Il cavallo è un mammifero erbivoro da sempre legato all'uomo da uno rapporto molto stretto, tanto da essere stato soggetto a una fortissima domesticazione che col tempo ha condotto all'estinzione del cavallo selvatico euroasiatico. Il cavallo è diffuso in tutto il mondo, dal Vecchio Continente al Sud America, e ovviamente anche in Italia.
1) Non esistono più cavalli "selvaggi"
Un animale per essere definito "selvaggio" non deve aver avuto discendenti addomesticati dall'uomo. Il cavallo a causa della stretta relazione con l'uomo, per il quale è stato il principale mezzo di trasporto fino al Novecento, non può quindi essere definito un animale selvatico. Dai tempi del cavallo selvatico eurasiatico (Equus ferus ferus) solo una sarebbe la sottospecie davvero selvaggia, il cavallo di Przelwalski, oggetto di progetti di allevamento e reintroduzione in natura ma da alcuni considerata comunque un forma domestica molto primitiva.
2) Esistono più di 300 razze
Si fa presto a dire cavallo! Nel mondo esistono infatti più di trecento razze suddivise in tre tipologie principali: Heavy breeds, Ponies, Light breeds. All'interno di queste macrocategorie ci sono poi numerose sottospecie che si differenziano per corporatura, dimensione e temperamento. Talvolta le differenze possono essere sensibili anche in esemplari della stessa razza ma provenienti da allevamenti diversi.
3) Si riconoscono allo specchio
Anche i cavalli si riconoscono alla specchio. Un gruppo di ricercatori italiani dell’Università di Pisa, con il coordinamento dell’etologa Elisabetta Palagi, ha scoperto che i cavalli superano il test di riconoscimento allo specchio. Dopo una iniziale sorpresa davanti al riflesso i cavalli si sono dimostrati capaci di autocoscienza.
4) Sono figli unici
La cavalla al termine di una gestazione di circa 280 giorni partorisce un solo puledro, è quindi un animale uniparo. I parti gemellari sono eventi molto rari perché mettono in serio pericolo sia la vita della madre che dei puledri. La gravidanza gemellare, se non diagnosticata per tempo, può essere causa di aborti futuri e influire negativamente sulla fecondità nella cavalla.
5) Sono "terapeuti" straordinari
I cavalli sono tra gli animali più utilizzati e apprezzati nell'ambito Interventi assistiti con gli animali (IAA). Esistono molte tipologie di IAA, e, tra i più consigliati, anche dal Ministero della Salute, c'è sicuramente la riabilitazione equestre. I dati raccolti dal dicastero dimostrano infatti che la relazione con un animale è in grado di portare numerosi benefici ad adulti e bambini in condizioni di disagio sociale ed emotivo, e l'animale privilegiato, talvolta, è proprio il cavallo.
6) Hanno la criniera
Non sono solo i leoni a poter dire di avere la criniera, anche gli equini hanno una "capigliatura" che permette loro di riparare il collo e il muso dagli agenti atmosferici e dall'attacco degli insetti. I cavalli, nella grande famiglia degli equini, possiedono le criniere più forti e lunghe. Inoltre, a differenza dei felini la criniera negli equini non è appannaggio dei soli maschi.
7) Hanno gli occhi più grandi tra i mammiferi terrestri
A molti sarà capitato di commuoversi davanti allo sguardo dolce di questi grossi erbivori, questo avviene forse anche per le dimensioni dei loro occhi, fra i più grandi tra quelli dei mammiferi terrestri. Raggiungono infatti i 5-6 centimetri di diametro. Altra particolarità è la pupilla: orizzontale come quella delle capre, e non tonda come quella umana.
8) Sono i più sfruttati nei circhi
I cavalli sono tra gli animali più sfruttati dall'industria circense. Nonostante le numerose denunce delle associazioni, in molti paesi un gran numero di animali viene ancora esibita nei circhi, spesso con esiti drammatici. Tra questi ci sono anche un gran numero di cavalli che a differenza di elefanti e grandi felini sono più gestibili. Nonostante la vita nei circhi sia ritenuta incompatibile con i bisogni fisici e sociali degli animali l'Italia non si è ancora dotata di una sua legislazione in materia, lasciando carta bianca ai proprietari di queste imprese.
9) Nel 2020 è stato clonato il primo cavallo
La tecnologia apre porte che fino a qualche anno fa non erano accessibili neanche con la più fervida immaginazione. Nel 2020 è stato clonato per la prima volta con successo un cavallo. Si tratta di un esemplare di Przelwalski clonato dal DNA di un esemplare crioconservato presso il Global Zoo di San Diego nel 1980.
10) Sono ottimi nuotatori
Non è raro incappare in video in cui si vedono cavalli nuotare nelle acqua di fiumi o laghi, o a volte in riva al mare. I cavalli sono ottimi nuotatori anche alla prima esperienza e non si fanno scoraggiare neanche da profondità elevate.