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2 Luglio 2024
16:51

Salvatore Esposito di “Gomorra” insieme alla sua Lola contro l’abbandono dei cani

L'attore napoletano si mostra in viaggio con la sua cagnetta e lancia un appello accorato: «L'estate sta arrivando ed io e Lola volevo raccomandarvi/intimarvi di avere cura dei vostri animali domestici e di NON ABBANDONARLI!!!».

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Abituati a vederlo nei panni di Gennaro ("Genny") Savastano in Gomorra quasi si stenta a riconoscerlo mentre abbraccia teneramente la sua Lola, un Bassotto con cui condivide la vita. Insieme anche in treno, mentre sono in viaggio, l'attore Salvatore Esposito ha voluto dare un contributo all'eterna campagna di sensibilizzazione che ogni anno, a chiunque sta a cuore la vita di un animale, tocca fare. Con un post sul suo profilo Facebook, questo il messaggio che l'artista ha rivolto ai suoi follower e che si spera faccia breccia in tante altre persone:

L'estate sta arrivando ed io e Lola volevo raccomandarvi/intimarvi di avere cura dei vostri animali domestici e di NON ABBANDONARLI !!! Non solo perché è un REATO ma anche perché è come se ammazzaste degli amici fedeli con cui avete condiviso tante cose e che non vi hanno mai tradito. Se proprio dovesse nascere dentro di voi questo bisogno provate a lasciarlo a qualche amico\parente che potrà dargli l'amore di cui hanno bisogno oppure ad uno dei tanti rifugi/canili che potrete trovare nelle vostre zone . Questo messaggio spero possa arrivare a tanti e se dovesse capitarvi di vedere qualcuno che abbandona o maltratta gli animali DENUNCIATE in attesa che anche in Italia i nostri amichetti pelosi non vengano considerate più SOLO delle cose !!!

Esposito fa qualcosa in più in queste poche righe, rispetto solo a mostrarsi felice con la sua cagnetta al fianco. Consiglia a chi pensa di abbandonare un cane di portarlo comunque in un canile o rifugio, dopo aver vagliato la possibilità di affidarlo a persone conosciute.

Ciò che però tanti che amano i cani non sanno è che il fenomeno dell'abbandono in strada è diminuito, mentre è sempre più frequente proprio la "rinuncia di proprietà", istituto nato con la Legge quadro sul randagismo del 1991 e concepito dal legislatore per andare incontro a chi, in evidenti situazioni di difficoltà e indigenza, non potesse più badare al suo compagno di vita.

Di questa possibilità, però, in Italia se ne abusa sempre di più e quindi le immagini terribili di cani abbandonati legati a un palo in strada o nella piazzola di servizio autostradale sono molto meno frequenti ma i canili continuano a riempirsi perché, appunto, le persone poi lasciano i cani direttamente lì.

Apprezzando il gesto di "Genny" e condividendo chiaramente il suo appello, ci sentiamo di dire che l'unico modo per fermare questa piaga è lavorare sulla prevenzione e non consentire più che chiunque possa adottare un cane se non dimostra di avere davvero l'interesse alla conoscenza della specie. Tradotto, in fondo, significa solo che "prendere un cane" deve essere una scelta responsabile e perché sia tale il lavoro da fare è a monte e non a valle. Altrimenti questa, come quelle che ancora verranno, sarà solo un'altra estate di canili pieni di quelli che erano cuccioli a Natale scartati da un pacco come peluche e ora scartati come oggetti non più ritenuti utili.

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