Sono diversi gli animali che non sanno nuotare, dimostrando come l'evoluzione non è quel fenomeno perfetto che credono alcuni. Per esempio, le giraffe abituate a vivere nella savana e a sprecare pochissimi liquidi per non morire disidratate si trovano in enorme difficoltà di fronte ad un grande lago o al mare. Le loro 4 specie infatti odiano perfino bagnarsi, quando arrivano le grandi piogge a dissetare la savana.
Questa avversità nei confronti dell'acqua è una caratteristica molto presente in quelle specie che si sono evolute lontano dalle grandi masse d'acqua come in ambienti molto aridi. Esistono tuttavia delle eccezioni, come i gatti e i rinoceronti, che in teoria non dovrebbero saper nuotare, per via della loro avversità all'acqua, ma che in realtà possono dimostrarsi degli ottimi nuotatori. Sono solo molto riluttanti a immergersi completamente. Di seguito vi presentiamo una breve lista, contenente 10 specie inabili al nuoto.
Gorilla
Fra gli animali incapaci di nuotare ci sono molti nostri parenti. Le grandi scimmie, infatti, vivendo in contesti forestali e lontano da laghi, grossi fiumi e dal mare, spesso non sviluppano le capacità per nuotare, tanto che anche dinnanzi ad un piccolo fiume si allontanano. Questa tra l'altro sarebbe anche la ragione che spinge due specie – gli scimpanzé (Pan troglodytes) e i bonobo (Pan paniscus) – a non incontrarsi mai, visto che le loro due popolazioni, seppur vicine, sono separate da una valle attraversata da un grosso fiume.
I gorilla sono un genere di primati molto massicci, che abitano le zone centrali dell'africa equatoriale. Vengono solitamente divisi in gorilla occidentali (Gorilla gorilla) e in gorilla orientali (Gorilla beringei), ma entrambe queste specie a sua volta presenta due sottospecie. Ritti in piedi, i maschi possono essere alti fino a 1 m e 75 cm e il loro peso può sfiorare i 200 kg. Parenti prossimi dell'uomo, sono noti per essere delle scimmie iperprotettive nei confronti dei loro figli e per abitare zone montuose e densamente forestate.
La loro avversità all'acqua e la loro incapacità di nuotare si spiega attraverso la loro stazza e la relativa assenza di corpi idrici importanti nei loro territori, al di là di grandi fiumi (che non attraversano) come il fiume Congo. Quando si avvicinano all'acqua per bere cercano infatti di valutarne l'altezza, portando con sé un bastone o mandando avanti gli esemplari più alti e robusti del loro gruppo. Appena un esemplare raggiunge il limite di profondità che riesce a sopportare, annaspa e torna indietro, dirigendosi verso la riva.
Un'altra ragione che spinge queste scimmie a temere l'acqua è anche la presenza di eventuali predatori sotto al livello dell'acqua. I fiumi molto torbidi possono infatti ospitare diversi predatori, come alcuni serpenti e il coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus).
Scimpanzé
Come i gorilla, anche gli scimpanzé temono l'acqua, vivendo in contesti ambientali molto simili. Nel mondo esistono 4 sottospecie di scimpanzé, tutte abitanti dell'Africa centrale o dell'Africa occidentale, dove vive la popolazione che vive più vicino alla costa. Parente stretto dell'essere umano, questa specie può raggiungere i 160 cm di altezza, per 60 kg di peso. Trascorre gran parte della sua vita tra i rami più bassi della foresta centrale africana, ma per via del loro peso si possono incrociare spesso alcune famiglie a terra, mentre svolgono le loro azioni quotidiane.
Visto che odiano l'acqua, queste scimmie cercano di proteggersi persino dalla pioggia, andandosi a rifugiare fra le fronde più fitte degli alberi, negli ingressi di alcune piccole grotte o sotto delle grosse foglie. Quando costretti ad attraversare un fiume, per raggiungere una valle ricca di frutti, cercano di raggiungere un punto in cui le due rive sono particolarmente vicine, così da lanciarsi da alcuni rami o camminare in mezzo al fiume.
