A poche ore dalla manifestazione contro le politiche di gestione degli orsi in Trentino, gli attivisti di Stop Casteller annunciano la diffusione di un dossier con tutte le contraddizioni della giunta di Maurizio Fugatti.
La diffusione del documento avverrà durante il corteo nazionale previsto per oggi, 21 settembre, a Trento con un corteo in piazza Duomo a partire dalle ore 14. Il dossier ripercorrerà gli ultimi 10 anni di gestione dei plantigradi, con particolare attenzione «alla condotta ambigua della giunta provinciale attualmente al governo», fanno sapere da Stop Casteller.
«Ordinanze fantasma e decreti caricati a notte fonda sono solo alcuni esempi del modus operandi del presidente Fugatti, che abbiamo raccolto e documentato in collaborazione con l'avvocato Paolo Letrari, legale di LNDC Animal Protection – dichiara Francesca Manzini, portavoce della campagna – La comunicazione tardiva dei ritrovamenti e le informazioni frammentate, o totalmente assenti, sulle autopsie degli orsi vittima di bracconaggio evidenziano l'opacità della giunta e il tacito assenso verso la cosiddetta "giustizia privata"».
Il "fàr e tasèr", cioè il "fare e tacere" del bracconaggio degli in Trentino era già stato denunciato dalle sigle di tutela animale a seguito dell'autopsia sul corpo di F36, l'orsa trovata morta in Val Bondone lo scorso settembre per cause rimaste sconosciute per quasi un anno. Nonostante la lunga permanenza all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie per l'autopsia, i risultati sono arrivati solo poche settimane fa, e il motivo di un tale ritardo è diventato subito chiaro: è stata uccisa da colpi di arma da fuoco.
«Da tempo le istituzioni hanno smesso di essere un baluardo di difesa delle specie protette, come lupi e orsi, e al contrario sono diventate i loro più acerrimi nemici – ha aggiunto Manzini – dagli abbattimenti lampo di Fugatti alle proposte di sterilizzazione del ministro Pichetto Fratin, le normative vengono interpretate a uso e consumo delle lobby di allevatori e cacciatori e queste specie rischiano di trovarsi a breve, ancora una volta, sull'orlo dell'estinzione».
E l'attivista di Stop Casteller rilancia: «Torniamo in piazza ancora una volta con il duplice scopo di smascherare la subdola propaganda politica di Fugatti e ribadire un messaggio etico molto semplice: anche la vita animale conta. Il mondo non è una nostra esclusiva proprietà, da difendere ammazzando. Bisogna imparare a convivere in armonia con le altre specie che lo abitano».