Non parliamo di cani che volano o sparano raggi laser dagli occhi come nel film d'animazione DC League of Super-Pets, dove si racconta una storia piuttosto peculiare e alternativa a quella di Superman che, in questa versione, sarebbe accompagnato da un Labrador Retriever con i suoi stessi super poteri, Krypto.
In ogni caso, però, di adattamenti straordinari nel mondo animale ce ne sono moltissimi, alcuni talmente tanto stupefacenti da poter essere considerati veri e propri "super poteri". A dare vita a queste capacità straordinarie sono le pressioni evolutive di migliaia di anni che lentamente seleziono gli individui con gli adattamenti necessari per sopravvivere in un determinato contesto ambientale e che, poi, riescono a riprodursi con successo.
Animali simili esistono in ogni ramo del grande albero filogenetico delle specie e di seguito riportiamo soltanto una piccola selezione.
Scarabeo ercole
Con un nome del genere, scarabeo ercole (Dynastes hercules), deve essere sicuramente il primo a figurare in questa lista. Questo insetto è un coleottero del gruppo degli scarabei rinoceronte, chiamati così perché il maschio possiede una sorta di lungo corno sulla testa. Vive nelle foreste del Centro- Sud America e rappresenta il coleottero vivente più lungo al mondo e anche tra i più grandi a riuscire a volare.
Il corno serve ai maschi per i combattimenti al fine di accoppiarsi con le femmine: grazie a questo riescono a inchiodare il rivale e addirittura sollevarlo e letteralmente lanciarlo via per toglierselo di torno. Il suo "super potere" è strettamente legato al nome "Ercole": l'animale ha la capacità di sollevare carichi molto pesanti e inizialmente si pensava potessero riuscire ad alzare fino a 850 volte la loro massa corporea, ma studi successivi hanno rivelato che non fosse vero. Al contrario riesce a sollevare fino a 100 volte il suo peso, una cifra comunque molto alta.
Canocchia pavone
La canocchia pavone (Odontodactylus scyllarus) ha un set di super poteri veramente invidiabili. È un gambero tropicale dai colori vivaci e dall'aspetto apparentemente innocente. Nonostante le sue dimensioni, che variano da circa tre a diciotto centimetri, presenta delle appendici anteriori davvero potentissime da essere considerata il miglior pugile del mondo animale. Il suo pugno infatti proprio non perdona: ha una velocità di circa 80 chilometri orari, simile a quello di un proiettile sparato da una pistola e con una forza di impatto che può arrivare fino a 1501 Newton. I "pugni" servono a questo gamberetto per distruggere le conchiglie, rompere il cranio di piccoli pesci o l'esoscheletro di alcuni crostacei.
Inoltre i suoi occhi sono straordinari: sono i più veloci e mobili di qualsiasi altro essere vivente. Riesce a vedere con pochissima luce, a distinguere i colori in modo più vivido e brillante di chiunque altro e possono ruotarli completamente, in modo indipendente l'uno dall'altro, riuscendo a comunque a stabilizzare le immagini.
Gatto
Spesso li sottovalutiamo perché presenti spesso nelle nostre case, ma anche i gatti possiedono superpoteri incredibili. In particolare l’udito è estremamente sensibile, uno strumento utile per predare i piccolo roditori. L’orecchio felino dunque si è sviluppato nel corso del tempo proprio per essere capace nel captare uno squittio di topo anche in lontananza. L’intervallo acustico udibile per i gatti infatti è addirittura superiore a quello del cane.
In aggiunta a ciò la bolla timpanica dei nostri amici gatti ha una maggiore capacità rispetto a quella dell’uomo: ciò implica il percepire i nostri stessi suoni con un volume tre volte superiore a come li sentiamo noi. Ecco perché molti gatti possono risultare infastiditi da suoni quotidiani che a noi sembrano innocui, come l’aspirapolvere, la lavastoviglie o un suono di un clacson fuori dalla finestra. L’estrema mobilità del suo padiglione auricolare permette inoltre al gatto di localizzare con una precisione straordinaria la fonte di un determinato suono.
Sfinge testa di morto
Un altro super potere, piuttosto macabro questa volta, lo mostra la sfinge testa di morto (Acherontia atropos). Questo animale possiede un particolare disegno dal quale prende il nome. Il suo significato evoluzionistico è certamente quello di dissuadere, distrarre o ingannare i predatori e non sarebbe poi tanto diverso da quello di altre falene ricordando una generica falsa testa, se osservato insieme al resto del corpo e alle ali.
Falsi occhi e false teste sono un deterrente piuttosto diffuso tra le falene e non solo, una forma di mimetismo particolarmente efficace per dissuadere uccelli e altri piccoli predatori. Ma le peculiarità della sfinge testa di morto non si fermano certo qui: il colore a strisce gialle e nere dell'addome degli adulti ricorda molto quello dei calabroni, ed è anche questo una forma di mimetismo (chiamato batesiano) in cui una specie innocua imita i colori e disegni d'allarme di un'altra pericolosa o velenosa.
Ghepardo
Fra i super poteri più desiderati dall'uomo sicuramente c'è la super velocità. Fra gli animali, però, c'è n'è uno che si avvicina molto ad avere un potere del genere: il ghepardo, l'animale terrestre più veloce al mondo. Le stime della velocità massima raggiunta variano dagli 80 ai 128 chilometri orari. Per fare un paragone Marcell Jacobs durante il record mondiale nei 100 metri alle Olimpiadi ha toccato "solo" i 36,72 chilometri orari.