Bonobo
Come le altre due specie di grandi scimmie, i bonobo non si trovano a suo agio in acqua e quando sono costretti ad attraversare dei fiumi, lo fanno esclusivamente nei punti poco profondi. Questo animale viene considerato il parente più vicino alla nostra specie e il suo areale è circondato dalle popolazioni selvatiche di scimpanzé, a cui non stanno simpatici, e da diversi fiumi che ne limitano l'estensione, nella Repubblica Democratica del Congo.
La loro massa corporea raggiunge un massimo di 60 kg e sono leggermente più piccoli degli scimpanzé, tanto che un tempo venivano considerati degli scimpanzé pigmei. Famosi per la loro struttura sociale, basata sul sesso e controllata delle femmine, i bonobo sono noti anche per essere mansueti e molto affettuosi, non solo con gli esemplari della propria specie, ma anche con gli esseri umani che li tutelano.
Le giraffe
Le giraffe sono completamente inabili al nuoto, a causa della loro particolare morfologia e lunghezza del collo. Ciò che li ha resi infatti capaci di raggiungere anche le fronde più alte, gli impedisce letteralmente di attraversare i laghi e i fiumi, tanto che solo per abbeverarsi queste creature devono assumere una posizione particolarmente scomoda, a gambe divaricate. Non a caso gran parte dei liquidi che assumono lo prendono dalle foglie degli alberi, venendo costretti a raggiungere le pozze d'acqua solo durante le stagioni di secca.
Attualmente la tassonomia delle giraffe è molto confusa e difficile, esistendo diversi parametri di classificazione. Alcuni scienziati infatti credono che esistono 4 specie distinte di giraffe, mentre altri credono che ce ne siano 8. Per la finalità di questo articolo, basta comunque solamente chiarire che genericamente tutte le specie sono inabili al nuoto e che ci sono alcuni gruppi particolarmente isolati, tanto da essere a gran rischio di estinzione, come le giraffa masai (Giraffa camelopardalis tippelskirchi).
In generale le giraffe abitano l'africa subsahariana, lontano dalle foreste equatoriali e dai deserti. I maschi possono misurare fino a 6 metri di altezza, mentre il loro peso varia da specie a specie, ma sempre attorno ai 1200 kg.
Le testuggini terrestri
Una delle difficoltà maggiori nel proteggere le varie testuggini terrestri che abitano il pianeta è spiegare alle persone che, a differenza delle loro parenti marine, non sono capaci di nuotare. Questo non si osserva solamente quando si va a parlare delle grandi tartarughe delle Galapagos (Chelonoidis niger), il cui carapace può anche raggiungere i 150 cm di lunghezza, ma anche per le più piccole testuggini europee, come la Testudo hermanni.
Questi animali al massimo possono infatti godersi un piccolo bagnetto nelle zone umide, ma non sono adattati né a nuotare né a entrare in contatto con l'acqua di mare, troppo salata per loro.
Le tartarughe terresti delle Galapagos inoltre è troppo pesante per spingere il proprio corpo dentro l'acqua, come fanno le tartarughe di mare. Questi animali sono dunque divenuti prigionieri delle loro isole e per questa ragione vengono considerati fra gli animali più a rischio d'estinzione del mondo. Adattatisi a sfruttare le risorse della terra ferma, nel corso della loro evoluzione hanno perso la capacità di spingersi a largo, lontano dall'arcipelago.
Paguri
Per quanto possa sembrare strano, anche alcuni crostacei che è possibile trovare fra le spiagge si sono adattati così tanto alla terra ferma da essere ora incapaci di nuotare. Fra questi abbiamo diverse specie di paguri terresti, quei piccoli animali che si rifugiano dentro le conchiglie vuote dei gasteropodi, per proteggere il loro ventre molle.
Seppur infatti questi animali vivano su diverse spiagge del mondo, non sono in grado di nuotare ed essendo incapaci anche di respirare sott'acqua, possono sopravvivere meno di 30 minuti completamente immersi. Per questa ragione quando arriva l'alta marea cercano sempre di scappare dalle onde o di scavarsi una fossa sufficientemente profonda nella sabbia, dove possono continuare a respirare.
