15 curiosità divertenti sui cani che probabilmente non conosci

Il mondo dei cani è un universo tutto da scoprire. La visione meccanicistica del “migliore amico dell’uomo” ha lasciato negli ultimi anni sempre di più il passo a una analisi approfondita, grazie all’intervento della scienza, di un animale che ha cognizioni ed emozioni uniche e capacità che noi umani non abbiamo. Ogni specie è a sé e non esiste una classificazione su chi sia l’essere vivente “più intelligente” in natura. Attraverso questo elenco vi invitiamo, così, a scoprire chi è il cane che vive accanto a voi e tutti i suoi conspecifici che ancora vivono in libertà sul nostro pianeta.

L'impronta del naso di un cane è unica, proprio come l'impronta digitale di una persona

Come ha accertato uno studio in cui sono state esaminate sia visivamente che tramite un algoritmo biometrico 180 immagini del naso di 60 cani di età, sesso e razza diversi, il naso di un cane è come la nostra impronta digitale: unico. «Il modello del naso canino è effettivamente unico per ogni animale e funge da marcatore biometrico unico», hanno infatti scritto gli esperti ed è stata creata anche un’app per smartphone ("NoseID") che attraverso la scansione del tartufo, aiuta a identificare i cani smarriti.

Il Basenji è soprannominato “il cane che non abbaia”

Facciamo subito un esempio su una razza in particolare per mostrare come si riesce ad essere unici anche all’interno di una stessa specie. Il Basenji emette dei versi che secondo alcuni somigliano allo yodel dei tirolesi. Questa particolarità, come accertato da alcuni studi, è conseguenza della conformazione anatomica delle sue corde vocali, differente da quella degli altri cani.  Ma non lasciatevi ingannare da questa definizione, perchè i Basenji sanno essere molto rumorosi utilizzando guaiti e ululati e il loro inconfondibile verso. Una leggenda africana, inoltre, narra che il Basenji non abbaia perché ha scelto di tenere i suoi pensieri per sé.

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I cani tramite il loro tartufo sono in grado di rilevare fonti di calore 

Il naso è davvero il super potere dei cani. Attraverso il loro eccezionale tartufo, infatti, Fido può arrivare a percepire la radiazione termica proveniente da corpi caldi o «radiazioni termiche deboli», come ha accertato una ricerca scientifica realizzata dall’Università svedese di Lund e dall’Università ungherese Eötvös Loránd di Budapest.

Secondo gli esperti la punta del naso di un cane è come un sensore a infrarossi grazie all’abbondante presenza di terminazioni nervose. Ciò spiega anche perché i cani con vista e udito ridotti riescono comunque a cacciare.

I cani non sudano come noi

La termoregolazione dei cani dipende principalmente dalla respirazione a bocca aperta, con la lingua a penzoloni. Fido inoltre suda in maniera minima attraverso i cuscinetti delle zampe e il naso. Unicamente in queste zone infatti si trovano le sue ghiandole sudoripare.

I cani sanno esattamente quali sono le nostre intenzioni

Il tuo cane non solo comprende quali sono le tue intenzioni ma riesce anche a prevederle. E’ stato infatti accertato che Fido ha una vera e propria “teoria della mente”, ovvero riesce a comprendere quali sono gli stati mentali altrui e analizzare i tuoi desideri e sentire le emozioni che percepisci. Sono diversi gli studi che sono stati fatti a proposito e uno del 2021 ha accertato che «i cani sono in grado di distinguere le azioni umane intenzionali da quelle involontarie, anche quando i risultati dell’azione sono gli stessi».

Un cane prova tutta la gamma delle emozioni 

Su Kodami è stato uno dei più autorevoli studiosi dell’etologia canina a spiegarci che paura, gioia, disgusto, tristezza e rabbia sono le emozioni primarie che un cane sicuramente prova. In una puntata di Meet Kodami, infatti, Marc Beckoff ha chiarito che non solo Fido prova queste emozioni basiche ma è stato dimostrato che riesce a sentire anche quelle complesse come empatia e compassione.

I cani sanno contare

I cani sanno contare e anche questo è stato accertato dalla scienza. Uno studio del 2019 ha portato al risultato di stabilire che hanno la capacità di numerare gli oggetti con cui entrano in contatto attraverso la vista. Non è l’unica specie a farlo, ci riescono anche gatti e orsi.

Un cane sa farti ridere

È stato Stanley Coren, psicologo ed esperto dell’etologia canina, a ipotizzare in un articolo pubblicato su Psychology Today che un cane riesce a intenzionalmente provocare un senso di benessere nell’umano di riferimento per indurlo a sdrammatizzare e ridere.

