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14 Maggio 2024
13:35

22 cani salvati dai Carabinieri nel Palermitano: erano in un canile abusivo

Un canile abusivo è stato scoperto e sequestrato nella Provincia di Palermo. I gestori della struttura abusiva sono stati sanzionati amministrativamente per oltre 2 mila euro.

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Un canile abusivo è stato scoperto e sequestrato nella Provincia di Palermo. A intervenire sono stati i Carabinieri della Stazione di Montelepre, insieme ai colleghi del Nas e il personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Palermo, nel corso di un controllo nelle aree rurali dei comuni di Montelepre e Giardinello.

Durante il sopralluogo i militari hanno individuato un canile risultato poi essere completamente sconosciuto alle autorità competenti e privo di qualsivoglia autorizzazione. La struttura abusiva, situata nell’agro di Montelepre, era gestita da un’associazione culturale senza alcuna licenza per accogliere e mantenere animali. L’attività è stata quindi bloccata, sancendo il divieto di ulteriore ingresso di cani.

I 22 animali trovati nel canile al momento del controllo risultano tutti in buona salute. Di questi, 20 saranno riaffidati agli umani intestatari del chip che ancora portavano addosso, due invece, sono risultati essere privi di registrazione e saranno quindi affidati a un'altra struttura. I gestori del canile abusivo sono stati sanzionati amministrativamente per oltre 2 mila euro.

Aprire un rifugio per animali è una questione articolata che non può essere affrontata in maniera generica. Per farlo sono necessari sia requisiti stabiliti a livello nazionale sia locale, e non tutti possono scegliere di farlo se prima non hanno adempiuto a tutte le prescrizioni strutturali e non, imposte dalla legge. Si tratta di norme pensate anche per salvaguardare il benessere dei cani che saranno accolti, ma anche per favorirne la tracciabilità ed evitare abbandoni indiscriminati.

Spesso i canili abusivi sono quelli in cui si registra il maggior numero di maltrattamenti e detenzioni incompatibili con il benessere degli ospiti. Ciò è reso possibile proprio dall'assenza di controllo sui cani che entrano o che escono. Il microchip è infatti obbligatorio per legge e quando un cane viene portato in una struttura autorizzata, anche se si tratta di un animale vagante, viene subito registrato, così che la sua esistenza possa essere tracciata in ogni fase. Una garanzia che manca del tutto nei canili abusivi.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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