Nel mondo ci sono circa cinquemila specie conosciute di paguri, ma la quasi totalità vive in ambiente acquatico. Sono quindi poche le specie di tipo terrestre, incapaci di vivere in acqua, quasi tutte circoscritte ai tropici. Sfortunatamente per loro, sono anche fra gli animali che finiscono più spesso dentro i retini dei bambini in spiaggia, una minaccia che ha condotto alcune specie a svanire in alcuni territori.
Lumache terrestri
Anche le lumache terrestri non sanno nuotare. Quando infatti sottoposti all'acqua, non hanno un vero e proprio controllo di movimento e al massimo si mettono a fluttuare nell'acqua. Una chiocciola inoltre può fluttuare tramite due sistemi.
La prima prevede che la chiocciola abbia incamerato dell'aria, tramite una bolla, dentro la conchiglia. Questa bolla la rende, nel complesso, più leggera rispetto all'acqua circostante, perciò risulta un ottima soluzione per salire verso la superficie e sopravvivere all'annegamento. In altri casi, invece, le lumache usano il proprio opercolo, per non annegare e lasciarsi trascinare lontano.
Non saper nuotare non vuol dire che questi animali disprezzano l'acqua. Le lumache infatti, essendo molluschi, hanno bisogno di essere costantemente idratate e per questo amano stare in luoghi umidi.
Gli adulti di diversi insetti
Seppur diversi stadi giovanili degli insetti vivano in acqua (pensiamo alle mosche o alle stesse larve delle zanzare), in verità gli adulti di queste specie non sono abili al nuoto, anche se vivono a stretto contatto con le zone umide. Farfalle, mosche, falene, ma anche grilli e diverse locuste, quando raggiungono la fase adulta, cominciano ad esplorare il cielo e a pattugliare le zone limitrofe in cui sono nati, ma la loro delicata struttura corporea non gli permette più di andare sotto il livello dell'acqua, tanto che hanno perso gli organi che gli consentivano di respirare.
Alcuni insetti che invece considereremmo in teoria incapaci di nuotare si dimostrano abilissimi nel farlo, come le formiche e le termite, che in situazioni di rischio possono persino formare una zattera con i loro corpi, per radunare le loro colonie e mettere in salvo le loro uova e le larve.
Spugne e coralli
Spesso ci dimentichiamo che in mare esistono degli organismi incapaci di nuotare, essendo degli organismi legati ai fondali. Fra questi, i principali sono ovviamente le spugne e i coralli, che seppur presentano delle fasi larvali capaci di venire trascinati dalle correnti, da adulti rimangono adesi alla stessa superficie.
Attualmente gli scienziati conoscono circa 6.000 specie di spugne, distribuite in tutti i mari del mondo e suddivisi in varie classi – Calcispongiae, Hyalospongiae, Demospongiae e Sclerospongiae – mentre i coralli fanno parte dei celenterati, lo stesso gruppo in cui sono presenti le meduse. Anche in questo caso sono 6.000 le specie conosciute dalla ricerca, la maggioranza circoscritte nelle grandi barriere coralline del mondo.
Pavone
Anche il maschio del Pavone (Pavo cristatus) è incapace di nuotare e la ragione è abbastanza semplice. La sua particolare coda, fondamentale per attrarre le femmine, è infatti troppo pesante e deve rimanere perfettamente pulita e asciutta per poter funzionare. Qualora infatti fosse macchiata o priva di alcune penne, il maschio si rivelerebbe un cattivo partner.
Le femmine invece possono immergersi parzialmente in acqua e superare alcuni tratti fluviali, ma questo perché non dispongono di una complicata coda o di piume molto voluminose, in grado di trascinarle giù con il loro peso. Il pavone è anche uno dei pochi casi di animali in cui solo un sesso non è in grado di nuotare. Gli altri animali presenti nella lista di qui sopra non presentano infatti questa particolarità.