Qual è l’animale più astuto al mondo?

Quando si parla di "astuzia", ci riferiamo solitamente alla capacità di sfruttare a proprio vantaggio situazioni complesse o sfavorevoli. È in un certo senso sinonimo di furbizia, ma spesso viene anche intesa più genericamente anche come intelligenza. Tuttavia, questo concetto è fortemente radicato nella nostra visione umana delle cose per cui, allargando il campo anche agli altri animali, non esiste una vera e propria risposta alla domanda posta nel titolo.

Definire e misurare l'astuzia o l'intelligenza è tremendamente complicato, non solo perché la percezione e il cosa siano in concreto varia molto sia nel tempo sia in base ai punti di vista, ma anche e soprattutto perché non ha granché senso fare paragoni diretti tra specie diverse. Ogni animale, infatti, ha sviluppato le proprie peculiari capacità in relazione all'ambiente in cui vive, ed esistono quindi infinite forme di intelligenza e adattamento.

Astuzia animale: cos'è?

Ma cos'è esattamente l'astuzia o l'intelligenza nel mondo animale? Non esiste una definizione univoca. Potremmo associarla per esempio a capacità come la memoria, l'uso di strumenti, il linguaggio o il problem solving, ma anche questi sono criteri tipicamente umani. In altre parole, giudichiamo gli animali sulla base delle nostre capacità cognitive e non teniamo conto delle differenze e delle loro caratteristiche.

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Ci sono per esempio animali che esprimono forme di intelligenze diverse attraverso abilità che noi esseri umani non possediamo affatto. Prendiamo, per esempio, un polpo, che riesce a camuffarsi con incredibile precisione e rapidità in qualsiasi ambiente marino, oppure un "banale" piccione, capace di memorizzare una quantità di dati e informazioni relative a rotte di volo e luoghi che noi possiamo solo sognare.

E come dimenticare uccelli come i corvidi, che dimostrano un'abilità impressionante nell'utilizzare strumenti per risolvere problemi complessi. Tutte queste caratteristiche ci fanno capire e riflettere su come l'astuzia, in realtà, non sia sempre paragonabile alla nostra intelligenza, ma sia qualcosa di profondamente diversificato e legato all'evoluzione e all'adattamento di ogni specie.

Intelligenza umana vs intelligenza animale

Per molto tempo, l'intelligenza umana è stata considerata "superiore" rispetto a quella degli altri animali. Tuttavia, oggi sappiamo che questa visione è limitata e fortemente antropocentrica. La nostra intelligenza, in fondo, non è qualcosa di unico, ma rappresenta solo una delle tante forme di intelligenza sviluppate nel regno animale.

Siamo animali e primati anche noi, condividendo con altre specie, in particolare le altre grandi scimmie, molte delle nostre capacità cognitive. La differenza tra la nostra intelligenza e quella degli altri animali risiede principalmente nelle nostre capacità linguistiche avanzate e nell'astrazione concettuale, che ci permettono di creare culture complesse, scienza e tecnologia, ma anche su questi primati si potrebbe discutere all'infinito.

Forme di linguaggio complesso, cultura e persino sviluppo tecnologico se pensiamo agli strumenti, sono in forme diverse o persino paragonabili alla nostra ampiamente accettate e diffuse anche in tanti altri animali. Se poi consideriamo l'adattamento all'ambiente, ogni specie ha sviluppato un'intelligenza "su misura" per sopravvivere e prosperare nel proprio habitat.

Gli elefanti, per esempio, comunicano con linguaggi estremamente complessi e formano forti legami sociali; i delfini dimostrano incredibili capacità di cooperazione e problem solving; i corvi sono in grado di risolvere enigmi sofisticati e di riconoscere volti umani. Queste capacità cognitive non sono "inferiori" alle nostre, ma semplicemente diverse. L'intelligenza, infatti, è un concetto in un certo senso fluido che si adatta alla storia evolutiva di ciascuna specie.

Lo scimpanzé è l'animale più astuto al mondo?

Quando si parla di animali "astuti", lo scimpanzé è quello citato più spesso. Essendo i nostri parenti più stretti insieme ai bonobo, condividono con noi circa il 98% del DNA. Questo li rende un modello di studio per le capacità cognitive più simili alle nostre. Gli scimpanzé dimostrano abilità straordinarie nell'utilizzo di strumenti, nella cooperazione sociale e nel riconoscimento di sé stessi allo specchio.

Sono in grado di apprendere comportamenti complessi attraverso l'osservazione e di risolvere problemi con soluzioni creative. Per esempio, utilizzano bastoncini per estrarre termiti dai termitai o foglie come spugne per bere acqua. Inoltre, hanno dimostrato capacità di pianificazione anticipata, accumulando risorse per situazioni future e vere e proprie strategie belliche nella lotta con i clan rivali.

Ma, anche se le loro capacità sembrano (e sono) impressionanti, attribuire loro il titolo di "animale più astuto" sarebbe ugualmente limitante. La loro intelligenza è sicuramente eccezionale, ma è solo una delle tante forme presenti nel regno animale. Esistono altri animali altrettanto sorprendenti, come i cetacei, che dimostrano complessi comportamenti sociali e linguistici, oppure i polpi, che sfidano letteralmente la comprensione umana.

Anche i pappagalli, con la loro straordinaria capacità di apprendimento del linguaggio, e i corvi, con la loro abilità nel creare e usare strumenti, sfidano continuamente la nostra visione antropocentrica dell'intelligenza. Ma anche in tutti questi casi, non abbiamo fatto altro che elencare capacità e abilità pur sempre simili e paragonabili alle nostre.

Se pensiamo a tutti gli altri animali, come insetti e ragni tanto per citare solo due gruppi, scopriremo mondi, organi di senso e capacità quasi aliene, che sarebbe difficile anche solo immaginare. Giudichereste mai le capacità di uno squalo in base alle sue abilità nel volo? Oppure quelle di un bambino nel modo in cui realizza una ragnatela? Non avrebbe alcun senso, così come classificare o gerarchizzare intelligenze e altre capacità.

Non esiste un singolo animale più astuto o intelligente del mondo. Ogni specie ha sviluppato una propria forma di intelligenza in risposta alle sfide uniche del proprio ambiente. Questo ci ricorda che l'intelligenza non può essere ridotta a un'unica definizione, ma deve essere vista come un ventaglio di capacità che variano e si adattano nel meraviglioso e complesso mondo naturale.