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30 Aprile 2024
18:26

Quanto costa mantenere un gatto?

Cibo, spese veterinarie e accessori sono spese imprescindibili per mantenere un gatto, accanto a questi però ne esistono altri spesso sottovalutati. Vediamo quindi insieme quando costa mantenere un gatto.

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Adottare un gatto può incidere sul bilancio familiare molto più di quanto possiamo immaginare. Mantenere un gatto implica l'acquisto di beni di prima necessità come il cibo, e anche di accessori di eguale importanza per il benessere del nostro compagno animale.

Oltre alle spese fisse da tenere necessariamente in conto per il veterinario, gli antiparassitari e i vaccini, esistono anche gli arricchimenti ambientali, le cucce e altri oggetti che non possiamo fare mancare nella casa abitata da un gatto.

Quanto costa al mese mantenere un gatto?

Secondo un'indagine dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori realizzata nel 2020, i costi annui per mantenere un gatto ammontano a 1.178,50 euro per il primo anno di vita. Negli anni successivi la spesa da sostenere è di 892 euro.

Le cifre riportate da Federconsumatori sono calcolate prendendo in considerazione animali in buona salute e che non necessitino di particolari terapie o interventi. Su questa variabile incide anche la razza del gatto che abbiamo scelto di accogliere in casa con noi. I gatti brachicefali, ad esempio, hanno probabilità molto alte di sviluppare patologie invalidanti a causa del muso schiacciato che ostacola il passaggio dell’aria.

I costi da valutare

I costi da valutare quando si accoglie un gatto in casa sono molti e non si limitano al cibo e alle spese veterinarie, anche se sono la parte del bilancio più consistente. Quando prendiamo con noi un gatto, infatti, dobbiamo tenere presente anche i costi degli accessori necessari nella vita di tutti i giorni come le cucce, il trasportino e gli arricchimenti ambientali. I gatti hanno infatti bisogno di vivere la loro casa anche in altezza, sarà quindi fondamentale inserire nell'ambiente un'ampia scelta di spazi dedicati al nostro gatto.

Il prezzo di questi beni e servizi però può variare molto in base alla regione in cui ci troviamo, il costo della vita non è eguale in tutta Italia. Secondo le ultime rilevazioni Istat, la Lombardia e l’Alto Adige presentano livelli dei prezzi superiori alla media di oltre il 6%, mentre per la Campania e la Basilicata sono inferiori. In particolare, la differenza nei livelli dei prezzi tra la meno costosa Campania e la costosissima Lombardia è di quasi 17 punti percentuali.

Cibo

Il cibo è la spesa fissa per antonomasia e scegliere l’alimentazione corretta per il proprio gatto può essere molto difficile. Infatti è importante conoscere i felini prima di tutto da un punto di vista alimentare, scoprire le loro abitudini e anche comprendere qual è il loro comportamento in natura.

Secondo Federconsumatori, una dieta una dieta normale per il nostro gatto nel 2020 è costata 218 euro in un anno, con un incremento del 4% sul 2019. A questo si aggiungono gli snack, che non hanno subito incrementi e sono costati in un anno 110 euro.

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Le voci fanno riferimento agli anni 2019 e 2020
(Fonte: Osservatorio nazionale Federconsumatori)

Spese veterinarie

Le spese veterinarie rientrano tra le più temute da ogni pet mate. La prima voce delle spese veterinarie per il gatto sono sicuramente le vaccinazioni, anche se non ne esistono di obbligatorie per legge ce ne sono alcune fortemente consigliate, dette core.

Accanto a queste, c'è poi il costo della sterilizzazione, non obbligatoria per i gatti di casa ma raccomandata per evitare gravidanze indesiderate, soprattutto per gestire il randagismo e contenere la sovrappopolazione nelle colonie feline.

L'antiparassitario è molto importante per salvaguardare il nostro compagno felino dai parassiti che potrebbe passarci quando dorme con noi. La copertura contro i parassiti, al contrario di quanto si crede, non è relegata ai soli mesi estivi ma deve essere continuata tutto l'anno.

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Le voci fanno riferimento agli anni 2019 e 2020
(Fonte: Osservatorio nazionale Federconsumatori)

A queste spese fisse per la salute del gatto si aggiungono poi quelle impreviste ma molto comuni che arrivano se il nostro micio prende il raffreddore, si ferisce o viene coinvolto in un incidente anche banale. Se però abbiamo scelto di accogliere un gatto con sindrome brachicefala dobbiamo mettere in conto problemi respiratori, neurologici e alterazioni alla dentizione.

Arricchimenti ambientali

Ci sono alcuni accessori di cui dobbiamo tenere necessariamente conto quando decidiamo di accogliere un gatto nella nostra vita. I primi di questi strumenti sono le cucce. I gatti dormono ovunque ed essendo animali notturni possono voler cambiare postazione durante le ore serali. L'ideale sarebbe quindi posizionare cucce in vari punti della casa e a diverse altezze. Nel budget tenete quindi presente di aggiungere più cucce, non solo una.

In casa non possono mai mancare gli arricchimenti ambientali. Un gatto è felice e sereno è un gatto che vive in un luogo adatto a soddisfare tutti i suoi principali bisogni etologici, e investire in una casa a misura di gatto è un passaggio fondamentale per assicurarsi che possa trascorrere le giornate in uno spazio che rispecchia il più possibile alle sue esigenze.

Il trasportino è un altro degli accessori fondamentali da tenere in una casa che accoglie un gatto. È infatti utile per viaggiare con il proprio gatto, ma anche per portarlo dal veterinario o in qualsiasi luogo diverso dalla casa senza il timore di perderlo. In commercio esistono varie tipologie e modelli di trasportino per tutte le tasche.

Mantenere un gatto: non solo costi economici

Vivere con un gatto implica una importante assunzione di responsabilità. I nostri animali domestici dipendono da noi in tutto e per questo prima di accoglierne uno in casa dobbiamo ponderare in maniera consapevole non solo sul costo legato al mantenimento, ma anche sull'investimento emotivo che saremo chiamati a fare.

Anche i gatti cercano l'interazione e il contatto con i loro umani di riferimento, al contrario dei cani però i gatti possono anche non voler più tornare a casa se non trovano un ambiente accogliente e rispettoso dei loro bisogni.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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