Sì, Fido pare avere il senso della comicità o, meglio, ad aver compreso il nostro e a compiere azioni che ci facciano sorridere. Secondo Coren, anche se non possiamo stabilirlo con certezza, certi atteggiamenti come prolungare sessioni di gioco o reiterare in qualche atteggiamento che ha provocato il nostro divertimento è una delle meravigliose cose che i cani sanno mettere in atto nell’ambito della relazione con gli umani.

I cani conoscono il significato delle parole

Prima abbiamo accennato alla “teoria della mente” ed è proprio quella che consente al tuo cane di andare a prendere la pallina non perché è un gesto meccanico ma perché nella sua mente, nel momento in cui tu dici quella parola, si “disegna” l’immagine dell’oggetto. Significa che Fido sa benissimo a cosa ti riferisci, come accade a te se qualcuno ti parla, ad esempio, di una ciambella al cioccolato e tu la rappresenti nei tuoi pensieri. Ah, alcuni cani riescono a comprendere fino a 200 parole dal significato diverso!

I cani fanno i loro bisogni in base alle variazioni del campo magnetico terrestre

E’ una teoria molto accreditata e soprattutto valutata dalla comunità scientifica: il motivo per cui i cani quando devono fare cacca girano tanto su se stessi è legato alle variazioni dell’asse magnetico terrestre. E’ emerso da uno studio in particolare, pubblicato nel 2013 su Frontiers in Zoology e realizzato da 12 scienziati provenienti da diverse parti del mondo che hanno osservato il comportamento in 70 cani di 37 razze differenti per un progetto durato ben due anni.

Un cane può soffrire di depressione

L’anima di un cane è dolce, delicata, sensibile. Le sue emozioni sono sincere e profonde e nonostante siano soggetti dotati di una grande resilienza questi animali sociali e affiliativi di fronte a situazioni di maltrattamento come l’abbandono possono cadere in depressione. Come ha scritto il veterinario esperto in comportamento Luigi Sacchettino su Kodami: «I sintomi della depressione nei cani variano a seconda del singolo cane, dell'età e della gravità del problema. I cani generalmente tendono a chiudersi in se stessi, diventano più pigri, apatici, con delle alterazioni a carico delle abitudini alimentari e del sonno»

Se tu sei stressato, il tuo cane diventa pessimista

Tra persona di riferimento e cane si crea quella che viene definita “osmosi emozionale”: lo stato emotivo dell’uno influenza l’altro. È stato infatti dimostrato che i cani fanno determinate scelte in base a ciò che prova il loro compagno umano, sempre riuscendo a carpirne i sentimenti attraverso l’olfatto. Quando poi, in particolare, l’umano è particolarmente stressato si è arrivati a stabilire in uno studio specifico che il compagno canino diventa più pessimista rispetto alla vita.

Uomini e cani “stanno insieme” da almeno 30 mila anni

Ancora oggi non si sa quando è davvero iniziata l’amicizia millenaria tra cani e umani ma nuove scoperte paleontologiche stanno datando sempre più dietro nel tempo l’inizio di un binomio indissolubile. Ad ora si è arrivati a posizionare la relazione tra le due specie tra i 30 mila e 40 mila anni fa. Su Kodami abbiamo pubblicato diversi articoli sulla storia di questa meravigliosa relazione, in uno un particolare potrai trovare una vera e propria guida per scoprire quello che è ormai definito come un percorso di co evoluzione delle due specie.

Il Pitbull non è un molosso e in Italia non è considerata una razza

Ecco un’altra curiosità su una tipologia di cane che non si sa e che, anzi, crea molta confusione. Il Pitbull, il cui nome completo in realtà è American Pitbull Terrier, non è un molosso. Purtroppo a generare questo errore spesso sono proprio i media che confondono le origini di questo cane, incrociato anche con molossoidi, definendolo erroneamente di questa tipologia. Il “Pit” è infatti un cane selezionato incrociando molossi e terrier e ha le motivazioni di razza di entrambe queste tipologie. Per giunta in Italia è un vero e proprio meticcio, ovvero non è riconosciuto come una razza a sé e dunque la sua compravendita come tale è illegale.

Il tuo cane deriva da un lupo ma non da quello che c’è oggi

E’ una storia antica come il mondo quella di dire che i cani discendono dai lupi e associare il lupo moderno al cane. Non è del tutto scorretto ma chiariamo una volta per tutte: si deve intendere un lupo ancestrale, un animale che oggi non c’è più. Questo per dare valore, in modo definitivo, al cane come specie a sé che ha ancora similitudini con il suo parente lupo ma che ha avuto una sua storia evolutiva. Del resto, altra chicca che pochi sanno, i nomi scientifici delle due specie mettono in evidenza proprio la prossimità all’uomo del cane rispetto al lupo: Canis lupus familiaris e Canis lupus. Saprai sicuramente da solo capire chi è l’uno e chi è l’altro secondo la classificazione che noi umani abbiamo fatto.