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11 Luglio 2024
13:58

Se il tuo cane ha le pulci nonostante l’antiparassitario, stai facendo questi errori

Il cane può avere le pulci anche se hai usato l'antiparassitario. Quando succede, probabilmente hai commesso uno di questi errori nell'applicazione o nella scelta del prodotto.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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I parassiti sono un problema molto comune per i nostri amici a quattro zampe. Tra i più diffusi nel cane ci sono le pulci, le zecche e i pappataci, che possono causare anche problemi di salute seri al nostro amico. Per proteggerlo, fortunatamente, possiamo ricorrere a diversi tipi di antiparassitari, tra cui le fialette spot-on, i collari antipulci e le pillole. Tuttavia, nonostante l'uso di questi prodotti, può capitare che il cane continui ad avere le pulci. Questo può accadere perché probabilmente abbiamo commesso un errore nella scelta o nell'applicazione del prodotto. Vediamo quali sono quelli più comuni.

Errori nell'applicazione

Uno degli errori più comuni è l'applicazione scorretta dell'antiparassitario, in particolare la fialetta spot-on. Questo prodotto deve infatti essere applicato direttamente sulla pelle del cane, non sul pelo. Se commettiamo questo errore, inevitabilmente, la sua efficacia si riduce drasticamente. Bisogna quindi prestare molta attenzione e spostare il pelo per raggiungere la pelle quando lo applichiamo. Inoltre, se si tratta di un cane di grosse dimensioni, è consigliabile applicarlo in almeno due o tre punti diversi lungo la schiena, assicurandosi che il cane non possa ovviamente leccarsi.

La molecola non è efficace

In alcune aree, i parassiti possono sviluppare una certa resistenza a determinate molecole presenti negli antiparassitari. Cambiare semplicemente marca non è però sufficiente se il nuovo prodotto contiene la stessa sostanza. È perciò fondamentale chiedere sempre consiglio al proprio veterinario di fiducia, che potrà suggerire un antiparassitario che utilizza una molecola differente e che è magari più efficace per la zona in cui viviamo. La resistenza agli antiparassitari è un fenomeno molto recente e ancora in fase di studio, ma che potrebbe diventare nel tempo un problema molto serio.

Prodotti naturali troppo leggeri

Gli antiparassitari o i repellenti "naturali", sono spesso meno efficaci rispetto ai farmaci, soprattutto in caso di infestazioni massicce. Sebbene alcuni prodotti o sostanze naturali possono essere una buona opzione per la prevenzione o per casi lievi, in situazioni invece gravi con infestazioni massicce, è meglio optare per farmaci specifici e più "potenti", sempre seguendo le indicazioni del veterinario. Qualsiasi tipo di antiparassitario, infatti, andrebbe sempre concordato col proprio veterinario anche in base al contesto e alle singole esigenze del cane.

Il cane è stato lavato

Se il cane è stato lavato poco dopo l'applicazione della fialetta spot-on, questa perde inevitabilmente la sua efficacia. L'acqua e i detergenti dilavano via dalla pelle il prodotto, che quindi non viene assorbito e non può tenere lontani i parassiti. Proprio per questo, si consiglia sempre di aspettare almeno una settimana dopo l'applicazione prima di fare il bagnetto al cane. Inoltre, potrebbe comunque essere utile non lavarlo troppo spesso nelle settimane immediatamente successive all'applicazione dell'antiparassitario.

L'antiparassitario è scaduto

Un prodotto scaduto o che ha superato il periodo di efficacia garantito inevitabilmente non funziona più, ma non solo. Alcune condizioni climatiche, come il caldo eccessivo, possono ridurre la durata dell'efficacia dell'antiparassitario prevista. Per di più, alcuni prodotti potrebbero invece avere un tempo di efficacia diverso a seconda del parassita. Potrebbero per esempio difendere il cane dalle zecche per 5 settimane, ma solo 4 invece dalle pulci. È fondamentale controllare sempre la data di scadenza e le indicazioni sul bugiardino riguardo alla durata della protezione contro i vari parassiti.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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