La Regione Piemonte pubblica un bando rivolto ai Comuni per migliorare la gestione delle colonie feline presenti sul territorio.
Su iniziativa dell'assessorato al Benessere animale e dell'assessora competente, Chiara Caucino, l’ente ha stanziato 100.000 euro, che verranno messi a disposizione per «incentivare i Comuni di maggiori dimensioni ad affrontare le problematiche connesse alla popolazione felina in area urbana e peri-urbana, favorendo sinergie e accordi con altri operatori territoriali per ottimizzare le risorse impiegate e proporre progetti sostenibili e replicabili negli anni futuri».
Nello specifico, verranno finanziati progetti che prevedono interventi di riqualificazione urbana e ambientale tramite la sterilizzazione, la gestione e il controllo delle colonie feline, nonché della popolazione felina generale. Ogni progetto può prevedere attività di cattura per sterilizzazione, inserimento del microchip, breve stallo per assicurarsi della ripresa post-operatoria, e rimessa in libertà nel luogo di cattura, di recupero di gatte gravide tenute in struttura sino al parto, successiva sterilizzazione e adozione consapevole dei cuccioli, di recupero di cuccioli senza mamma (per i quali viene organizzata e promossa un’adozione consapevole) e di gatti ammalati, e di distribuzione di cibo per il mantenimento delle colonie feline.
A questo si possono aggiungere azioni di coordinamento delle varie colonie feline esistenti e censimento della popolazione felina sul territorio comunale per monitorare lo stato di salute dei gatti e per evitare un aumento incontrollato, di sistemazione dell’area che ospita la popolazione felina e/o la colonia anche attraverso il posizionamento di ausili e attrezzature adeguate al ricovero, e la promozione di campagne di sensibilizzazione ed educazione sul rispetto dei felini randagi e sulle adozioni nelle scuole del territorio per i ragazzi e tra la popolazione adulta .
Al bando possono partecipare i Comuni con una popolazione minima di riferimento di almeno 20.000 abitanti, che potranno presentare richiesta entro non oltre le 12 dell’8 settembre. Un'azione importante per la tutela del gatto libero, riconosciuto dalla normativa italiana nella legge 281 del 1991 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo come, appunto, “animale in libertà". E in quanto tale viene monitorato e tutelato anche tramite le colonie feline, che sono di fatto gruppi di gatti che vivono in libertà, ma sotto controllo sanitario, e che sono gestiti da enti e associazioni protezioniste d'intesa con le Asl, con il fine di assicurarne l’alimentazione e la cura della salute. La legge prevede il divieto assoluto a chiunque di prelevare i gatti di colonia e allontanarli dal loro territorio, se non per motivi prettamente di salute e a cui deve seguire la reintroduzione nel gruppo o un destino diverso, che sia adozione o un rifugio, nel caso di incompatibilità con la vita in libertà.