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8 Luglio 2024
18:10

Se il tuo cane appartiene a una di queste 12 razze, potrebbe soffrire di più il caldo

D'estate, i cani soffrono per il caldo molto di più di noi umani, con alcune razze che sono particolarmente più sensibili di altre, come i cani brachicefali e quelli con un sottopelo folto e denso.

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Con l'arrivo del caldo e della stagione estiva, il benessere dei nostri amici a quattro zampe diventa ancora di più una priorità assoluta. I cani, a differenza di noi esseri umani, potrebbero infatti soffrire molto per il caldo, anche perché hanno una temperatura corporea di base più alta e un sistema di termoregolazione meno efficiente. Infatti, mentre noi sudiamo per raffreddare il nostro corpo, i cani possono farlo solo tramite le zampe e ansimando.

Questo sistema di termoregolazione rende i cani più vulnerabili ai colpi di calore, soprattutto se cuccioli, anziani, in sovrappeso e se appartengono ad alcune razze specifiche. Tra queste, i cani brachicefali sono sicuramente quelli più a rischio, a causa proprio del muso schiacciato e delle conseguenti difficoltà respiratorie. Tuttavia, anche altre razze o cani con mantelli molto scuri, possono essere più suscettibili di altre al caldo.

L'elenco delle razze che soffrono di più il caldo

Quando si parla di razze che soffrono particolarmente il caldo, i cani brachicefali sono sicuramente in cima a questa lista. Queste razze, caratterizzate da un muso molto schiacciato, hanno spesso notevoli difficoltà nel respirare correttamente a causa della selezione estrema dell'uomo, un problema che si accentua ancora di più con le alte temperature. Tra queste razze troviamo:

Oltre ai cani brachicefali, tuttavia, anche cani da lavoro o razze da corsa, come i levrieri, possono essere molto sensibili al caldo. La loro struttura fisica, ottimizzata per la velocità, li rende meno efficienti nel dissipare il calore, soprattutto durante un'attività fisica intensa. Inoltre, i cani con mantelli scuri, come quelli neri o grigi, tendono ad assorbire più calore dal sole, aumentando il rischio di surriscaldamento. Infine, ci sono poi le razze con un folto sottopelo, che pure potrebbero soffrire per il caldo. Tra queste troviamo per esempio:

Perché soffrono di più?

I cani affetti da sindrome brachicefalica, come Carlino, Bouledogue francese e Bulldog inglese, hanno una conformazione del cranio che riduce la lunghezza del muso, rendendo molto più difficoltosa la respirazione. Questo limita anche la loro capacità di ansimare, che è il principale metodo con cui i cani dissipano il calore. Durante l'estate, quando la temperatura aumenta, questi cani possono quindi surriscaldarsi più facilmente, poiché non riescono a introdurre abbastanza aria fresca per raffreddare il corpo.

I cani che fanno sport, per esempio i levrieri da corsa come il Greyhound, sono "progettati" per essere veloci, con un corpo snello e muscoli potenti. Tuttavia, questa struttura li rende meno efficienti nella dispersione del calore, soprattutto durante le attività sportive. Il loro fisico sottile non favorisce la ventilazione e la rapida dissipazione del calore corporeo, rendendoli vulnerabili alle alte temperature. Anche i cani con mantelli di colore scuro, come i Labrador neri e gli stessi levrieri, potrebbero soffrire di più per il caldo, poiché assorbono molto più calore rispetto a quelli con mantelli chiari.

Allo stesso modo, anche le razze con un folto e denso sottopelo, come l'Akita, il Chow Chow oppure i cosiddetti cani nordici selezionati per resistere al freddo, come il Samoiedo o l'Alaskan Malamute, potrebbe patire le alte temperature. La loro pelliccia più densa e isolante trattiene di più il calore, rendendo più difficile la regolazione della temperatura corporea. In ogni caso, quando fa molto caldo, è importante rinfrescare il nostro cane per prevenire il colpo di calore sempre, a prescindere dalla razza di appartenenza.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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