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Kodami Call
rubrica
5 Luglio 2022
15:49

10 regole per fare escursioni rispettose di ambiente e animali

Vediamo dieci regole da rispettate quando facciamo escursioni in aree naturali, Parchi Nazionali e boschi, per essere rispettosi di ambiente e animali.

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Con l’estate si moltiplicano le occasioni per fare escursioni e la pressione antropica sulle aree naturali raggiunge livelli molto alti. Per questo è importante che ognuno si comporti in modo attento e rispettoso per cercare di godere al meglio le bellezze della natura, causando il minor disagio possibile all’ambiente nel suo complesso. E' importante infatti imparare a considerare l’ambiente secondo un concetto olistico, guardandolo come una realtà unica e indivisibile composta da una comunione fra tutti gli esseri viventi e il mondo inanimato, poco mobile ma non per questo meno rilevante.

Spesso gli escursionisti si dimostrano poco inclini a rispettare prescrizioni e divieti, pensando forse di saperne di più degli altri, sottovalutandone l’importanza: eppure tenerne conto sarebbe nell’interesse di ognuno e della natura che ci ospita.

Vediamo i dieci comportamenti positivi che ognuno di noi deve mettere in atto quando visita aree naturali, Parchi nazionali o anche semplici boschi dove fare brevi escursioni. Piccole ma fondamentali regole che, se rispettate, ci faranno diventare un esempio per molti, facendo capire la differenza fra l’essere viaggiatori o semplici, quanto distratti, turisti.

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Non abbandonare i sentieri

Il tracciato dei sentieri è pensato per creare il minor impatto possibile agli animali che abitano l’area e per tutelare la vegetazione. Gli animali sanno che sui sentieri passano le persone e se ne tengono lontani, per evitare incontri troppo ravvicinati che possono rivelarsi sgradevoli per tutti. Rispettare i percorsi rappresenta quindi il miglior modo per abbassare l’impatto della nostra presenza;

Non avvicinarsi agli animali selvatici

Quando capita di vedere un selvatico bisogna sempre ricordarsi che gli animali hanno normalmente timore dell’uomo, che viene identificato come un predatore pericoloso. Cercare di avvicinarsi a loro è una causa di stress, che potrebbe fargli mettere in atto precipitose quanto pericolose fughe, ma anche attacchi per difendere il loro territorio, specie se hanno i piccoli. Non esiste motivo che giustifichi il cercare di avvicinare i selvatici, tanto meno quello di farsi una foto;

Non toccare gli animali selvatici, nemmeno pensando di essere d’aiuto

Se vi capita di trovare un uccello che ancora non vola perfettamente, un piccolo di capriolo nascosto nell’erba o un leprotto, non pensate subito che la cosa migliore sia toccarli o, peggio, prenderli pensando di salvarli. Molti animali lasciano i piccoli da soli per brevi periodi, per non esporli a rischi e non devono essere salvati da noi. In un breve tempo, tolto l’incomodo rappresentato dalla nostra presenza, i genitori torneranno a occuparsi di loro.

Tenere i cani sempre al guinzaglio e rispettare il divieto di accesso

Il cane è il miglior amico dell’uomo, ma la fauna lo percepisce come un pericolo. Il cane, potenzialmente, è sempre un predatore e questo può metterlo nelle condizioni di inseguire improvvisamente un selvatico, con conseguenze che potrebbero essere fatali, anche per il cane, se ad essere inseguito fosse un cinghiale oppure un lupo. Per questo il concetto “… ma il mio cane è ubbidiente” non può essere un criterio intelligente per non rispettare l’obbligo di tenerlo al guinzaglio. In zone particolarmente “delicate” possono essere previsti dei divieti di accesso per i cani, meglio informarsi prima, sapendo che occorre sempre rispettare il divieto, anche per evitare multe salate.

