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31 Maggio 2024
14:21

10 testuggini palustri sono state rilasciate in natura ad Albenga

Sono 10 le giovani testuggini palustri Emys orbicularis ingauna rilasciate ad Albenga, nelle aree Natura2000. Questa specie è stata ritenuta virtualmente estinta fino agli anni Novanta a causa delle fortissime alterazioni subite dal suo habitat.

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Sono 10 i giovani testuggini palustri Emys orbicularis ingauna rilasciati nelle aree Natura2000 “Torrenti Arroscia e Centa” e “Lerrone-Valloni”. Gli esemplari, di circa 2 anni di età, erano allevati in ambiente controllato e prima del rilascio hanno ricevuto una marcatura di identificazione e un microchip che consentiranno ai ricercatori di individuarli nei prossimi anni nelle fasi di monitoraggio periodico.

Gli esemplari rilasciati appartengono alla sottospecie Emys orbicularis ingauna, originaria del territorio ingauno, intorno ad Albenga, ma ritenuta virtualmente estinta fino agli anni Novanta a causa delle fortissime alterazioni subite dal suo habitat naturale a partire dai decenni precedenti.

Dalla fine degli anni Novanta sono state avviate azioni per la sua conservazione che ha portato anche alla descrizione della nuova sottospecie, unico vertebrato esclusivo della Liguria. Nel 2001 grazie alla collaborazione tra importanti istituzioni viene realizzato, in un terreno di 150 metri quadrati messo a disposizione dalla Comunità Montana “Ingauna”, il Centro Emys di Leca d’Albenga con l’obiettivo di reintrodurre Emys orbicularis ingauna nella sua zona di origine e nel 2008 avviene il primo rilascio in natura di 10 esemplari di testuggine riprodotti in ambiente controllato in due diversi siti appositamente preparati in aree protette nelle zone di origine di questi animali.

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Un'azione di conservazione che ha visto la presenza degli enti e delle realtà impegnate nella conservazione di questa specie come WWF, Associazione Emys Liguria, Provincia di Savona, Pro Natura Genova, Università di Genova, Fondazione Acquario di Genova e Acquario di Genova-Costa Edutainment spa, ARPAL, Regione Liguria. Presenti anche tre classi della Scuola Primaria di Leca d'Albenga e alla classe 2 A del Liceo Classico, Scientifico e Sportivo Martin Luther King di Genova.

Il rilascio delle testuggini è stata l'occasione per inaugurare due nuove aree create grazie al progetto Ri-Party-Amo del WWF Italia e al progetto LIFE URCA PROEMYS. Nell'ambito del Ri-Party-Amo è stato proprio ad Albenga, vicino alla confluenza Neva-Arroscia, un intervento di ripristino ambientale attraverso la riapertura di una ex cava interrata, dalla quale è stata ricavata una zona umida di circa 3000 metri quadrati.

A questa   area si aggiunge un nuovo stagno, di circa 600 metri quadri, realizzato dal progetto LIFE URCA PROEMYS nell'Oasi WWF “I Valloni” a Villanova di Albenga. Al momento sono già state osservate le prime ovature di Rana dalmatina e ci si aspetta a breve di vedere le prime testuggini crogiolarsi al sole.

Coordinato da WWF Italia, il progetto URCA PROEMYS è cofinanziato dall’Unione Europea attraverso lo strumento LIFE e vede la partecipazione di 7 partner italiani – Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Costa Edutainment con particolare riferimento all’Acquario di Genova, Università di Pisa, Centro Studi Bionaturalistici Srl, Parco Lombardo Valle del Ticino, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale – e 2 partner sloveni – Soline Pridelava Soli d.o.o e Javni Zavod Krajinski Park Ljubljansko Barje. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione della testuggine palustre autoctona in Italia e Slovenia, mantenendo la diversità genetica delle popolazioni esistenti.

Il Progetto LIFE URCA PROEMYS prosegue e incrementa le azioni a favore della sopravvivenza delle popolazioni di testuggine palustre europea in Italia e Slovenia attraverso il potenziamento di 7 centri di riproduzione in Italia, tra cui quello di Leca d’Albenga, per riprodurre esemplari di Emys orbicularis da rilasciare in almeno 13 siti oggetto di intervento, tra i quali quelli presenti nel territorio ingauno.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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