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18 Aprile 2024
14:59

Quanto costa mantenere un cane?

Cibo, spese veterinarie e accessori sono costi di base molto importanti da sostenere, ma ce ne sono anche altri spesso sottovalutati. Quanto costa, quindi, mantenere un cane?

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Adottare un cane può rivoluzionare ogni aspetto della nostra vita, compreso il bilancio familiare. Mantenere un cane costa, e non poco. Ci sono infatti alcune spese fisse da tenere necessariamente in conto come il cibo e le spese veterinarie che riguardano anti parassitari e vaccini.

Accanto a queste uscite economiche ci sono poi anche altri costi da valutare come quelli per i servizi di dog sitter e dog walker; le assicurazioni e i sovrapprezzi che spesso le strutture alberghiere applicano per chi viaggia con animali al seguito. La spesa economica quindi è consistente e va ben inserita nella programmazione familiare, ma avrà comunque scarso valore se non sarà supportato da un eguale investimento emotivo.

Quando scegliamo di accogliere un cane in casa dobbiamo essere consapevoli che dipenderà da noi in tutto e per tutto, e dobbiamo essere in grado di garantirgli una vita dignitosa in cui venga rispettato il suo benessere fisico e psicologico. In questa valutazione quindi vanno ponderate tutte le variabili, comprese quelle di tipo economico.

Quanto costa al mese mantenere un cane?

I costi mensili per mantenere un cane sono un argomento da non sottovalutare nel momento in cui si decide di compiere questo passo. Avere un cane infatti non è un diritto, ma una responsabilità e come tale va affrontata.

Secondo un'indagine dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori realizzata nel 2020, il costo per mantenere un cane nel suo primo anno di vita va dai 1.707,70 ai 2.497,50 euro. Negli anni successivi la spesa da sostenere è di 1.500,20 euro annui per un cane di taglia piccola e di 2.232,20 per un cane di taglia medio-grande. L'inflazione aumenta costantemente e va a colpire anche i nostri animali: rispetto alla precedente indagine il costo di prodotti e servizi ha registrato un incremento compreso tra il +3% e il +5%.

Le cifre riportate da Federconsumatori sono calcolate prendendo in considerazione animali in buona salute e che non necessitino di particolari terapie o interventi. Su questa variabile incide anche la razza del cane che abbiamo scelto di accogliere in casa con noi. I cani brachicefali, ad esempio, hanno probabilità molto alte di sviluppare patologie invalidanti a causa del muso schiacciato che ostacola il passaggio dell’aria e che determina il caratteristico respiro di queste razze canine. Chi accoglie in casa un Bouledogue francese o un King Charles Spaniel dovrà mettere in conto una parcella del veterinario estremamente salata.

Le voci di spesa sono diverse, vediamole nel dettaglio.

I costi da valutare

I costi da valutare quando si accoglie in casa un animale sono molti e non si limitano al cibo e alle spese veterinarie, anche se sono la parte del bilancio più consistente. Quando prendiamo con noi un cane dobbiamo tenere presente anche i costi degli accessori necessari nella vita di tutti i giorni come guinzaglio, cucce, pettorina e molto altro.

Il prezzo dei beni e dei servizi varia molto in base alla regione in cui ci troviamo, il costo della vita non è eguale in tutta Italia. Secondo le ultime rilevazioni Istat, la Lombardia e l’Alto Adige presentano livelli dei prezzi superiori alla media di oltre il 6%, mentre per la Campania e la Basilicata sono inferiori. In particolare, la differenza nei livelli dei prezzi tra la meno costosa Campania e la costosissima Lombardia è di quasi 17 punti percentuali. Va da sé che una toelettatura in un negozio del centro di Milano costerà di più rispetto allo stesso servizio offerto a Napoli: se quindi si ha in programma un trasloco sarà bene tenere conto anche di questo tipo di variabile.

Consapevoli di ciò, vediamo quindi quali sono i costi principali da valutare.

Cibo

Il cibo è la spesa fissa per antonomasia. Quanto si spende varia in base alla taglia del cane e al tipo di dieta che segue. Un cane tipo San Bernardo, che può arrivare a pesare anche 80 chili, mangerà molto di più rispetto a un Volpino che non supera i 5 chili.

Un cane di taglia medio-piccola che segue una dieta casalinga in un anno costa oltre 300 euro, uno di taglia medio-grande ne costa quasi 700. La dieta a base di crocchette è leggermente più economica ma non è detto, dipende dalla qualità del prodotto che si sceglie e anche in questo caso la differenza di taglia incide sensibilmente sul costo.

Ci sono poi diete specifiche che il cane deve seguire se ha particolari esigenze alimentari da considerare di caso in caso.

Spese veterinarie

Le spese veterinarie sono sicuramente le più temute da ogni pet mate. La prima voce sono sicuramente i vaccini che non sono obbligatori per legge in Italia, tuttavia le linee guida internazionali distinguono quelli fortemente consigliati, core, da quelli da usare in base a precisi rischi geografici, detti non core. Sarebbero quindi da valutare con il veterinario tenendo conto dell'età, delle condizioni di salute e dell'ambiente in cui il cane vive. L'unica vaccinazione obbligatoria per il cane è quella per la rabbia che deve essere necessariamente effettuata, ma solo per poter viaggiare all'estero.

L'antiparassitario è molto importante per salvaguardare il nostro compagno da parassiti esterni come pulci e zecche, e da parassiti interni come gli ascaridi. La prevenzione nei confronti del nostro cane, inoltre, può salvaguardare anche noi dato che può trasmetterci diversi tipi di malattie.

A queste spese fisse per la salute del cane si aggiungono poi quelle impreviste ma molto comuni che arrivano se il cane prende il raffreddore, si ferisce o viene coinvolto in un incidente anche banale.