Riportare a casa tutti i rifiuti, compresi quelli alimentari

Se lasciare i rifiuti rappresenta un comportamento incivile, lasciare quelli costituiti da cibo può trasformarsi in una fonte di pericoli per la fauna. Questo sia perché molti alimenti possono essere dannosi per gli animali sia perché alimentare la fauna selvatica crea un’indesiderabile dipendenza dall’uomo. Per questo dobbiamo evitare di disperdere i rifiuti alimentari o peggio ancora di metterli intenzionalmente a disposizione degli animali, magari con lo scopo di attirarli.

Non accendere fuochi, tranne che nelle aree indicate

Gli incendi rappresentano un pericolo molto grave per gli animali e per l’ambiente, potendo avere conseguenze devastanti e una velocità di propagazione imprevedibile. Per questa ragione non bisogna accendere fuochi e sarebbe anche opportuno evitare di fumare, specie durante la stagione secca, per minimizzare il rischio di incendi, utilizzando solo le aree picnic predisposte e dotate di griglie se si decide di mangiare all’aperto. Ricordando che la persona che causa un incendio sarà poi tenuta a risponderne, dovendo anche rimborsare i danni causati.

Guardare, non toccare e soprattutto non raccogliere

L'escursionista attento sa che non deve raccogliere nulla durante le sue passeggiate, per consentire a tutti di godere della bellezza dei luoghi e per non creare danni. Questa attenzione riguarda anche, ovviamente, fiori e piante e i frutti del sottobosco, salvo che la raccolta sia permessa o comunque regolamentata. Quello che avete visto con i vostri occhi e più che sufficiente per un escursionista rispettoso. Consapevole che ogni pianta, ogni fiore, ha una sua precisa funzione nell’ambiente e lì deve rimanere.

Stare lontani dai cani da guardiania

È sempre più frequente imbattersi in animali domestici al pascolo, sotto gli occhi attenti dei cani da guardiania, che sono addestrati a proteggere gli animali da eventuali attacchi dei predatori. Solitamente ci sono dei cartelli che avvertono gli escursionisti della loro presenza, ma se li vedete sappiate che dovete stare lontani, non cercando di fare amicizia o di avvicinarli. Se siete con il vostro cane tenetelo sempre al guinzaglio e molto vicino a voi. Mantenere sempre una distanza di sicurezza è un comportamento intelligente che evita rischi.

Fatevi sentire, con piccoli rumori o parlando con tono moderato

Questa regola vale soprattutto nelle zone naturali dove vi sia presenza di animali di grossa taglia, in particolare orsi e lupi, ma anche cervi e cinghiali. Senza creare fastidiosi disturbi o rumori eccessivi è importante che gli animali siano informati della nostra presenza, per potergli dare il tempo di allontanarsi alla giusta distanza di fuga. Può bastare un campanellino sullo zaino o anche soltanto fare di tanto in tanto piccoli rumori o parlare a tono moderato con gli amici;

Non entrate mai nelle riserve integrali

Nelle aree protette del paese possono essere istituite delle riserve integrali di protezione, per proteggere ambienti particolarmente delicati, oppure per lasciare alla fauna dei luoghi senza dover avere alcun disturbo causato dall’uomo. Queste aree devono essere considerate dei santuari e bisogna tassativamente rispettare il divieto di ingresso che è evidenziato dalle tabelle poste sui sentieri.

Rispettando piccole e semplici regole sarà possibile fare escursioni sicure, per noi e per i nostri animali, nel pieno rispetto dell’ambiente che ci ospita e dei suoi abitanti.

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Ermanno Giudici
Esperto in diritti degli animali
Mi occupo di animali da sempre, ricoprendo per oltre trent’anni diversi ruoli direttivi in ENPA a livello locale e nazionale, conducendo e collaborando a importanti indagini. Autore, formatore per le Forze di Polizia sui temi dei diritti degli animali e sulla normativa che li tutela, collaboro con giornali, televisioni e organizzazioni anche internazionali.
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