Iniziamo però a sfatare un mito: contrariamente alla credenza comune, i ghepardi (Acinonyx jubatus) non cacciano semplicemente inseguendo la loro preda ad altissima velocità. I risultati di due studi del 2013 condotti munendo alcuni esemplari di collari GPS mostrano che questi felini cacciano a velocità molto inferiori dei loro record durante la maggior parte dell'inseguimento, per poi effettuare alcuni brevi scatti (della durata di pochi secondi) in cui raggiungono le velocità di punta.
Capibara
Alcuni "super poteri" sono più appariscenti di altri, ma in generale sono tutti utili per un solo scopo: sopravvivere e potersi riprodurre. Ecco come il capibara (Hydrochoerus hydrochaeris) ha il potere di essere il roditore più grande del mondo, un animale diffuso in quasi tutto il continente sudamericano che da adulto è lungo 106-134 centimetri, è alto da 50 a 62 centimetri al garrese e può arrivare a superare i sessanta chili di peso. Il record della specie appartiene ad una femmina ritrovata in Brasile di ben 91 chili. I suoi parenti stretti includono porcellini d'India e cavie di roccia, ed è più lontanamente imparentato con l'agouti, il cincillà e la nutria. Anche i capibara, come molti altri roditori, pare che si trovino a loro agio negli ambienti urbani.
Il capibara è una specie semi-acquatica che abita gli specchi d'acqua di savane e fitte foreste. È una specie altamente sociale e può essere trovata in gruppi fino a cento individui, ma di solito vive in gruppi di poche decine di individui. Sebbene sia cacciato per la sua carne, per la pelle e il grasso, non è considerata una specie minacciata.
Medusa immortale
Fra tutti i super poteri l'immortalità è sicuramente il più assurdo e desiderato, soprattutto fra i super cattivi. Turritopsis nutricula è comunemente nota con il nome "medusa immortale" per un buon motivo: è l'unico organismo conosciuto al mondo a poter vivere in eterno, caratteristica che le dona immediatamente un alone di mistero e fascino talmente irresistibile da stuzzicare quella parte della fantasia umana che crede a favole e leggende.
Turritopsis nutricula, però, non è un animale fantastico uscito fuori dalla valigia di Newton Scamander, famoso magizoologo protagonista della serie di libri e film "Animali fantastici e dove trovarli". È un animale reale, un idrozoo della famiglia Oceaniidae per l'esattezza, in grado di tornare allo stato di polipo dopo aver raggiunto la fase di medusa adulta, sovvertendo il naturale ciclo presente in quasi ogni medusa.
Rana nana di Cuyaba
Riuscire a mimetizzarsi tanto bene da addirittura confondere i predatori è sicuramente un super potere interessante. La Physalaemus nattereri, detta comunemente la rana nana di Cuyaba è un anfibio originario delle foreste di Brasile, Bolivia e Paraguay è famosa per avere due inquietanti macchie nere che le donano a chi osserva di sfuggita il suo posteriore l'impressione che un serpente li stia osservando.
Tali macchie hanno un duplice significato adattativo: da un lato, come spiegato in precedenza, possono venir scambiate per gli occhi di un predatore, mettendo in fuga un eventuale cacciatore in agguato. Dall'altra servono per deviare l'attenzione di un predatore su parti del corpo non vitali. Quando devono colpire una preda quasi sempre gli animali cercano di effettuare un unico attacco agli organi vitali, come ad esempio la testa. Confusi dai "finti occhi", dunque, i predatori potrebbero sprecare il prezioso attacco colpendo una parte non vitale, garantendo alla preda il tempo per fuggire.
Un'ultima spiegazione non ha nulla a che vedere con gli occhi e vede le macchie colorate come "segni aposematici". L'aposematismo è la colorazione di una parte più o meno estesa del corpo di un animale che avverte eventuali predatori di essere pericolosi. Gli animali che possiedono questi colori, infatti, sono spesso velenosi o tossici e informare i predatori di questa propria caratteristica scoraggia notevolmente possibili attacchi.
Diavolo spinoso
Un altro animale con super poteri il cui nome ha addirittura origini bibliche è il diavolo spinoso (Moloch horridus). Questo rettile vive esclusivamente nei deserti australiani e ha il corpo ricoperto di squame spinose e appuntito che lo aiutano a difendersi dai predatori e a camuffarsi tra la vegetazione del deserto, ma c'è di più.
Le spine sono attraversate da minuscoli canali che gli permettono di assorbire l'acqua per convogliandola poi alla bocca. Un sistema davvero ingegnoso per sopravvivere alla siccità delle aride regioni australiane.
Drago blu
Per ultimo, ma non per importanza c'è il drago blu (Glaucus atlanticus), uno degli animali dall'aspetto più innocuo ma che possiede uno dei veleni più letali del Pianeta. Il Glaucus atlanticus è un animale che sembra provenire da un mondo fantastico. Si ciba di prede come meduse, con veleni cardiotossici, neurotossici e necrotizzanti, ha la possibilità di prelevare questi veleni e usarli come sua arma di difesa. Anzi, lui è ancora più furbo, seleziona le cellule urticanti più potenti delle meduse, per conservarle nei suoi tentacoli, o meglio, in strutture apposite chiamate cnidosacchi.
Questo meccanismo fa sì che appena si sfiori l'animale lui rilasci in una volta sola tutto il veleno più potente raccolto, potendo provocare la morte. Oltre a quello appena descritto, il piccolo drago sfoggia altri comportamenti sorprendenti, come ingoiare regolarmente una bolla d'aria per tenerla nel suo stomaco affinché questa gli permetta di galleggiare a pancia in su. Quindi quel colore brillante che vediamo è la sua pancia (o meglio ventre).