Di cosa hanno paura gli esseri umani? Se vi ponessero questa domanda, probabilmente rispondereste che è impossibile stilare un elenco perché ogni persona è un mondo a sé e ciò che teme dipende dalla sua storia, dalle esperienze passate, dai traumi subiti ma anche dalle sue inclinazioni e da ciò che nella vita ha avuto la possibilità di imparare o meno. In linea generale, infatti, il più grande alleato della paura è l’ignoranza, il non conoscere, il non sapere.
Quando ci confrontiamo con la paura nei gatti le cose non stanno molto diversamente. Le differenze attengono più al fatto che i gatti attribuiscono agli oggetti e agli eventi dei significati e dei valori non sempre coincidenti con i nostri, semplicemente perché si sono evoluti in maniera diversa e ragionano in modo differente da noi. Quindi, quel che temiamo noi può essere a loro indifferente o viceversa.
Di seguito, allora, vi fornirò un elenco di cose o situazioni che fanno paura ai gatti ma non perché siano universali. Non c’è mai nulla di universale quando si parla di comportamento ma qui si tratta, semmai, di cose che statisticamente tendono a mettere in difficoltà i nostri mici. Ognuna di queste voci potrebbe essere riscritta facendo sviluppare al gatto esperienza, controllo del proprio corpo ed capacità esplorativa.
Il viaggio in auto
Che i gatti detestino viaggiare è ben risaputo e questo ha a che fare con la loro natura stanziale e territoriale. Un animale che si è evoluto per presidiare un territorio, sempre lo stesso, per tutta la sua vita, perde ogni riferimento fisico ed olfattivo quando viene prelevato e, seppur all’interno di un trasportino, trasferito altrove.
La visita dal veterinario
L’ambulatorio veterinario è un luogo molto temuto dai gatti perché difficilmente ci si recano per fare delle esperienze piacevoli. Il più delle volte vengono manipolati anche in maniera invasiva, percepiscono la presenza di altri animali e i ferormoni d’allarme rilasciati da altri gatti. Per questo è importante prepararlo alla visita veterinaria e aiutarlo a controllare la sua ansia.
L’estraneo che entra in casa
Molti gatti, soprattutto quelli che hanno uno stile di vita indoor, tendono a nascondersi appena entra un estraneo in casa. Questo comportamento è dovuto alla scarsa familiarità con esseri umani diversi da quelli del proprio nucleo familiare e, sfortunatamente, rappresenta motivo di grande stress che il gatto riesce a risolvere solo una volta che l’estraneo è uscito dall’appartamento.
Rumori forti
Se, da una parte, i gatti sono animali dall'udito estremamente potente (hanno, infatti, uno spettro uditivo molto più ampio rispetto a quello umano), dall’altra pagano questa enorme sensibilità con una estrema suscettibilità in presenza di rumori forti. L’esempio classico è quello dell’aspirapolvere ma alcuni sono disturbati (e letteralmente spaventati!) anche dalla centrifuga della lavatrice, dal volume della tv eccessivamente alto o persino del cantare di chi vive in casa.
Cani (e altri predatori)
Come dar loro torto? I cani rappresentano dei predatori naturali per i gatti, quindi è assolutamente sano che la loro vista – a meno che non siano cresciuti insieme a loro – inneschi immediatamente delle reazioni di paura e, quindi, di difesa. La familiarità tra cane e gatto, quando ha i margini per potersi costruire, procede gradualmente e lentamente ed è fatta dall’acquisizione dei reciproci linguaggi e modalità interattive.
Automobili
Contrariamente a quanto si pensa, i gatti sono molto ben consapevoli del rischio rappresentato dalle automobili. È proprio perché riconoscono questo rischio che tendono a spostarsi in prossimità di un passaggio auto, cercando di mettersi al sicuro. Purtroppo, come può accadere a noi immettendoci ad un incrocio, può accadere che la manovra non si riveli corretta. Nonostante questo, però, un gatto diventa tanto più abile, esperto e lucido nell’affrontare questo pericolo, quanto più ha accumulato esperienza a riguardo.
Un nuovo gatto in casa
Un nuovo gatto che arriva in casa di punto in bianco e viene “presentato” (ma dovremmo dire “imposto”) come nuovo convivente è una fonte di paura nella misura in cui viene vissuto come un competitore che potrebbe accaparrarsi tutto. O che potrebbe voler lottare. Gli inserimenti sono sempre momenti molto delicati (e molto stressanti) della vita di un gatto.
Una nuova casa
Esattamente come non amano viaggiare, i gatti non amano nemmeno traslocare. Questo perché adattarsi ad un nuovo ambiente è sempre uno sforzo molto importante, sia dal punto di vista cognitivo, emotivo e comportamentale. Ci sono gatti che ad un trasloco si adattano nel giro di poche ore, ce ne sono altri che necessitano di giorni.
Confusione umana
Una casa confusionaria, dove si urla, di tengono alti i volumi, dove c’è gente che va e viene in continuazione o, peggio, animali che arrivano e partono continuamente, una casa caotica, imprevedibile e con poco margine di privacy è un ambiente che mette a dura prova il senso di sicurezza di un gatto. Molto spesso dietro un gatto “pauroso” c’è semplicemente un contesto poco adeguato ad ospitarlo.
Contatti fisici irrispettosi
I gatti si difendono attivamente quando non gradiscono di essere toccati. Se, però, devono farlo continuamente perché vivono in una casa in cui continuamente vengono sollecitati, toccati, accarezzati, manipolati, questo può generare ansia e uno stato cronico di paura. Rispettare i gatti nei loro bisogni di privacy, anche fisica, è fondamentale per non ledere il loro benessere.