distanza di sicurezza adeguata e non infastidirli, toccarli o dar loro da mangiare.

Vediamo quindi insieme alcuni animali grandi, ma innocui:

Le balene

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Le balene sono note per la loro indole generalmente pacifica e curiosa: ne esistono molte specie, tutte di dimensioni considerevoli e, a differenza degli altri mammiferi marini provvisti di denti (come odontoceti e pinnipedi), si nutrono principalmente di krill e altri microrganismi del plancton, filtrando grandi quantità d’acqua attraverso delle particolari strutture simili a spazzole chiamate fanoni.

La balenottera azzurra (Balaenoptera musculus) non è solo la specie di balena più grande, ma molto probabilmente è l’animale più grosso mai comparso sulla Terra, con una lunghezza media compresa tra i 24 e i 30 metri e un peso che varia tra le 160 e le 200 tonnellate. Nonostante la sua imponente stazza non è incline ad attaccare o interagire in modo aggressivo con gli altri animali, esseri umani compresi. Tuttavia, solitamente preferisce evitare le imbarcazioni e le altre strutture umane.

Anche la megattera (Megaptera novaeangliae) è generalmente considerata innocua per gli esseri umani: si tratta di una delle specie di balene più conosciute e studiate e, con una lunghezza media compresa tra i 13 e i 17 metri e un peso che può raggiungere le 40 tonnellate, è tra gli animali più grandi del Pianeta, anche se più piccola rispetto alla balenottera azzurra. Queste balene sono note per il loro comportamento giocoso e per le loro affascinanti acrobazie, come salti e colpi di coda, che, però, sono da ricondurre ad una comunicazione con i loro simili e non a “saluti” diretti agli esseri umani.

Tuttavia è vero che questi grandi animali sono stati spesso avvistati intorno alle imbarcazioni mostrando curiosità e ci sono numerose registrazioni di interazioni positive tra le megattere e, ad esempio, biologi marini e persone interessate al whale watching. Molte specie di balena, però, sono a rischio di estinzione proprio a causa degli esseri umani, per via della caccia indiscriminata, delle collisioni con le imbarcazioni e dell’inquinamento dei mari, ed è quindi fondamentale tutelare le popolazioni rimaste di questi magnifici animali.

Lo squalo balena

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Anche lo squalo balena (Rhincodon typus) è un gigantesco animale marino che, proprio come le balene, si nutre spalancando le sue enormi fauci per filtrare microrganismi planctonici dall’acqua. Attualmente detiene il primato come pesce più grande esistente e può raggiungere lunghezze notevoli, anche oltre i 18 metri. Essendo uno squalo fa parte dei condroitti, ovvero i pesci dallo scheletro cartilagineo, è l’unica specie del suo genere, ma non l’unico squalo a nutrirsi di plancton. In Madagascar viene chiamato “marokintana”, ovvero "molte stelle", per via del singolare pattern delle macchie sulla sua pelle che ricordano un cielo stellato.

Nonostante le sue enormi dimensioni, è un animale noto per il suo comportamento tranquillo e molto raramente rappresenta una minaccia per gli esseri umani e gli altri animali, che spesso gli nuotano attorno. In molte regioni vengono organizzate delle immersioni subacquee per avvicinare gli squali balena in modo sicuro, tuttavia queste hanno un effetto negativo sulla vita di questi eleganti animali, che al momento sono classificati come in pericolo di estinzione a causa della pesca, accidentale o finalizzata al consumo nella medicina tradizionale, e dell’inquinamento delle acque.

Il lamantino

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I lamantini (genere Trichechidae) sono grandi mammiferi acquatici che, insieme ai dugonghi, formano l’ordine dei sirenidi. Nonostante il nome del loro genere non sono imparentati con i trichechi, che invece sono pinnipedi come foche e otarie. Ne esistono 3 specie diverse e abitano sia le acque dolci che quelle salate: Trichechus manatus vive principalmente nel Mar dei Caraibi, Trichechus inunguis abita i fiumi del bacino amazzonico e, infine, Trichechus senegalensis, che si trova nei fiumi tropicali dell'Africa occidentale. Il dugongo, invece, nuota nei mari degli oceani Indiano e Pcifico e differisce dai lamantini per la forma biforcuta della coda.

Questi animali sono comunemente noti come “vacche di mare” per via della loro dieta prettamente erbivora: trascorrono, infatti, molto tempo a brucare vegetazione acquatica, come se pascolassero sott’acqua. Nonostante le importanti dimensioni, che variano a seconda della specie da 2,5 a 4 metri di lunghezza per un peso compreso tra i 400 e i 1.500 chilogrammi, sono famosi per il loro temperamento mite e la natura pacifica e gli incontri con questi animali sono generalmente innocui per tutti gli animali. Purtroppo, però, tutte le specie di lamantino sono vulnerabili all’estinzione a causa dell’espansione delle attività umane, l’inquinamento e per le frequenti collisioni con le imbarcazioni.

La tartaruga gigante delle Galapagos

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La tartaruga gigante delle Galápagos (Chelonoidis nigra) è tra i rettili più grandi al mondo: le dimensioni medie del carapace di questi animali si aggirano intorno al metro e mezzo di lunghezza, ma possono raggiungere i 1,8 metri, mentre il peso può superare i 300 chilogrammi. Sono anche tra gli animali più longevi al mondo e possono può superare senza troppi problemi i 150 anni di età. Questa e le altre specie di testuggini delle Galápagos sono animali erbivori, lenti e pacifici, il cui carapace offre loro una protezione naturale e le loro interazioni registrate con le altre specie, esseri umani compresi, sono sempre state tranquille.

Purtroppo questa specie si è estinta in natura e sopravvive solo in cattività, similmente alla specie affina Chelonoidis abingdonii, estinta anch’essa in natura il 24 giugno 2012 con la morte dell'ultimo esemplare maschio, a cui era stato dato il nome Lonesome George (George il solitario). Altre specie come la tartaruga gigante di Fernandina (Chelonoidis phantasticus) sono, invece, a rischio critico di estinzione e, in particolare, di quest’ultima ne è conosciuto un unico esemplare femmina sopravvissuto in natura.

Il capibara

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Il più grande roditore del mondo è il capibara (Hydrochoerus hydrochaeris), un animale erbivoro diffuso in quasi tutto il continente sudamericano che da adulto è lungo oltre un metro, fino a 134 centimetri, e può arrivare a superare i 65 chilogrammi di peso. Attualmente il record di esemplare più pesante appartiene ad una femmina ritrovata in Brasile di ben 91 chili. I suoi parenti più stretti includono i porcellini d'India e le cavie delle rocce. Si tratta di una specie fortemente sociale e semi-acquatica che abita gli specchi d'acqua in gruppi di decine di individui, che in alcuni casi possono contare fino a cento esemplari.

I capibara sono noti per il loro temperamento tranquillo, mite e socievole, anche verso altre specie animali, e non costituiscono una minaccia per gli esseri umani. In alcune regioni hanno anche colonizzato degli spazi urbani, dimostrandosi adattabili alla convivenza. Sebbene siano cacciati in alcune zone per la loro carne, per la pelle e il grasso, non sono considerati una specie a rischio di estinzione.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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