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Le voci fanno riferimento agli anni 2019 e 2020
(Fonte: Osservatorio nazionale Federconsumatori)

Infine un capitolo a parte merita la toelettatura, pur non essendo esattamente una spesa veterinaria può comunque essere necessario affrontarla sebbene consigliamo sempre di farla solo se strettamente necessario. Il costo anche in questo caso varia, dipende dal tipo di mantello.

Accessori

L'ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013 stabilisce che il cane vada sempre tenuto al guinzaglio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico: si tratta quindi di uno strumento che deve essere utilizzato quotidianamente. Starà poi all'umano di riferimento scegliere il tipo di guinzaglio o pettorina in base alle esigenze del cane.

Discorso simile anche per la museruola: questo accessorio però non va indossato ogni volta che il cane esce, ma il suo pet mate deve sempre portarlo con sé. Pena, una multa che va dai 50 a 300 euro.

Il cane ha bisogno nel corso della sua vita necessariamente di ciotole per mangiare e bere, e anche di una cuccia confortevole. Ci sono accessori come mantelline e cappottini che possono essere integrati nella routine di cani con esigenze particolari e non come elemento estetico. Cani che soffrono il freddo in maniera particolare come Levrieri e Chihuahua potrebbero averne bisogno se vivono in climi particolarmente rigidi.

Dobbiamo tenere presente anche che il cane cresce e cambia taglia. Se abbiamo adottato un cucciolo o un individuo molto giovane dobbiamo sapere che accessori come la pettorina possono diventare col tempo troppo piccoli, e quindi inadatti al nostro cane.

Assicurazione

L'assicurazione non è obbligatoria per il proprio compagno animale, tuttavia l'ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013 stabilisce che venga stipulata una polizza sulla responsabilità civile contro terzi in capo alla persona che ha un cane che si sia reso autore di aggressioni o morsicature e sia stato ritenuto a rischio dai servizi veterinari pubblici competenti.

Inoltre, bisogna tenere presenti che per le persone che vivono con uno o più cani, anche non morsicatori, può essere molto difficile trovare una casa in affitto se non hanno un'assicurazione per danni a terzi e responsabilità civile. Il locatore può negare la casa all’inquilino che ha un cane e chi non lo fa richiede espressamente l'assicurazione, il cui costo è variabile e dipende dalla compagnia.

Viaggi e trasporti

I viaggi sono spesso una voce sottovalutata quando si accoglie in casa un cane, eppure spesso ci sono sovrapprezzi nelle strutture ricettive e anche per i trasporti. Non sono molti gli alberghi che accolgono animali, e la maggior parte impone un costo aggiuntivo.

Ci sono poi le compagnie aeree: ognuna ha le proprie regole interne e non tutte permettono l'accesso ai cani. Molte fanno delle distinzioni in base al peso dell'animale che non deve superare gli 8-10 chili. Tutti gli altri, invece, vengono imbarcati nella stiva all'interno dei kennel. Solitamente, il trasporto in cabina costa dai 50 ai 100 euro, in base alla tratta. Può raggiungere i 250 euro per i cani in stiva nei viaggi a lungo raggio.

Anche sul treno il cane paga spesso costi aggiuntivi sulle principali compagnie, tuttavia ogni estate vengono proposti sconti o viaggi gratis, soprattutto per i cani di taglia contenuta.

Pensioni e dog sitter

Se viviamo molto tempo fuori casa oppure abbiamo degli impegni che ci costringono ad allontanarci di casa lasciando il cane da solo per qualche giorno bisogna tenere in considerazione il costo di servizi aggiuntivi.

Le pensioni sono strutture nelle quali i cani possono restare per più giorni consecutivi. Hanno l’obbligo di possedere due requisiti principali: la partita Iva e l'apposita Autorizzazione Sanitaria rilasciata dalle ASL veterinarie competente per territorio. I costi vanno da un minimo di 30 euro fino a oltre 50 per una notte.

Alternativa sono invece i dog sitter, persone che si prendono cura del cane in assenza del pet mate andando anche a dormire a casa, proprio quando si preferisce non lasciare il cane lontano dal suo ambiente. In media, la richiesta è intorno ai 30 euro.

Altra categoria sempre più presente in città è quella del dog walker che ha il compito specifico di portare il cane a passeggio e anche in questo caso a seconda della zona in cui si vive il costo medio è di 10 euro all'ora.

Per entrambe le categorie non esiste un albo ufficiale.

Mantenere un cane: non solo costi economici

Ha davvero senso prendere un cane se lo si lascia da solo per tutto il giorno e non gli si dà mai modo di uscire? Prima di accogliere un cane è necessario fare i conti prima di tutto con se stessi e con il proprio stile di vita.

Un impiegato con un piccolo appartamento può dare una vita felice a un cane se si impegna a portarlo fuori prima di andare al lavoro, se al ritorno dall'ufficio si dedica a passeggiate e attività insieme, e soprattutto se riconosce il bisogno del proprio compagno animale di esprimere se stesso all'interno del contesto familiare. Un cane non è un di più nelle nostre vite strapiene o un fornitore di affetto incondizionato: è un individuo con esigenze ed emozioni proprie, e come tale va trattato. Un cane è felice quando può essere ciò che è: quando è libero di esplorare l'ambiente, di fare attività con il suo umano di riferimento.

Bisogna quindi essere consci che ciò su cui dobbiamo investire di più siamo proprio noi stessi. Imparare a leggere l'etogramma del cane, cioè il repertorio dei suoi comportamenti può aiutarci a comprenderlo, e quindi a instaurare una relazione migliore. Dedichiamo del tempo a conoscere questa specie con la quale condividiamo una relazione millenaria, e anche l'individuo che abbiamo scelto e che ci ha scelto.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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