Tutti amano le coccinelle, tra i pochi insetti apprezzati davvero da chiunque per loro bellezza e per i colori brillanti. Considerati preziosi portafortuna questi coleotteri, di cui si conoscono oltre 6mila specie, appartengono alla famiglia dei coccinellidi, e sono diffusi praticamente in tutto il mondo. Ma quanti di voi conoscono davvero questi adorabili piccoli insetti? Sapevate che sono famelici predatori? E che all'occorrenza possono trasformarsi in freddi e spiatati cannibali? Scopriamo più da vicino queste e altre curiosità sulle piccole e adorabili coccinelle.
1. Sono spietate predatrici
A discapito del loro aspetto apparentemente inoffensivo, le coccinelle e le loro larve sono voraci predatrici di altri piccoli insetti, soprattutto afidi e cocciniglie, insetti considerati estremamente dannosi per l'agricoltura. Le femmine depongono infatti le loro piccole uova gialle proprio sulla pagina inferiore delle foglie dove sono presenti colonie numerose di afidi. Una volta schiusa una larva può arrivare a mangiare senza sosta fino a 50 o 60 afidi al giorno, che nel corso dell'intera vita di una singola coccinella diventano ben 5mila!
2. Sono preziose alleate per la lotta biologica ai parassiti
Proprio in virtù della loro spiccata voracità, le coccinelle vengono usate per tenere sotto controllo il numero dei parassiti dannosi per piante ornamentali, da frutto e da orto. Grazie a loro possiamo quindi proteggere i raccolti evitando i trattamenti antiparassitari dannosi per l'ambiente. Le coccinelle sono quindi preziose alleate dell'agricoltura nella cosiddetta lotta biologica ai parassiti, ma c'è un ma…
3. Alcune specie sono invasive e pericolose per le coccinelle autoctone
L'uso massiccio delle coccinelle per la lotta biologica ha però permesso a molte specie esotiche e invasive di diffondersi grazie all'uomo in tutto il mondo. Alcune coccinelle asiatiche, introdotte proprio per contrastare il proliferare degli afidi, sono estremamente adattabili e resistenti, e stanno piano piano di rimpiazzando le specie italiane. Tra le più famose coccinelle aliene c'è la Harmonia axyridis, comunemente chiamata "arlecchino". Originaria dell'Asia è ora presente praticamente in tutto il mondo, Italia compresa.
4. Non tutte le coccinelle sono rosse e hanno i puntini neri
Le coccinelle più famose e comuni sono rosse e hanno graziosi puntini neri sulle elitre, le ali indurite tipiche dei coleotteri che servono come corazza per proteggere le altre due ali. Tra le oltre 6mila specie esistono però tantissime colorazioni differenti. Ci sono coccinelle rosse e arancioni, con e senza puntini neri. Ma esistono anche tantissime specie nere, gialle e marroni, ognuna con il suo caratteristico disegno e numero di puntini.
5. Contando i puntini puoi riconoscere le specie
Alcune tra le specie più comuni possono essere facilmente riconosciute semplicemente contando i punti che decorano le elitre. E così possiamo avere la coccinella con due soli puntini (Adalia bipunctata), quella più comune e diffusa che ne ha sette (Coccinella septempunctata), quella che invece ne ha dieci (Adalia decempunctata), quella che ne ha quattordici (Propylea quatuordecimpunctata) e quella gialla, che di puntini neri ne ha ben ventidue (Psyllobora vigintiduopunctata).
6. I colori accessi ricordano ai predatori che non conviene mangiarle
I vistosi colori delle coccinelle non servono solamente a rendere più graziose e adorabili questi insetti, ma hanno una chiara e inequivocabile funzione comunicativa. I colori brillanti, detti aposematici, servono infatti ad avvisare eventuali predatori della tossicità o del cattivo sapore delle coccinelle. In questo modo piccoli rettili e uccelli recepiscono il messaggio ed evitano di mangiarle. Se infastidite alcune specie possono infatti rilasciare dalle articolazioni una sostanza liquida tossica di colore arancione, completamente innocua però per l'uomo.
7. Amano radunarsi in grandi gruppi quando fa freddo
Quando le temperature diventano particolarmente rigide nei mesi invernali, le coccinelle amano radunarsi in grossi gruppi al riparo dal freddo e dalle intemperie. Trovano rifugio sotto le cortecce o tra le fessure delle rocce ma in città possono invadere anche soffitte, garage e le intercapedini tra gli infissi di porte e finestre. Se in casa trovate un gran numero di coccinelle ammassate tutte una vicino all'altra, sappiate che stanno solo cercando un posto dove andare in letargo e svernare, in attesa che fuori tornino temperature più miti e prede a sufficienza.
8. All'occorrenza possono diventare cannibali
Quando le prede scarseggiano e non è facile trovare gustosi afidi da mangiare, le coccinelle non risparmiano nessuno e possono mangiare uova, larve e pupe della loro stessa specie. Succede però sono in casi estremi, quando l'ambiente è davvero povero di risorse e la sopravvivenza richiede decisioni estreme.
9. Possono deporre uova sterili come riserva di cibo
Quando mamma coccinella si accorge si accorge che in giro c'è poco da mangiare, può decidere di deporre un certo numero di uova sterili extra come assicurazione alimentare per le future larve, che così una volta nate non soffriranno la fame. Il rapporto tra il numero di uova sterili e uova fertili è direttamente proporzionale alla scarsità di cibo presente nell'ambiente. Ingegnoso, vero?
10. Le larve sembrano piccoli coccodrilli corazzati
Le larve delle coccinelle sono piuttosto facili da avvistare. Si trovano infatti in grandi numeri sulle foglie delle piante invase dagli afidi. Il loro corpo è allungato e segmentato, spesso decorato con protuberanze e macchie colorate. A differenza di molte altre larve di insetti hanno già tre paia di zampe, e fin dalla nascita sono spietate e infallibili predatrici di afidi e altri insetti. A seconda della disponibilità di cibo, le larve passano attraverso quattro stadi che durano in media dai 10 ai 14 giorni, dopo di che entrano nello stadio di pupa e dopo qualche giorno emerge l'adulto.