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4 Agosto 2024
19:00

Scoperta una nuova specie di succiacapre: ma perché questi uccelli notturni si chiamano così?

È stata scoperta una nuova specie di succiacapre, battezzata Caprimulgus ritae, che vive tra le piccole isole della Sonda. Ma davvero questi uccelli succhiano il latte alla capre?

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La nuova specie appena descritta. Foto di James Eaton

Un team di ricercatori guidato George Sangster ha recentemente portato alla luce una nuova specie di succiacapre che vive nelle isole di Timor e Wetar, tra Indonesia e Malesia. Questi uccelli notturni, noti per il loro nome singolare e il piumaggio criptico, appartengono alla famiglia dei caprimulgidi e rappresentano una delle sfide più ardue per gli ornitologi di tutto il mondo, poiché sono uccelli molto difficili da studiare e avvistare.

La nuova specie, battezzata Caprimulgus ritae, è stata individuata grazie a un approfondito lavoro sul campo tra le Piccole Isole della Sonda. Gli scienziati hanno identificato questa specie come distinta dalle altre del complesso Caprimulgus macrurus, un gruppo che si estende dal Pakistan fino all'Australia e comprende almeno sei specie morfologicamente molto simili, ma vocalmente differenti.

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Immagine da King et al., 2024

Caprimulgus ritae si distingue infatti per almeno 13 caratteri vocali distintivi, che quindi la separano nettamente dalle altre specie simili, ovvero C. macrurus, C. celebensis e C. manillensis. Conosciuto anche col nome comune succiacapre di Timor, è un uccello specialista delle foreste e abita una vasta gamma di habitat tropicali, dalle foreste sempreverdi a quelle secche decidue, ma principalmente nelle pianure sotto i 1.000 metri di quota.

Questa specie rappresenta il quarto uccello endemico sia di Timor che di Wetar e la sua distribuzione rispecchia quella di altre specie di uccelli delle stesse isole, evidenziando un interessante pattern di endemismo. Le isole di Wetar e Timor sono separate da soli 51 chilometri, con l'isola di Atauro situata a 23 chilometri da Timor e 21 chilometri da Wetar, fungendo da possibile ponte per la colonizzazione avvenuta in tempi recenti.

La scoperta è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Ibis, contribuendo in maniera significativa alla comprensione della biodiversità e della biogeografia delle Isole della Sonda e di questo enigmatico gruppo di uccelli. Ma perché queste specie, rappresentate in Italia dal succiacapre comune (Caprimulgus europaeus) si chiamano proprio in questo modo?

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Un succiacapre comune, specie presente anche in Italia

Il nome curioso e per certi versi inquietante di "succiacapre" deriva da antiche credenze popolari. In passato, infatti, si pensava che questi uccelli, attivi durante la notte e che vivono spesso vicino a prati e fienili con animali domestici d'allevamento, succhiassero il latte direttamente dalle capre attaccandosi alla mammelle con la loro enorme bocca.

In realtà, i succiacapre sono uccelli insettivori che cacciano insetti volanti nel buio della notte. La loro apparizione frequente nei pressi di gruppi di animali da fattoria era probabilmente legata alla presenza numerosa di insetti attratti dagli animali stessi, piuttosto che un reale interesse per il latte delle capre. Questi fraintendimenti hanno però lasciato un'impronta duratura e affascinante nel nome comune di questi singolari uccelli notturni.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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